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Tuesday, April 5, 2011

Giappone, Tepco: fuga acqua radiattiva rallenta

TOKYO, 5 aprile (Reuters) - La società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima ha detto oggi di aver ridotto il flusso di acqua altamente radiattiva dal reattore, possibile segno di un qualche passo avanti nella battaglia per arginare il più grave disastro nucleare degli ultimi 25 anni.

In alcuni campioni di acqua utilizzata per raffreddare il reattore numero 2 sono stati rilevati livelli di radioattività 5 milioni di volte superiori al limite legale, il che aumenta i timori che le radiazioni si siano diffuse ben oltre la zona del disastro.

E per la prima volta dall'inizio della crisi, il governo ha detto che sta valutando l'imposizione di restrizioni sugli alimenti provenienti dal mare, dopo che pesci contaminati sono stati trovati in acque molto a sud dei reattori danneggiati. Intanto l'India è stato il primo paese a vietare le importazioni di cibo da tutte le zone del Giappone.

La Tokyo Electric Power Co (Tepco) (9501.T: Quotazione) ha detto ieri di aver rallentato il flusso di acqua radiattiva che fuoriesce dal reattore numero 2 nell'impianto di Fukushima Daiichi. In precedenza, gli ingegneri dell'impianto, in preda alla disperazione, avevano utilizzato vetro liquido, segatura, fogli di giornale e una miscela di calcestruzzo per cercare di tappare le falle.

"Al momento non siamo in grado di misurare la quantità ma abbiamo visto che il flusso di acqua sta diminuendo, per cui abbiamo ragione di credere che i metodi adottati stanno funzionando", ha detto un funzionario di Tepco ai giornalisti.

Altri tecnici stanno cercando ancora di riavviare le pompe di raffreddamento -- che riciclano l'acqua -- nei quattro reattori danneggiati dal sisma dello scorso mese. Fino a quando le pompe non entreranno in funzione, sarà necessario far affluire acqua dall'esterno per evitare un surriscaldamento e eventuali fusioni. AIUTI DALLA TEPCO, SINDACI PROTESTANO

Intanto la Tepco ha cominciato ad elargire "aiuti economici" alle persone colpite dalla crisi mentre i sindaci locali giunti a Tokyo per incontrare il premier Naoto Kan hanno detto che si aspettano sostegni decisamente più consistenti.

"Da oltre 40 anni conviviamo con Tepco e in tutti questi anni abbiamo creduto ciecamente al mito degli impianti nucleari assolutamente sicuri", ha detto Katsuya Endo, sindaco della città di Tomioka. ( Oliviero Mannucci: Le stesse cose che ci propinano a noi in Italia i nostri politici)

Endo è uno degli otto sindaci della zona di Fukushima che hanno incontrato Kan per chiedere risarcimenti e sostegni all'occupazione, alle abitazioni e all'educazione per decine di migliaia di persone evacuate a causa della crisi.

Sono 60.000 le tonnellate di acqua altamente contaminata presente nella centrale dopo che gli operai ne hanno affannosamente riversata parte, di quella meno radioattiva, nell'oceano per cercare di raffreddare le barre di combustibile nucleare, che hanno subito una fusione parziale dopo lo tsunami dello scorso 11 marzo.

La Tepco è stata costretta ieri a riversare nel mare 11.500 tonnellate di acqua contaminata a basso livello dopo aver esaurito lo spazio per l'acqua contaminata a livelli più alti. Il riversamento in mare continuerà fino a venerdì.

Il terremoto e il conseguente tsunami dell'11 marzo hanno causato 28.000 tra morti e dispersi, oltre a migliaia di persone rimaste senza casa.

Fonte: http://borsaitaliana.it.reuters.com


Commento di Oliviero Mannucci: Si cerca di buttare acqua sul fuoco, anzi in questo caso sul reattore, ma il disastro è gravissimo.

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