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Thursday, September 13, 2012

Nuova missione su Marte c'è il via libera della Nasa

La spedizione, prevista per il 18 novembre 2013, sarà la prima dedicata allo studio dell'atmosfera superiore del pianeta rosso, per determinare il ruolo che la perdita di gas atmosferico ha giocato nel cambiamento del clima. Il progetto è costato circa 438 milioni di dollari

NEW YORK - Dopo l'arrivo del rover Curiosity sul pianeta rosso, è pronta una nuova missione su Marte. È arrivato l'ok dalla Nasa al Maven (Mars atmosphere and volatile evolution), per passare all'ultima fase operativa da parte dei vertici dell'agenzia spaziale. L'obiettivo di David Mitchell, project manager di Maven, è arrivare al lancio il 18 novembre 2013. "Sono incredibilmente orgoglioso - spiega Mitchell - di come la missione continui a rispettare le scadenze".

La spedizione sarà la prima dedicata allo studio dell'atmosfera superiore marziana, per determinare il ruolo che la perdita del gas atmosferico ha giocato nel cambiamento del clima sul pianeta rosso attraverso il tempo. Il fine ultimo è capire come è avvenuto il passaggio del pianeta da un clima ospitale con un'atmosfera simile alla Terra a quello odierno decisamente più ostile.

Maven porterà con sé tre strumenti principali. Il primo sarà un pacchetto di particelle e campi costruito dalle università della California e di Berkeley provvisto di sei strumenti in grado di analizzare il vento solare e la ionosfera del pianeta. Poi ci sarà il pacchetto Remote Sensing che analizzerà le caratteristiche dell'atmosfera e della ionosfera e, infine, uno spettrometro per misurare gli isotopi di ioni neutri.

Ma non solo di clima si occuperà la spedizione su Marte. Infatti Maven vuole anche investigare sulla superficie del pianeta alla ricerca di indizi sui letti dei fiumi asciutti e i minerali che si formano solo in presenza di acqua allo stato liquido.

Il progetto, costato 438 milioni di dollari, sarà gestito dal Nasa Goddard. Avrà la sua parte alla missione anche il jet Porpulsion Laboratory di Pasadena, fornendo il supporto di navigazione Deep Space Network.

Fonte: http://www.repubblica.it

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