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Wednesday, April 6, 2011

Addio, papà dei robot

19 anni fa muore Isaac Asimov, scrittore di fantascienza e grande divulgatore. La causa del decesso resterà segreta per 10 anni. Si trattava di Aids

In uno dei suoi ultimi libri ci ammoniva di non preoccuparci per lui. Io non lo farò. Ma mi preoccupo piuttosto per noi stessi, che non abbiamo più un Isaac Asimov che ispiri i giovani a studiare e ad apprezzare la scienza”. Sono le parole pronunciate da Carl Sagan, nel necrologio scritto per la morte del grande scrittore, venuto a mancare a Manhattan il 6 aprile 1992, all’età di 72 anni.


Ufficialmente si trattò di arresto cardiaco, causa reale di tutti i decessi e quindi decisamente vaga. Solo dieci anni dopo, nel 2002, la (seconda) moglie di Asimov, Janet Jeppson, rivelò la verità: la morte di Isaac era stata provocata dall' Aids, malattia che aveva contratto nel 1983 durante una trasfusione di sangue. Non fu lo scrittore a voler mantenere il segreto, quanto più probabilmente l'ospedale (per evitare uno scandalo). Del resto Asimov non era in grado di mantenere segreti: gli piaceva parlare, ciarlare e raccontare, anche di sé. Come ogni genio.

E del genio aveva tutte le caratteristiche. In primis straordinarie capacità intellettive - entra alla Columbia University a 15 anni laureandosi in chimica a soli 18 – accompagnate a una praticamente nulla predisposizione per le attività fisiche: era terribilmente scoordinato, non sapeva nuotare, né andare in bicicletta e si scottava drammaticamente al primo raggio di sole. In secondo luogo era curioso ed eclettico. Infatti, anche se è diventato famoso come divulgatore scientifico e scrittore di fantascienza (per chi avesse un clamoroso vuoto di memoria è lui che ha inventato la robotica e le sue leggi, che ha scritto il Ciclo della fondazione, che si è aggiudicato per tre volte il premio Hugo), non erano questi i suoi unici campi di interesse. Era un appassionato lettore e scrittori di racconti gialli e del mistero ( Il club dei vedovi neri); scrisse un'edizione annotata del Paradiso Perduto di Milton, la Asimov's Guide to the Bible (tuttavia non era religioso né credeva in un qualunque dio) e un libro sulla storia dell’antica Grecia; è stato membro degli Irregolari di Baker Street dal 1973, ed era associato alla Gilbert - Sullivan Society.

Quale genio, poi, era molto autoreferenziale e dotato di un ego notevole. Per esempio, commentando un suo romanzo fantasy cominciato durante le scuole superiori e mai finito, disse che avrebbe potuto anticipare J.R.R. Tolkien e Il Signore degli anelli. O ancora il Trattato Asimov-Clarke di Park Avenue: questo documento, stipulato durante una corsa in taxi con Arthur Clarke (quello di 2001- Odissea nello Spazio) a New York, stabilisce che Asimov avrebbe sostenuto che Clarke era il miglior scrittore di fantascienza del mondo (riservando per sé il secondo posto), e che Clarke avrebbe dovuto sostenere che Asimov era il miglior scrittore scientifico del mondo (riservando per sé il secondo posto). Infine aveva anche alcune fobie inspiegabili: gli aghi, la vista del sangue e l' aeroplano, cosa che lo portò a viaggiare pochissimo. Tuttavia, genio o meno, non si può non riconoscere a questo autore così visionario e anticipatore dei tempi, un gran senso dell'umorismo, sfoderato in numerose opere di genere. Un solo titolo basterà: The Sensous Dirty Old Man (Il vecchio sporcaccione voluttuoso), che Asimov firma come “ Dr.A” e nella cui quarta di copertina appare con un reggiseno davanti agli occhi, a mo' di maschera.

Fonte: http://daily.wired.it

isaac asimov

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