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Tuesday, April 5, 2011

Fukushima, l'allarme degli Usa Clinton: "Rivedere costi e nucleare negli Usa"

16 Marzo 2011

Si parla ormai di ventimila tra vittime e dispersi. Cannoni a getto d'acqua per raffreddare i reattori. Arrivano aerei droni americani per monitorare i siti. Dosi letali di radiazioni vicino al nucleo 4. Akihito lancia un messaggio in tv: "Aiutiamoci, ce la faremo". Il gelo strema la popolazione sfollata, il governatore della prefettura: "Abbiamo bisogno di tutto"

ROMA - Nell'inferno del Giappone i numeri sono disperati, come le soluzioni. Il bilancio conta ventimila tra morti e dispersi, ma nessuno sa dire con certezza se questa sarà una cifra vicina alla realtà. La paura è che sia molto più alta. A Fukushima, si combatte il surriscaldamento dei reattori con cannoni ad acqua e aereoplani senza pilota. Al dramma nucleare e dello tsunami si aggiunge il maltempo: sulla zona di Fukushima soffiano venti forti in prossimità della costa, che provocano nevicate e aumentano il rischio valanghe. A Sendai, una fitta uno spesso manto di neve copre il mare di rovine e le temperature scendono sotto lo zero, riducendo, ora dopo ora, le speranze che qualcuno sia ancora vivo sotto le macerie, dopo i miracoli dei giorni scorsi.

Le condizioni meteo e la mancanza di sostentamenti portano allo stremo la popolazione della prefettura, già provata. Il governatore di Fukushima, Yuhei Sato, sfoga in un'intervista televisiva tutta la rabbia dei suoi concittadini, per la risposta disordinata delle autorità all'emergenza. Nei centri allestiti per ospitare gli sfollati manca il cibo, combustibile e medicine. "Ci manca tutto", ha dichiarato Sato Ishinomaki, allo scenario infernale si aggiunge l'angoscia dell'impossibilità di dare sepoltura ai cadaveri. In Giappone è tradizione cremare i defunti, ma il forno locale può accettare fino a 18 corpi al giorno. Per ora le vittime sono ospitate in edifici scolastici convertiti in obitori, ma le autorità pensano ad una sepoltura di massa.

L'inferno delle centrali. Sul fronte della gestione dell'emergenza nucleare, alle crisi dei tre reattori coinvolti sinora si aggiunge anche la situazione del reattore 4. Non c'è più acqua nella vasca di raffreddamento e il livello di radiazioni "è estremamente alto", dopo una presunta esplosione dell'idrogeno in questo particolare reattore. Gli esperti Usa ritengono che ormai è difficile mettere in atto altre misure di intervento. Secondo il responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko le radiazioni intorno ai reattori dell'impianto di Fukushima in Giappone sono "letali". Secondo Jaczko, è "molto difficile per i lavoratori in loco avvicinarsi ai reattori, la radioattività potrebbe dimostrarsi mortale in un breve periodo di tempo". Per spegnere gli incendi nelle centrali, sono stati utilizzati dei cannoni ad acqua. I contenitori dei quattro reattori in emergenza risultano fortunatamente integri, mentre restano "silenziosi" gli altri due reattori della centrale, il 5 e il 6, che erano spenti per manutenzione al momento del terremoto. Diversa la situazione nel cuore dei quattro reattori, dove è racchiuso il nocciolo. Qui si continua a iniettare acqua di mare nel circuito di raffreddamento, per coprire completamente le barre di combustibile. Garantire la refrigerazione evitando l'accumulo eccessivo di calore è indispensabile. Senza pompaggio di acqua, il calore e la pressione aumenterebbero a un livello tale fa portare alla fusione del nocciolo, lo scenario peggiore.

WikiLeaks: "Gli Usa avvertirono i giapponesi".
L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa aveva messo in guardia il governo giapponese sul pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza. E' quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito di Assange, il cui contenuto è ripreso oggi sul quotidiano britannico The Daily Telegraph. Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe "posto seri problemi". La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa. Infine, sempre secondo i testi divulgati da WikiLeaks, tre anni fa un parlamentare nipponico piuttosto noto, Taro Kono, confidò a diplomatici statunitensi che in Giappone erano stati "occultati" diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato.

Clinton, "Interrogativi sul nucleare anche negli Usa".
Il Segretaro di Stato Usa, Hillary Clinton ha dichiarato oggi che "La crisi giapponese pone gli Stati Uniti di fronte alla questione dei rischi e dei costi dell'energia nucleare". La dichiarazione è inserita in un discorso più ampio sull'energia, ma è la prima volta che un memebro dell'amministrazione Usa esprime delle riserve sul nucleare. Una tecnologia che il ministro dell'Ambiente Usa ha finora definito "sicura", mentre la Casa Bianca continua a includere l'atomo nelle "opzioni energetiche".

Oettinger: "Situazione seria".
Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, definisce quella di Fukushima, una "vera catastrofe", ribadendo che la situazione non sembra affatto sotto controllo. "Si può dire che questa centrale non è più controllata, non c'è più chi la controlla". Yukia Amano, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia Atomica dichiara che "La situazione all'impianto nucleare giapponese di Fukushima è molto seria, ma non è fuori controllo". Amano dovrebbe partire domani per il Giappone accompagnato da un team di esperti. Intanto, Gli Usa hanno consigliato a tutti i cittadini statunitensi che si trovano fino a 80 chilometri dalle centrali, Il Pentagono ha dato lo stesso ordine alle forze Usa e ai piloti presenti in zona.

Imperatore Akihito: "Prego per le persone".
L'imperatore del Giappone, Akihito, in un messaggio tv, si è detto "profondamente preoccupato per la crisi in atto, prego per la sicurezza di tante persone. Mi auguro sinceramente che la gente riuscirà a superare questo momento infelice, aiutando e prendendosi cura del suo prossimo".

Fonte: http://www.repubblica.it

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