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Saturday, June 16, 2012

L’inesistente nemico esterno

Non è chiaro se esistano prove di una concreta minaccia da parte extraterrestre, per ora la questione resta in mani militari

Gli UFO sono il prodotto di intelligenze sconosciute in possesso di motivazioni e poteri sconosciuti”, definizione del fenomeno UFO consona e puntuale oggi più che mai, perché non si limita al solo aspetto tecnologico della questione, ma si estende alle ipotetiche intenzioni degli ET nei nostri confronti. Sulle ragioni delle visite ET alla Terra ci si interroga sin dal 24 Giugno 1947, giorno al quale si fa risalire il primo avvistamento UFO della storia moderna, quello del pilota civile americano Kenneth Arnold. Fu lui a coniare il termine ’Flying Saucers’, piatti volanti, dopo aver avvistato una formazione di nove oggetti non identificati di forma semidiscoidale sul Monte Rainier, Stato di Washington.
E in 65 anni, i fronti di chi vede in tale ’interesse alieno’ fini negativi e deleteri per il genere umano e chi invece vi ravvisa il senso di interventi quasi salvifici, si sono sempre contrapposti. Senza mai venirne a capo, ovviamente, altrimenti l’enigma UFO non sarebbe più tale e, con la manifestazione palese di entità esogene al pianeta Terra, le loro ragioni diverrebbero chiare.

Si viaggia pertanto su congetture, interrogativi e affermazioni eclatanti. A farlo sono anche personaggi illustri.
Vale ricordare l’astrofisico Stephen Hawking, il quale nel 2010 ha stupito tutti asserendo che un incontro con esseri extraterrestri sarebbe foriero di conseguenze devastanti per un’umanità che da loro dovrebbe tenersi a distanza perché non ne conosciamo la natura, né le intenzioni. Il pensiero di Hawking si basa sull’osservazione del comportamento umano e mette in guardia dalla minaccia di una civiltà più avanzata che, volente o nolente, potrebbe causare danni a una razza inferiore, in caso di contatto.
Lungi dal sostenere la realtà degli UFO, la teoria di Hawking si discosta dalla visione del famoso astronomo e cosmologo Carl Sagan che negli anni Settanta attraverso libri e la mitica serie televisiva ’Cosmos’, pur proponendo la possibilità di un universo abitato da miriadi di intelligenze aliene, escludeva che esse fossero capaci di raggiungerci effettuando viaggi interstellari perché le leggi della fisica non lo consentono.

Se per Sagan la questione UFO era un enigma astratto e per Hawking un potenziale pericolo, più intrigante è il principio della ’non interferenza’ del visionario e geniale Gene Roddenberry. Il creatore di ’Star Trek’ parlò di una “Prima Direttiva” che impone a qualsiasi civiltà avanzata aliena appartenente alla cosiddetta ’Federazione Unita dei Pianeti’ di astenersi da contatti con razze meno evolute (come la nostra) di altri pianeti e di non interferire con il loro sviluppo. Solo metafore e fine filosofeggiare? Non proprio, se si considera che la possibilità di un prossimo contatto non è da escludere.

In merito, negli ultimi anni ha avuto una certa eco il parere di un uomo politico di grande levatura, Paul Hellyer, ex vice primo Ministro per due anni nel gabinetto del Premier Pierre Trudeau e Ministro della Difesa del Canada dal 1963 al 1967. Per Hellyer, oggi 87enne, alcuni UFO sono reali come gli aerei che volano sopra la nostra testa. Sono bastate queste sue parole e il fatto che nel 2010 Hellyer abbia dato alle stampe un libro ad impronta new age come ’Light at the End of the Tunnel – Survival Plan for the Human SpeciesAuthorHouse (’La Luce alla fine del tunnel - Un piano di sopravvivenza per la specie umana’) per far gridare allo scandalo e stigmatizzare le esternazioni di un povero anziano ossessionato dagli alieni.
A differenza di Hawking, Hellyer sottolineava che le intenzioni malevole degli ET non si sono mai evidenziate in passato e che loro mire di conquistare e distruggere altri pianeti non sono altro che risibili speculazioni. Paul Hellyer non solo è convinto che gli extraterrestri abbiano pacificamente visitato la Terra fin dai tempi più remoti, ma anche che l’umanità abbia raggiunto grandi traguardi tecnologici tramite la retro-ingegneria derivata dai reperti alieni recuperati a partire dall’incidente UFO di Roswell del 1947. Hellyer, nei confronti di Hawking ha alzato il tiro, accusando l’eminente scienziato di fare e diffondere disinformazione paventando la minaccia ET.
In risposta a Hawking, Hellyer ha detto: “Ritengo che indulgere in simili spaventosi moniti non si addica a un personaggio di tale levatura”. Nessun altro statista della nostra epoca ha osato tanto, per affermare l’importanza della ’questione extraterrestre’ senza timore del ridicolo e di pesanti ripercussioni alla propria reputazione. Si dirà, giunto alla sua veneranda può anche permetterselo.

