Monday, October 17, 2011

Attack the Block - Recensione

di Maurizio Encari

E' già stato definito la versione grezza e cattiva di Super 8. Stiamo parlando di Attack the Block, nuovo film di Joe Cornish a base di invasioni aliene. Ma questa volta le creature extraterresti troveranno ad affrontarli un nemico alquanto insolito e incredibilmente agguerrito: una banda di teppistelli di un quartiere malfamato di Londra. Con un cast di giovani attori, alcuni esordienti, e la "rassicurante" presenza di Nick Frost (storico compagno di Simon Pegg tra gli altri anche in L'alba dei morti dementi, con cui questo film condivide i produttori), il regista è riuscito a creare un'opera che, nascondendo il tutto sotto un impianto da horror/comedy, non disdegna di far trapelare una tematica sociale che, senza mai preponderare sull'atmosfera generale riesce comunque a fare capolino nella linea narrativa. Ma tutto questo clamore, in ambito underground, è giustificato o è solo l'ennesimo, furbo, escamotage pubblicitario?

La caccia è aperta
Attack the Block - recensione - Cinema L'infermiera Sam (Jodie Whittaker) mentre sta tornando a casa viene derubata da un gruppo di giovani teppistelli di quartiere facenti capo al rude Moses (John Boyega). Durante l'aggressione, un misterioso meteorite atterra sopra una macchina nelle vicinanze. Moses controlla l'accaduto, e viene ferito al volto da una spaventosa creatura nascosta all'interna del bolide caduto dal cielo. Il mostro viene in seguito ucciso da Moses e la sua banda, che decidono poi di portarne le spoglie dal loro amico spacciatore Ron (Nick Frost), esperto di stranezze animali. Poco dopo la notte viene illuminata da decine di meteoriti che impattano nel quartiere di Moses, che insieme ai suoi compagni decide di affrontare i nuovi invasori. Ma senza sapere che gli ultimi arrivati sono molto più feroci e mastodontici del loro predecessore...
Attacco riuscito
Attack the Block - recensione - Cinema In un periodo florido di invasioni aliene su celluloide, Attack the Block è come una boccata d'ossigeno dallo standard hollywoodiano che vuole o coraggiosi marine o imberbi ragazzetti alle prese con creature di un altro mondo. L'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi riesce a rendere originale una storia dal plot abbastanza classico, che vede la classica lotta tra uomo e mostro, in una scanzonata e divertente avventura che racchiude in sé sia spunti comici che venature horror di non poco conto, ricche nonché di svariate e riuscite citazioni a classici del genere. Questa volta non è l'umanità a dover essere salvata, ma un semplice microcosmo popolare che si rispecchia in uno squallido sobborgo londinese, abitato dalle fasce più povere della popolazione. E, perfettamente in tema con il luogo, i protagonisti sono veri e propri antieroi, giovani sbandati dediti a scippi e violenze, che pur di difendere "il Blocco", il posto dove sono cresciuti, lottano con tutte le loro forze contro un nemico spaventoso e temibile. Tralasciando ogni contatto con la realtà, ma questo gioco-forza è un limite / pregio di ogni pellicola sull'argomento, Joe Cornish riesce a costruire figure interessanti e per nulla banali, ognuna con la propria importanza logistica all'interno della narrazione, sviluppata (eccetto la parte iniziale) completamente all'interno di un enorme edificio popolare. Le interpretazioni, con la punta di diamante nel gustoso cameo di Nick Frost, alle prese con un personaggio perfettamente nelle sue corde, convincono per la loro spontaneità, mentre la rappresentazione delle creature from outer space, resa con un affascinante commistione di effetti digitali e giochi di luci e ombre, convince per il suo sapore vagamente retrò. Nella parte finale il regista, anche sceneggiatore, non si fa mancare anche un accenno di tematica sociale che però, evitando di scadere nella retorica populista, si ibrida perfettamente alla disperata lotta dei "nostri".

Fonte: http://www.everyeye.it

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