Monday, June 13, 2011

Referendum: il quorum c'è, i votanti verso il 60%


Le proiezioni del ministero dell'Interno darebbero un'affluenza superiore al 57%. Berlusconi: "Addio al nucleare, punteremo sulle rinnovabili".

Michela Rossetti
Ora è ufficiale, i 4 referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento hanno raggiunto il quorum. Al momento il dato dell'affluenza è di poco superiore al 57%, quando sono arrivati al Viminale i dati del 40% dei comuni italiani. Ma quanto basta a dire che il referendum è valido.
Come non succedeva da molti anni almeno il 57% si è recato alle urne. E con questo pronunciamento boccia in toto la politica del governo Berlusconi. La consultazione infatti dice no alla privatizzazione dei servizi pubblici, al piano energetico del governo, e a una legge ad personam come il legittimo impedimento. Insomma, viene censurata l'intera politica del Cavaliere.
E considerato che man mano le percentuali d'affluenza crescono di rilevazione in rilevazione, è prbabile che a fine spoglio l'affluenza si possa attestare al 60%.

Corsa al quorum

Il fatidico quorum, il "50% più uno" degli aventi diritto sarebbe dunque stato raggiunto. A rivelarlo è il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intercettato dai cronisti al termine di una visita privata al sindaco di Varese, Attilio Fontana. "Io ho solo il dato di domenica sera, non ci saranno altre rilevazioni della partecipazione fino alle 15, quando si chiudono i seggi. Però la proiezione fatta dagli esperti del ministero dell'Interno rispetto al dato di domenica fa pensare che si raggiungerà il quorum per tutti e quattro i referendum, anche senza considerare il voto degli italiani all'estero".

Votanti stimati intorno al 55%

Le proiezioni del Viminale darebbero la percentuale complessiva dei votanti sopra il 55%. Anche i comitati promotori confermano questo dato: "Siamo verso il 60%", ha detto Gianfranco Mascia, del comitato promotore del quesito sul legittimo impedimento.

Berlusconi: "addio al nucleare"

Numeri dati ormai per certi anche dalla maggioranza, che ha già iniziato a commentare l'esito di questo referendum. A parlare tra i primi anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi: "Ci apprestiamo ad abbandonare il nucleare, il governo metterà un forte impegno sulle energie rinnovabili", è stata la sua considerazione questa mattina. Diverso il tono delle altre dichiarazioni, tra chi, come Roberto Cota della Lega, mette le mani avanti: "L'alta afflunenza non significa contrapposizione al governo", e chi, come Daniela Santanchè, si avventura in interpretazioni di tutt'altro avviso: "Se gli italiani hanno scelto così direi che siamo assolutamente in linea con il governo perché noi avevamo già abrogato quello che era la costruzione dei siti nucleari".

Fonte: http://www.il salvagente.it

Commento di Oliviero Mannucci: Come ho già scritto in alcuni miei precedenti post, se subito dopo il precedente referendum che aboliva lo sviluppo dell'energia nucleare, l'Italia avesse subito impostato una politica di sviluppo delle energie rinnovabili, adesso saremmo avanti a tutta l'Europa, e anche del mondo intero, almeno di 30 anni. E invece no, come al solito arriviamo a capire le cose sempre dopo, mentre degli altri paesi, già prima di Fukushima stavano cominciando a fare marcia indietro su nucleare, visto i problemi che hanno dovuto affrontare con le loro centrali nucleari. Berlusconi invece si era messo in testa, imbeccato dalla Francia e dagli USA, che l'energia nucleare era il futuro dell'energia italiana, che idea scellerata! Che mancanza di lungimiranza è stata mai questa!!!! Adesso bisognerà recuperare il terreno perduto, questo per fortuna creerà tanti posti di lavoro. Ma bisognerà che i politici si tirino su le maniche una buona volta, e che non perdano altro tempo in inutili e sterili discussioni che fino a questo momento hanno paralizzato il paese, se non ci diamo una mossa cari signori faremo la fine della Grecia, possibile che non l'avete ancora capito?! Un messaggio a Tremonti: quando farai la riforma fiscale ricordati di abbassare le tasse alle imprese in maniera sostanziale, soprattutto a quelle medie e quelle piccole, di far si che nelle buste paga degli operai ci arrivi qualche 100 euro in più, di far funzioanare meglio la sanità ( che in alcune zone d'Italia e peggio del terzo mondo), di tagliare in maniera sostanziale le spese della politica ( 640000 auto blu, 24000 euro al mese di stipendio etc. fanno incazzare chi non arriva a fine mese facendosi un culo così), e vedrai che la gente evaderà meno, e l'economia si rimetterà in moto. E' inutile che mandate la Finanza in giro per le aziende, siete voi con la vostra esosità a incentivare l'evasione fiscale, perchè chiedete troppi soldi e questo fa diminuire la competitività delle nostre aziende all'estero e questo in piena era di globalizzazione non è il massimo per un paese come l'Italia che si regge soprattutto sul lavoro delle piccole e medie imprese. Io non ho fatto la Bocconi, ma cazzo certe cose le capisco e come se le capisco, altrimenti dopo non lamentatevi se sentite la gente lontana dalla politica, questo accade perchè voi per primi non siete vicini alla gente, vivete su un altro pianeta, fuori dalla realtà. Se non farete niente di tutto questo sarete mandati via a calci in culo tutti quanti prima o poi, destra, sinistra, centro, sopra e sotto, rossi, verdi, gialli, bianchi e a poit, perchè non state facendo ne il bene dell'Italia ne il bene degli italiani, ma solo i vostri sporchi interessi, ricordatevi che siete a servire e a rappresentare il popolo italiano e non a comandare!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale " CULO A STRISCE"

