Tuesday, June 7, 2011

L'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese: radiazioni doppie rispetto a stime di aprile

La prima fusione parziale delle barre di combustibile nel reattore 1 già 3 ore dopo il terremotoNella prima settimana disperse in atmosfera 770mila terabecquerels di iodio 131 e cesio 137

L'agenzia per il governo e la sicurezza nucleare del Giappone ha presentato ieri i risultati della sua analisi finalizzata a stabilire l'esatta dinamica del disastro atomico seguito al terremoto e allo tsunami. Secondo lo studio ufficiale il tracollo in uno dei reattori di Fukushima è avvenuto circa 5 ore dopo il terremoto del 11 marzo, ovvero 10 ore prima di quanto inizialmente aveva stimato la Tepco, gestore dell'impianto.
Il rapporto dice che le barre di combustibile nel reattore numero 1 hanno cominciato ad essere esposte già 2 ore dopo il terremoto a causa del default del sistema di raffreddamento del reattore provocato dallo tsunami e a tre ore dal terremoto era già iniziata una fusione parziale.
Più lenta invece l'aggravarsi della situazione negli altri reattori: secondo l'agenzia nucleare i reattori 2 e 3 sono stati interessati dalla fusione parziale dopo circa 80 ore, mentre la quantità totale di iodio radioattivo 131 e Cesio 137 rilasciato dai reattori numeri 1, 2 e 3 per i 6 giorni dal 11 marzo è stimato a 770.000 terabecquerels, ovvero circa il doppio della cifra di cui la stessa agenzia aveva parlato ad aprile quando aggiornò la gravità dell'incidente al più alto livello (il 7) sulla scala internazionale.

L'Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha calcolato che ciascun reattore esplodendo ha prodotto tra gli 800 e i 1000 chilogrammi di idrogeno subito dopo il terremoto dell'11 marzo. Anche in questo caso le stime dell'agenzia governativa sono il doppio rispetto alle stime inizialmente diffuse da Tepco
Intanto presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, proseguono i lavori per puntellare la vasca contenente il combustibile nucleare esaurito presso il reattore n.4.
Gli ingegneri sono preoccupati per la tenuta del muro di sostegno della piscina, che detiene il 1.535 barre di combustibile esaurito, che è stato danneggiato da un'esplosione il 15 marzo.
Tepco spera entro la fine di giugno di aver ultimato la costruzione di una nuova struttura con muri di cemento e 30 pilastri d'acciaio per sostenere la piscina. I pilastri, ciascuno di 8 metri di lunghezza, devono essere posti sotto la piscina, al secondo piano dell'edificio che ospita il reattore nucleare. Contemporaneamente un sistema di raffreddamento circolante sarà costruito per raffreddare in modo stabile l'acqua della piscina.

Fonte: http://www.greenreport.it

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