Friday, October 7, 2011

Astronomia: un tenue strato di Ozono scoperto nell’atmosfera di Venere


Credit: ESA/AOES Medialab

Utilizzando i dati della navicella spaziale Venus Express, gli scienziati hanno rivelato per la prima volta la presenza di un tenue strato di ozono nell’atmosfera di Venere. Situato in media a 100 Km dalla superficie, la dua densità è circa mille volte inferiore rispetto a quella terrestre, ma entrambi sono caratterizzati da reazioni chimiche molto simili. La scoperta pone nuove sfide alla caratterizzazione di atmosfere planetarie, soprattutto nella ricerca di biomarcatori su pianeti extrasolari. L’Ozono (O3) è una delle molecole più importanti che popolano l’atmosfera della Terra. Svolge un ruolo essenziale nel preservare la vita sulla Terra, soprattutto nel proteggerci dai temibilissimi raggi UV provenienti dal Sole. Per lo più concentrato in un denso strato nella stratosfera, a quote comprese tra i 15 e i 50 Km, l’ozono atmosferico assorbe i fotoni ultravioletti più energici, quelli cioè nocivi per gli organismi viventi. Assorbendo questa radiazione, l’ozono è responsabile anche dell’inversione di temperatura nella stratosfera. Lo strato terrestre di ozono è il risultato della grande abbondanza di ossigeno molecolare (O2) in atmosfera del nostro pianeta. Quando irradiate dai raggi solari ultravioletti, le molecole di ossigeno sono suddivise in atomi, che possono, a loro volta, reagire con altre molecole di ossigeno, creando ozono. Queste reazioni avvengono anche nell’atmosfera di altri pianeti, a patto che queste abbiano una quantità sufficiente di ossigeno molecolare. In effetti, tracce di ozono sono state individuati 40 anni fa nella tenue atmosfera di Marte. Fino ad oggi nessuna prova di questa molecola era stata trovata nell’atmosfera di Venere, a dispetto delle previsioni. Sino a quando appunto la Venus Express non ha inviato i dati. I risultati sono riportati in un articolo pubblicato sulla rivista Icarus e sono stati presentati alla Rete europea e di Planetologia Divisione per le Scienze Planetarie della American Astronomical Society (EPSC-DPS) riunione congiunta, tenutasi questa settimana a Nantes, Francia.
Eravamo concentrati su altre molecole dell’atmosfera venusiana quando ci siamo imbattuti

su questa caratteristica molto interessante“, ha commentato Franck Montmessin dal Laboratoire Atmosfere, a Guyancourt, in Francia. Montmessin ha guidato il team che ha condotto questo studio. “La firma spettrale di ozono, una banda di assorbimento distintivo a lunghezze d’onda UV, è stata piuttosto pronunciata e abbiamo potuto chiaramente distinguerla ad occhio nudo“, aggiunge. I dati sono stati raccolti con la Spettroscopia di indagine delle caratteristiche dell’atmosfera di Venere (SPICAV) strumento a bordo di Venus Express con il metodo dell’occultazione stellare. Questa tecnica permette agli astronomi di sondare indirettamente l’atmosfera di un pianeta, studiando la sua influenza sulla luce proveniente da stelle lontane. Secondo i dati, l’ozono si trova a diverse altitudini nell’atmosfera di Venere, tra i 90 ei 120 km. Si tratta di una fascia molto sottile, compresa tra i 5 e i 10 km di diametro. Oltre a permettere studi comparativi tra le atmosfere dei pianeti terrestri, questa scoperta ha implicazioni interessanti per l’astrobiologia e la ricerca di pianeti extrasolari. Finora, l’ozono è stato considerato come un potenziale biomarcatore, in quanto traccia la distribuzione di ossigeno molecolare. Tuttavia, il rilevamento di ozono nell’atmosfera di Venere, un pianeta che chiaramente non può ospitare la vita, solleva interrogativi circa l’univocità di biomarcatori e aiuterà a valutare il ruolo di indicatori chimici di attività biologica, in futuro, sulle ricerche di pianeti extrasolari. Lo studio qui presentato si basa su dati raccolti con la Spettroscopia di indagine delle caratteristiche dell’atmosfera di Venere (SPICAV) grazie allo strumento a bordo di veicoli spaziali dell’ESA come Venus Express. SPICAV è uno spettrometro di telerilevamento verso tre diverse regioni spettrali (ultravioletto, vicino e medio infrarosso). E ‘utilizzato per sondare l’atmosfera di Venere sopra le nubi del pianeta che si trovano ad una altitudine di circa 50-60 km. Venus Express sta indagando la natura del nostro vicino di viaggio. Lanciato dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan il 9 novembre 2005 su un lanciatore Soyuz-Fregat, è stato inserito in orbita del pianeta infuocato l’11 aprile del 2006, ed è attualmente l’unico veicolo spaziale in orbita intorno al pianeta.

Fonte: http://www.meteoweb.eu

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