Statistiche

Sunday, September 9, 2012

Curiosity: il rover della Nasa porta su Marte anche la spazzatura

space junk

E se Curiosity avesse portato su Marte anche un carico di spazzatura? Non basta quella che produciamo sulla Terra e l'inquinamento che la sta distruggendo, non troppo lentamente. Ora il problema comincia ad essere anche spaziale. Quindi, oltre ad una serie di residui satellitari e di altri oggetti che precipitano rovinosamente verso il pianeta, potremmo aver inserito nel bagaglio di Curiosity anche una scorta di microbi.

Uno studio pubblicato su Applied and Environmental Microbiology ha reso noto come i batteri trasportati dai veicoli spaziali possano sopravvivere su Marte. Nonostante gli scienziati abbiano usato le accortezze di rito, quali sterilizzazione prima del lancio e la pulizia degli ambienti esterni, si è scoperto che alcuni batteri possono facilmente sopravvivere sulla navicella spaziale. Anche a condizioni proibitive non solo durante il volo, ma anche in un contesto difficile come quello di Marte.

La protezione per questi microbi sarebbe la stessa polvere del pianeta rosso, la quale riuscirebbe a formare uno strato protettivo idoneo alla loro sopravvivenza. Le ricerche sono state condotte dal microbiologo Andrew Schuerger, dell'università della Florida. Sebbene in un primo momento il suo studio escludeva tale possibilità, ulteriori analisi hanno confermato il contrario. Secondo una prima ipotesi, infatti, la luce ultravioletta del Sole era devastante. Tuttavia, esaminando due batteri, Escherichia coli e Serratia liquefaciens, si è constatato il contrario.

Questi agenti batterici sono stati sottoposti a radiazione ultravioletta, ad una temperatura di – 50 gradi e pressioni atmosferiche di ben 140 volte inferiori a quella terrestre. Il batterio dell'E. Coli, comunemente presente nelle viscere umane, è in grado di sopravvivere per circa sette giorni sulla superficie marziana. Purché sia coperto da uno strato essenziale di polvere.

Che la contaminazione di Marte stia iniziando? A detta di questi studi, parrebbe di si. E non è nemmeno troppo difficile se pensiamo che lo spazio, almeno quello immediatamente circostante la Terra, è già abbondantemente inquinato. La spazzatura spaziale o space junk è formata da oggetti di provenienza umana e, sebbene piccola, è la risultante dell'erosione di satelliti e quant'altro. Per non parlare del pericolo che corrono gli astronauti di stanza regolarmente sulla Stazione Spaziale Internazionale.

La Nasa e l'Esa stanno approntando già da tempo dei progetti per distruggere i satelliti ormai fuori uso. Si parla anche di un satellite-spazzino che potrebbe messo essere in orbita per dare la caccia ad oggetti da rottamare. Ma c'è ancora molto lavoro da fare. E per quanta spazzatura spaziale si cerca di levare, tanta altra se ne produce.

Federica Vitale

Fonte: http://www.nextme.it

No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.