Wednesday, November 9, 2011

Il “Presidente degli UFO”? Non sarà Barack Obama

ufo e casa bianca

Oltre le risposte ufficiali: difficilmente Obama verrà ricordato come il Presidente che ha svelato il mistero degli UFO. E’ un esercizio di lettura tra le righe, nell’ambito dell’interpretazione diplomatica o assecondare le teorie cospirative? E’ uno degli interrogativi che si pongono i ricercatori UFO di fronte a “smentite” da parte delle istituzioni tese a ridimensionare il fenomeno OVNI o negarlo del tutto. La recente presa di posizione del Governo USA è figlia di una effettiva mancanza di elementi o l’ennesima conferma del presunto Cover Up? La questione è molto più complessa e forse non facilmente riconducibile a limitate opzioni. Il rischio di fornire “spiegazioni all’ingrosso” è piuttosto alto in questi casi. Ovviamente, trattandosi di tematiche molto relative e con poche certezze, bisogna navigare a vista nel campo delle ipotesi, teorie e supposizioni: facendo pieno ricorso al condizionale. Perché gli USA rimangono così arroccati? Una possibile spiegazione potrebbe essere riconducibile al periodo della “Guerra Fredda“. La rivelazione, anche solo parziale e marginale, del fenomeno UFO e sull’ipotetica esistenza di altre forme di civiltà, imporrebbe di desecretare e rendere pubblici ipotetici progetti e segreti militari. L’obiezione che viene posta in questi casi è la seguente: ha ancora senso a vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino? La situazione geopolitica contemporanea, probabilmente, non permetterebbe la “trasparenza” tanto auspicata se non a costo di allargare le maglie della sicurezza nazionale degli USA. Eppure le agenzie federali americane, recentemente la CIA, prima ancora l’ FBI, hanno divulgato materiale desecretato riguardanti gli UFO e l’ipotesi aliena. Certo, ma un’attenta lettura dei documenti resi noti non ammette esplicitamente l’esistenza di una presenza aliena sul nostro o in altri pianeti. Ammettono semplicemente come il fenomeno UFO sia un argomento ricorrente, molto segnalato: nessun documento fornisce una spiegazione ufficiale.
Insomma, x-files piuttosto interessanti che, inseriti in un mosaico complessivo, possono contribuire allo studio e alla ricerca. Al contempo, presi singolarmente, assolutamente non comprovanti in misura definitiva. E allora che senso hanno avuto le petizioni? La strategia era politica e mediatica: oggettivamente nessuno poteva sperare in una rivelazione clamorosa. Tastare il polso all’ Amministrazione Obama in primis, per verificare se si sarebbe discostata, seppur marginalmente, dalla linea oltranzista del passato. Il risultato ha effettivamente sorpreso in questo senso: Obama non lascia maggior margini di manovra rispetto ai suoi predecessori. Soprattutto negli USA, nella cultura popolare, l’idea di una presunta verità nascosta è molto radicata. Il fenomeno UFO nasce negli Stati Uniti, con migliaia di presunti avvistamenti da decenni (come dimostra la video-compilation tratta dal Canale di YouTube del MUFON e che pubblichiamo in appendice all’articolo) Barack Obama, qualunque sia la verità, non sarà probabilmente ricordato come il “Presidente degli UFO“.

Fonte: notiziefresche.info


Commento di Oliviero Mannucci: Continua lo YO YO mediatico degli Stati Uniti d'America, che ha adottato il sistema del rilascio progressivo delle notizie, non per non turbare le persone, ma per non far crollare la propria credibilità. Sono passati più di 60 anni dall'inizio dell'ufologia moderna, gli USA hanno negato anche l'innegabile ma i documenti di Wikileaks parlano chiaro. Nel 2004 gli USA sono stati coinvolti in una specie di battaglia con gli ET. Se gli USA ammettessero di aver ingannato gli americani e l'intero mondo sulla realtà delle cose, farebbe crollare la loro credibilità sotto zero. Quindi cosa c'è di meglio di usare il metodo " YO YO". In cosa consiste....? Il procedimento è questo: si rilasciano le notizie in pillole nella maniera meno clamorosa possibile poi si analizza l'effetto sulla popolazione che queste notizie hanno, se provocano clamore si fa uscire una smentita e per un pò non si rilascia altre informazioni, se invece vengono ignorate si rilascia altro materiale e via dicendo. In questo modo gli USA prevedono di acclimatare la mente della gente in maniera indolore per loro, nel giro di alcuni anni, in modo tale che quando faranno la rivelazione finale, nessuno avrà nulla da obiettare. Ma leggete l'articolo qua sotto, che avevo pubblicato sul mio blog già alcuni mesi fa e traete le vostre conclusioni.



Wikileaks torna sugli Ufo con una notizia clamorosa Nel 2004 fu guerra tra Usa e una flotta aliena!


