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Thursday, April 7, 2011

GIAPPONE TREMA ANCORA: SCOSSA DI MAGNITUDO 7.4


Terremoto in Giappone



TOKYO - Meno di un mese dopo il fortissimo terremoto che ha causato uno tsunami e migliaia di vittime in Giappone, un'altra forte scossa di terremoto si è registrata qualche minuto fa con epicentro nella prefettura di Miyagi. E' stato inizialmente lanciato un allarme tsunami fino a 2 metri, il che faceva temere conseguenze per la popolazione e il ritorno dell'incubo dello scorso 11 marzo, ma la Japan Meteorological Agency (Jma) ha poi revocato gli allarmi tsunami nel nordest.. La scossa, secondo l'Usgs, sarebbe stata di magnitudo 7.4.
Subito sono scattati i controlli alla centrale nucleare di Fukushima, temendo peggioramenti della situazione nel raffreddamento del reattore, che già tanti problemi aveva causato nelle scorse settimane: ma i tecnici della Tepco, che gestisce l'impianto, hanno fatto sapere che la nuova scossa non ha causato alcun danno. I tecnici, ha annunciato la tv giapponese, sono stati fatti allontanare per motivi precauzionali.
Nessuna rilevazione anomala di radiazioni è stata registrata alla centrale, dove i 9 tecnici impegnati nelle attività di controllo sono stati allontananti e messi in sicurezza nella palazzina a due piani che è l'edificio antisismico più solido dell'intera struttura e anche il cuore della programmazione delle operazioni. La Tepco ha riferito che i lavori in programma saranno effettuati.

TV PUBBLICA: SALITE SULLE COLLINE La Nhk, la tv pubblica giapponese, ha esortato la popolazione «ad allontanarsi dal mare e a salire su colline o su postazioni più in alto», dopo il nuovo sisma che ha colpito oggi il Giappone nord-orientale. L'allarme diffuso dalla tv è stato diffuso in diverse lingue, fra cui l'inglese e il portoghese. La scossa, secondo i dati preliminari della Japan Meteorological Agency (Jma), è stata registrata alle ore 23.32 locali (le 16.32 in Itali) e ha avuto la magnitudo di 7.4, mentre l'intensità è stata di 6+ su 7 della scala di rilevazione giapponese. A Minamisoma e Futabamachi, due cittadine nelle immediate vicinanze della disastrata centrale nucleare di Fukushima n.1, l'intensità è stata pari a 5+ e 5-. L'epicentro è stato individuato a pochi chilometri dalla costa della prefettura di Miyagi e alla profondità di 40 km. Lo tsunami è atteso fino a 2 metri a Miyagi e fino a 50 cm sulla costa del Pacifico della prefettura di Aomori, nonchè nelle prefetture di Iwate, di Fukushima e di Ibaraki.

INGV: "SISMA PIÙ FORTE DALL'11 MARZO" Il terremoto di magnitudo 7,4 avvenuto oggi in Giappone è il più violento dopo la terribile scossa di magnitudo 9 dell'11 marzo scorso, ma si tratta comunque di una replica. Lo ha detto il direttore del Centro nazionale terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Giulio Selvaggi. «È sicuramente una replica, generata dalla stessa faglia all'origine del terremoto dell'11 marzo e vicina allo stesso epicentro di quel terremoto», ha osservato Selvaggi. «Purtroppo - ha aggiunto - nuove repliche di questa magnitudo sono possibili, non è affatto detto che quella di oggi sia l'ultima». È stata comunque la più forte dall'11 marzo. Allora, a mezz'ora dalla prima scossa di magnitudo 9 c'è stata un'altra scossa di magnitudo 7,9 a 300 chilometri a Sud dell'epicentro. C'è poi stata un'altra scossa di 7,7 più a Est. Nei giorni successivi, fino ad oggi, «la sismicità è stata abbastanza intensa, ma le scosse - ha detto ancora l'esperto - non hanno mai superato magnitudo compreso fra 5 e 7. Quella di oggi è stata indubbiamente la replica più forte».