In seguito a questo mio messaggio di ieri inviato a Tremonti, oggi leggo:



Tremonti: "Fisco con 3 aliquote Irpef
il miglior sistema contro l'evasione"

Il ministro Giulio Tremonti all'assemblea di Confartigianato

Il ministro scuote la politica:
«Meno aerei blu e più Alitalia»
Il plauso della Confindustria:
«Ma giù le tasse sulle imprese»
E la Cisl: battaglia senza tregua

ROMA
«Credo sia giusto un sistema con tre aliquote» Irpef. Ad affermarlo è il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, secondo cui «scaglioni e calcoli dipendono da quanto riusciamo a tagliare». L’inquilino di via XX settembre non ha dubbi: «Le aliquote più basse possibili sono il miglior investimento per combattere l’evasione fiscale». Tremonti sceglie il palco dell’assemblea della Confartigianato per delineare la sua idea di nuovo sistema fiscale. Un sistema più semplice, possibilmente articolato su non più di «cinque imposte», in cui «molti tributi minori possono essere concentrati».

Qualsiasi intervento non può però prescindere dalla tenuta dei conti pubblici. «Scassare il bilancio pubblico», avverte il ministro, «è una strategia che non è nell’interesse della gente ed è prodotto dell’irresponsabilità»: l’equilibrio delle finanze statali «è la prima condizione in assoluto». Reperire le risorse non è impresa semplice: «È facile dire no ai tagli lineari», osserva il ministro, «ma di solito quando vai a parlare con uno ti dice: “taglia l’altro”». Per questo è «fondamentale» che anche «la politica dia l’esempio», riducendo i propri costi. Tremonti sceglie una battuta: «Meno aerei blu e più Alitalia».

Altro bacino di rifornimento, per il ministro, è poi quello dell’assistenza. L’obiettivo deve essere l’allargamento della base imponibile sfoltendo la marea di agevolazioni, esenzioni e regimi di favori vigenti. E «per dare assistenza a chi deve essere assistito», sostiene, «bisogna togliere gli assegni a quelli che hanno i ’gipponì». Dalle imprese sale la richiesta di fare presto. In Italia, segnala Confartigianato, il carico tributario è superiore di 3,5 punti di Pil alla media europea: sono 54 miliardi di euro di maggiori imposte per i contribuenti. Per il presidente, Giorgio Guerrini, «serve un riequilibrio della pressione fiscale su imprese e lavoro, meno adempimenti e più fiducia tra Stato e cittadini».

Confindustria si dice pronta pronta ad accettare una riforma fiscale «a invarianza di pressione» purchè, sottolinea la presidente Emma Marcegaglia, «si abbassino le tasse sui lavoratori dipendenti e sulle imprese». «Quando finiranno chiacchiere e boutade, e vedremo uno straccio di pezzo di carta sul fisco di cui si parla da quindici anni, diremo la nostra», commenta senza mezzi termini il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. E la Cisl annuncia una «battaglia senza tregua» per la riforma.

Intanto, buone notizie arrivano dalle entrate tributarie. Il gettito, comunica il Tesoro, è tornato ai livelli precedenti alla crisi: nei primi 4 mesi, si è attestato a 115,472 miliardi di euro (+6,178 miliardi). Sempre alto il debito pubblico che ad aprile, secondo Bankitalia, ha toccato il nuovo record a 1.890,622 miliardi di euro.