Nel 2004 fu guerra tra Usa e una flotta aliena!" class="phLargePhoto">

Assange, ritorna sugli Ufo. In una recente intervista alla CBS, dichiara che sarebbero stati intercettati messaggi criptati relativi ad un rapporto dell’European Union Times nel quale si descriverebbe una guerra segreta tra Stati Uniti e una base UFO nel Sud del Pacifico. Il caso ‘Wikileaks UFO’ è ora al vaglio dello US Navy Network Information Center, con base a Camp Pendleton, in California. Il mondo attende col fiato sospeso. Almeno così dice il Guardian.

di SONIA T. CAROBI

Aveva detto di non possedere niente di “esclusivo” su tutta la solfa Ufo e Alieni. Poi, quasi per gettare acqua sul fuoco sacro delle attese di tanti, aveva pubblicato un documento che azzerava ogni speranza. Uno stralcio di una dichiarazione rilasciata da tal Yuriy Zhadobin, pomposamente definito capo dell’Intelligence bielorusso. Andare a caccia di extraterrestri è solo uno spreco di denaro. Chiusa qua.
Inutile dire che in qualche settimana il fascino di Wikileaks, almeno per gli appassionati dell’argomento, era andato giu’ in picchiata. Dal bunker di Stoccolma non sarebbero arrivate rivelazioni clamorose. E invece…
Era un bluff. E c’era da aspettarselo.
Qualche giorno fa mr. Julian Paul Assange, classe ’71, un passato da hacker birboncello e un futuro da Che Guevara smanettone del nuovo millennio, ha calato l’asso davanti ai giornalisti della CBS che stavano girando la loro puntata sul personaggio del giorno. Ufo? Siamo in piena guerra! Standing ovation. Naturalmente.
E mentre quella gentaglia che passa la vita a battere i polpastrelli su una tastiera di un pc (i giornalisti ndr) combatteva contro il rischio d’un coccolone in diretta lui, sornione, ha raccontato la sua storia. Mettetevi comodi. Ve la giriamo pari pari. In fondo siamo qui per questo.

Il giorno: Un sabato. Qualsiasi. La data: da non dimenticare. Diecigiugnoduemilaequattro. Così, tutto d’un fiato. Come l’ha detta lui. La storia? Questa la raccontiamo piano. Almeno il tempo di una Camel. Dura.
Dunque. Un sabato qualsiasi di giugno. Una manciata di anni fa. Sette. Per la precisione.
Siamo in pieno Oceano Pacifico. Ad un tiro di schioppo da Guadalajara, un fumettone da quattro milioni di panzoni in bermuda floreali che qualcuno chiama eufemisticamente “abitanti”. Dal lato terra siamo a 1600 chilometri da confine con gli States. E così abbiamo sistemato anche Wikipedia.
Ma a noi interessa il mare. Magari quello che gratta la schiena di Honolulu. Ecco.
La scena si consuma proprio qui, tra le isole Hawaii e le coste del Messico. Uno straccio di Oceano dove qualcuno giura che… Vabbè. Lo diciamo tra un po’. Ritorniamo a quel sabato mattina. Non vado fortissimo in geografia, quindi non sono se uno deve scrivere, “caldo da togliere il fiato”, o “freddo cane”. Diciamo che c’è un sole che sale pigro sulla “perla dell’occidente”. E abbiamo sistemato anche le guide turistiche.
Negli uffici della United States Air Force stanno discutendo animatamente. Hiromi Oshima è la nuova playmate di Playboy. E’ la prima volta che la rivista di Hugh Hefner lascia tanto spazio ad una giapponese. E la cosa va valutata e discussa. Insomma, non hanno un tubo da fare.
Immaginatevi quando arriva una telefonata (magari non sarà stata proprio una telefonata, ma va bene così) è qualcuno comunica che dalle parti di Honolulu una flotta di Ufo si sta dirigendo verso il Mexico. Cazzo. Giusto il tempo di far sparire Playboy è parte l’allarme rosso. Comincia la Guerra dei Mondi.
Detta così sembra che uno ci voglia scherzare. Ma secondo Wikicattivo le cose sono andate esattamente in questo modo. Magari la faccenda di Hiromi non è ancora confermata, ma l’allerta per la flotta di oggetti non identificati è Storia. Il documento dice anche che i minacciosi ONVI partivano da una loro base che è proprio nell’Oceano Pacifico. Slurp.
A chi piacciono queste storie si possono giustificare anche le orecchie rosse. Non è da tutti i giorni sentirne una così. Anche perché Assange ci è andato giu’ duro. Mica l’ha sparata e basta. No. Ha aggiunto particolari.
I timori della popolazione americana per la presenza degli extraterrestri – si legge in questo misterioso documento – sarebbero cominciati almeno 13 anni prima. Nel ’91. Quando, in piena eclissi solare, alcuni aerei misteriosi sarebbero apparsi a centinaia su tutto il territorio del Messico. Finanche su Città del Messico. La gente andava in giro con gli ombrelli. Dicono quelli esagerati. Fatto sta che i media americani non hanno mai trasmesso le immagini “per evitare che la popolazione vedesse”. Dal 2004 – continua la relazione – flotte di extraterrestri provenienti dall’Oceano del sud, hanno continuato tranquillamente ad uscire dalle loro basi e si sono spinte fino in Cile.
Roba da far accapponare la pelle. Ufo che hanno basi sotto l’Oceano, che volteggiano sulle teste dei messicani e dei cileni, e americani che ormai “si sentono in guerra”. Se non lo avesse detto il simpatico Assange, ci sarebbe da scherzarci su. E invece, noi di Gialli.it, abbiamo scelto di raccontarvela seriamente questa cosa. Chiudendo proprio con una dichiarazione di quelli della United States Air Force: “Il pericolo piu’ grande per noi è causato dalle enormi onde che queste flotte aliene provocano emergendo dalle acque dell’Oceano Meridionale”. E’ vero. Non c’avevamo pensato. C’è da preoccuparsi?

(10 febbraio 2011)

Fonte: http://www.gialli.it/






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