ELICOTTERO FRANCESE SU FUKUSHIMA Un elicottero telecomandato di fabbricazione francese, munito di telecamere a infrarossi e sensori per la radiottività, sorvolerà la centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, dove la situazione resta critica. L'elicottero, che funziona con un motore termico, è prodotto da una piccola impresa del centro della Francia, la Helipse, creata nel 2001 e che impiega solo quattro persone. L'apparecchio, che porta a bordo tre-quattro chili di materiale tra sensori e telecamere, «serve ad arrivare là dove l'uomo non può andare», ha spiegato oggi Laurent Grenier, direttore della società. Grenier sarà in Giappone il prossimo fine settimana per formare i tecnici di Fukushima che dovranno far funzionare l'elicottero. Resta tuttavia un'incognita per il fabbricante francese: «non sappiamo come gli strumenti elettronici reagiranno in una zona ad alta radioattività. È un'applicazione - ha spiegato Grenier -che non abbiamo ancora mai provato».

ESPERTO: "CHERNOBYL MIGLIAIA DI VOLTE PIÙ GRAVE" L'incidente nucleare di Chernobyl è stato migliaia di volte più grave rispetto a quello giapponese di Fukushima: non ha dubbi in proposito uno dei maggiori esperti al mondo sugli effetti ambientali di Chernobyl, Sergey Gashchack, vicedirettore del Laboratorio Internazionale di Radioecologia che ha sede nella città più giovane dell'Ucraina, Slavutych, a 50 chilometri da Chernobyl. «Sebbene le informazioni su Fukushima siano limitate e poco chiare, non c'è dubbio che la situazione in Giappone sia profondamente diversa rispetto a quella di Chernobyl», ha detto all'ANSA Gashchack, che dal 1990 sta raccogliendo dati sulla cosiddetta «zona di esclusione» di Chernobyl, calcolando il rapporto tra radiazioni e condizioni di suolo, acque, flora e fauna. «Gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima sono molto diversi. Sono innanzitutto differenti i reattori delle due centrali, così come sono stati completamente diversi gli incidenti: la centrale di Chernobyl è esplosa, quella di Fukushima no, anche se è stata seriamente danneggiata. È una differenza molto importante». Ci sono anche molte differenze nel livello delle radiazioni e nella loro deposizione al suolo. «I valori rilevati attorno alla centrale di Fukushima per il cesio 137, compresi fra 10 e 30 Bequerel per metro quadrato, sono pari a quelli rilevati al confine della zona contaminata di Chernobyl. In prossimità della centrale di Chernobyl - ha detto ancora Gashchack - i valori del cesio 137 andavano da 10.000 a 100.000 Bequerel per metro quadrato». Il cesio viene eliminato dall'organismo molto rapidamente, ma a Chernobyl è stato necessario utilizzare preparati chimici che si legano a questa sostanza impedendo che entri in circolazione nel sangue. «Non credo che a Fukushima sarà necessario ricorrere a questa contromisura». L'incidente, ha aggiunto, «è stato molto serio, ma non si prevedono conseguenza radiologiche a lungo termine». Considerando i valori dell'altro contaminante rilevato a Fukushima, lo iodio 131, e il suo tempo rapido di dimezzamento (ogni 8 giorni si riduce della metà) «è probabile - ha osservato - che a metà dell'estate a Fukushima non si registri più la presenza di iodio 131». Un'altra differenza importante, ha aggiunto, è nelle misure a tutela della popolazione: «gli abitanti di Chernobyl sono rimasti per un mese nelle loro case, continuando a mangiare cibo contaminato; questo non è accaduto a Fukushima, dove la popolazione è stata immediatamente allontanata dalla zona più vicina alla centrale». Le tonnellate di acqua radioattiva che vengono riversate in mare in questi giorni e che stanno destando tanta preoccupazione «rappresentano un rischio nell'area più vicina alla centrale», ha detto Gaschack. «Ci potranno essere zone critiche nelle quali si concentrano sedimenti radioattivi, ma nell'oceano Pacifico non si prevedono effetti perchè i radionuclidi si dissolvono nella massa d'acqua». D'altro canto, ha aggiunto, «basta pensare ai test atomici condotti per tutti gli anni '50 nell'atollo di Bikini, nel Pacifico: non hanno comportato un'alterazione delle specie su larga scala e la struttura del fondale dell'oceano è rimasta inalterata».

Fonte: http://www.leggo.it


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