Intervistato dalla giornalista italoamericana Paola Harris, Hellyer ha ricordato come anche lo stesso Sagan, contrariamente a quanto ha sempre proclamato in pubblico, credesse nella realtà del fenomeno UFO, ma che avesse assunto un atteggiamento di prudenziale buonsenso da una parte per rassicurare il pubblico, dall’altra per non perdere i cospicui finanziamenti governativi di cui godeva per le sue ricerche.
In effetti, il film ’Contact’ tratto dal suo omonimo libro e magistralmente interpretato da Jodie Foster nel 1997 alludeva a questi compromessi come in un epitaffio.
Nel 2005 durante una conferenza a Toronto, Hellyer prese sulle sue spalle il peso delle nuove istanze del movimento esopolitico, sorto in anni recenti per allargare la visuale di una ufologia miope e fossilizzata. Istanze che non significano, come il termine ’esopolitica’ lascerebbe intendere, stabilire chi debba o possa instaurare parametri diplomatici o qualunque tipo di mediazione con eventuali delegazioni aliene, quanto combattere dall’interno del sistema politico mondiale il processo costante di segreta militarizzazione dello spazio. Perché la NASA non è un ente assistenziale, ma un’impresa finanziata con denaro pubblico e fondi neri anche allo scopo di monitorare lo spazio e individuare eventuali intrusi.

Dai giorni della Space Defence Initiative (SDI, il programma di “scudo stellare”) di Ronald Reagan, alle bellicose amministrazioni della famiglia Bush (e di Obama), l’alibi dell’esistenza di un nemico esterno ha consentito a Washington di sfruttare la paura delle gente per gli alieni ostili, similmente allo spettro del ’pericolo rosso’ della guerra fredda.
Non a caso, Hellyer ha più volte citato il Colonnello Philip Corso quale fonte attendibile di informazioni correlate al fenomeno UFO. Corso, scomparso nel 1998, per la moderna ufologia è stato l’uomo della svolta. Ha dichiarato sotto giuramento che il Pentagono era a conoscenza dell’esistenza delle cosiddette EBE (Entità Biologiche Extraterrestri) e della loro tecnologia finita nelle mani di apparati di intelligence militare statunitense dei quali egli ha fatto parte. Una testimonianza inoppugnabile.
Tutto però è stato celato agli occhi delle masse, grazie a un’oculata gestione delle informazioni ai massimi livelli di segretezza, secondo una strategia che il fisico nucleare canadese Stanton Friedman ha lucidamente denominato Watergate Cosmico’ e che altri, come lo storico Richard Dolan, pongono nell’ottica del mantenimento dello ’stato di sicurezza nazionale’.

Il colonnello Corso riteneva - lo si evince dal suo libro ’Il Giorno Dopo Roswell’ e dal suo diario ’L’Alba di una Nuova Era’ - che gli Alieni fossero ’il nemico’, come tale da considerare un pericolo incombente per il suo Paese. Hellyer, sino a oggi inascoltato a livello politico, invece ha proposto un dibattito che costringesse gli USA e il Canada a mettere in chiaro se esistano le prove di una concreta minaccia da parte extraterrestre, ovvero se gli UFO costituiscano o meno un ’target reale’ con conseguente strategia difensiva da discutere nelle sedi politiche appropriate.
Sin quando la questione resterà appannaggio di strutture militari, purtroppo tale auspicata discussione non avverrà e l’alibi del nemico esterno potrà prendere forme inimmaginabili, come quella di falsi attacchi alieni dal cosmo. Ma questa, si dice, sarebbe solo fantascienza.

Fonte: http://lindro.it

Commento di Oliviero Mannucci: Per i più curiosi segnalo che il mese scorso in questo blog ho pubblicato un documento dell'USAF ( l'aeronautica militare americana) che altro non è che un capitolo di libro edito dalla facoltà di fisica dell'USAF stessa e dato da studiare agli aspiranti piloti da caccia, dove si chiarisce molto bene la natura degli UFO. Tutt'altro che palloni sonda e allucinazioni collettive. Anzi il testo in questione dice chiaramente che la Terra è visitata da esseri alieni da almeno 50 000 anni. Ora se le loro intenzioni fossero state ostili, in 50 000 anni non ce ne saremmo accorti? Hawking, in passato disse che molte delle cose che lui aveva detto nei suoi libri erano inesatte, non contento di questo ne ha volute sparare grosse anche sugli ET. Questo è l'errore che fanno molti scienziati, siccome sono riconosciuti come della autorità nel loro campo, nonostante le fregnacce che dicono, poi si buttano a fare i TUTTOLOGI, sparandone ancora di più grosse.




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