Commento di Oliviero Mannucci: Che gli sia veramente arrivato il mio messaggio? Magia di internet! Allora ci riprovo!!!!!


Caro Tremonti, non sono le aliquote IRPEF il problema, dovete chiedere meno tasse in generale, e soprattutto far vedere che i soldi che la gente vi ha dato vengono usati bene, perchè in questo momento chi per prima incentiva l'evasione fiscale è proprio lo stato. Lo sa che un italiano medio che lavora tutto l'anno, lavora fino al 7 Agosto per pagare le tasse, e il resto del tempo per lui, ma lei lavorebbe per qualcuno a queste condizioni?! Se qualche impresa evade un pò le tasse, spesso lo fa per non chiudere e mandare a spasso tanti padri di famiglia! Parliamo dei gipponi: certo che bisogna togliere gli assegni a chi ha i gipponi, ma bisogna mandare in galera anche chi li ha concessi loro, perchè chi ha i gipponi spesso sono amici degli amici di qualche onorevole, io operai che vanno in giro col gippone non ne vedo tanti in giro! E se c'è da togliere gli assegni a chi ha i gipponi, figuriamoci se non bisogna sforbiciare gli aerei blu, le auto blu e tutti i benefit che vi incassate durante l'anno, per non parlare poi dei stipendi che prendete. Appena fatta la Repubblica in Italia, ai politici del tempo, lo stato rimborsava i biglietti dell'autobus, perchè i politici di allora andavano a fare il loro lavoro in autobus e non con il macchinone. Era stato fatto il referendum per annullare il finanziamento ai partiti, e cazzo ci avete fregato e vi siete fatte le leggi a modo vostro per farvi finanziare un altra volta. Ci sono associazioni di volontariato che con tutti quei soldi che i partiti si acchiappano, farebbero tanto del bene a tanta gente che ha veramente bisogno e che spesso lo stato dimentica, perchè il cittadino c'è solo quando deve dare, mai quando deve ricevere un servizio per il quale ha già pagato profumatamente in anticipo, in poche parole a voi politici piace il culo della gallina, ma non il becco. Specialmente gli ospedali, a parte qualche raro caso di buona sanità, gli anziani spesso sono abbandonati a se stessi, e se non hanno nessuno vengono mandati a casa a morire. Vogliamo parlare delle pensioni: le vogliamo riformare anche quelle, stabilendo un principio, la pensione è qualcosa che deve garantire una vita dignitosa a chi ha lavorato tutta una vita. Partiamo da questa base, non facciamone un discorso di contibuti versati, perchè se così fosse, alcuni parlamentari che hanno lavorato un giorno in parlamento non dovrebbero prendere 3500 euro al mese, diamo una cifra minima sotto la quale non si può parlare di pensione, ma di elemosina. Si rende conto che ci sono persone che ricevono meno di 500 euro al mese e poi c'è gente che prende 20 o 30 000 euro al mese. Che giustizia sociale è mai questa? Diamo a tutti almeno 1500 al mese, e poi se c'è qualcuno che ha versato qualcosa in più, gli si darà 2000 euro, ma non 30 000?! Lo sa quanti anziani devono ricorrere alla Caritas per tirare a campare? Le sembra una cosa degna di uno stato che si dice democratico e civile? E poi se l'Italia è veramente fondata sul lavoro, e non sul lavoro precario come in questo momento, non bisogna permettere che ci siano laureati, o comunue persone intelligenti che lavorano nei call- center per 10 euro al giorno, e che poossono essere licenziati senza preavviso! Date i soldi alla ricerca, se non poi è inutile chi vi lamentate che i cinesi ci copiano tutto. Insomma caro Tremonti, ogni tanto si faccia un giretto a piedi a farsi una chiacchierata con la gente, ascolti i problemi che ogni cittadino deve affrontare ogni giorno a causa delle vostre decisioni prese in Parlamento. E non dite che questa è demagogia, questi sono i problemi reali del paese! Aiutate le imprese ad essere più competitive, date incentivi in modo che possano assumere, e fate una giusta politica per lo sviluppo delle famiglie aiutando le giovani coppie ad avere una casa e un lavoro stabile. Tutto questo a lunga scadenza porta dei frutti, la ripresa dell'economia e crea gente più felice e più partecipe della politica, perchè sentono che ne fanno parte anche loro. A proposito vi conviene mettere a posto anche il discorso del sovraffolamento delle carceri, lo dico per il vostro interesse, non si sa mai..... Ma che cazzo, ve le devo dire io ste cose!!!!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale

"CULO A STRISCE"

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