Saturday, March 12, 2011

Terremoto Giappone, le conseguenze dello spostamento dell’asse di 10 cm



In seguito al forte terremoto che ha interessato ieri il Giappone, gli studiosi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia avevano subito divulgato i primi dati relativi alle conseguenze che il sisma, con il conseguente tsunami, avevano provocato relativamente all’asse di rotazione terrestre.

Si era quindi parlato di uno spostamento dell’asse di circa 10 centimetri, due in più rispetto a quello dello scorso anno verificatosi in Cile.

Uno dei terremoti più forti al mondo di sempre; così è stato definito il sisma che ieri ha fatto tremare l’intero Giappone segnalando magnitudo 8.9 della scala Ricther. Secondo gli studiosi, se tale magnitudo verrà confermata, potrà essere definito nello specifico il settimo sisma più grande per intensità. Paragonandolo al sisma dell’Aquila, si parla di un’energia sprigionata 30mila volte maggiore rispetto al terremoto che ha messo in ginocchio l’Abruzzo.

Ma l’attenzione di studiosi e non, è concentrata proprio su tale spostamento dell’asse della Terra di 10 centimetri, ed i dubbi e i quesiti, a questo punto, diventano leciti.

Quali conseguenze concrete avrà questo spostamento? A dare risposta al quesito, è Daniele Melini, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che afferma: “Lo spostamento dell’asse terrestre non deve allarmare perché le conseguenze pratiche sono al limite del misurabile, ad esempio provocano una modifica della durata del giorno di qualche milionesimo di secondo”.

Fonte: http://www.topnotizie.it/

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