Saturday, December 3, 2011

Wikileaks: intercettazioni di massa anche in Italia


Le intercettazione di massa che coinvolgono intere popolazioni non sono solo una realtà, ma è un nuovo settore che copre 25 Paesi nel mondo. A rivelarlo sono 287 files pubblicati oggi da Wikileaks. Ad oggi, i sistemi di intercettazione di massa, realizzati da aziende anche per 'oppositori politici' sono una realtà. Wikileaks ha iniziato oggi la diffusione di un database di centinaia di documenti da ben 160 agenzie che operano nel settore della sorveglianza di massa. Wikileaks fa luce su questo settore segreto che ha subito un boom dopo l'11 settembre 2001 e che vanta un giro d'affari da miliardi di dollari l'anno. Il progetto di Wikileaks, Spy Files, è ancora in corso e saranno rilasciati nuovi ulteriori documenti questa settimana e nel prossimo anno. Le società di sorveglianza internazionale sono insediate nei Paesi più tecnologicamente sofisticati e vendono la loro tecnologia a tutti i Paesi del mondo. Inoltre questo settore risulta praticamente non regolamentato. Le società, come dimostrano i documenti, stanno vendendo una vasta gamma di apparecchiature di sorveglianza di massa per le agenzie di intelligence occidentali e negli ultimi dieci anni la sorveglianza di massa sta diventando la "norma". Aziende come VASTech vendono attrezzature per registrare permanentemente le telefonate di intere nazioni e strumenti in grado di registrare la posizione di ogni telefono cellulare in una città, fino a 50 metri di tolleranza. Si stanno diffondendo sempre di più inoltre, sistemi volti ad infettare ogni utente di Facebook o ogni utente dotato di smartphone in un intero gruppo mirato di popolazione. Quando i cittadini rovesciarono le dittature, come è successo in Egitto ed in Libia quest'anno, sono state scoperte da Wikileaks, sale d'ascolto in cui i dispositivi dei cittadini venivano monitorati da società come Gamma Corp. (Regno Unito), Amesys(Francia), VASTech (Sud Africa) e ZTE Corp. (Cina). Le società di sorveglianza come SS8 negli Stati Uniti, la Team Hacking in Italia e la VUPEN in Francia, producono virus in grado di dirottare singoli computer e telefoni (tra cui iPhone, Blackberry e Android), registrarne ogni suo utilizzo, movimento e persino prelevare immagini e suoni ambientali provenienti dal luogo in cui si trova il dispositivo. Il tutto senza che l'utente se ne possa rendere minimamente conto. Altre società come Phoenexia nella Repubblica Ceca, collabora con le forze militari per creare strumenti di analisi del discorso che mirano a identificano le persone con sesso, età e stato emotigeno sulla base di 'impronte vocali'. La Blue Coat negli Stati Uniti e la Ipoque in Germania, forniscono invece strumenti ai governi dei paesi come la Cina e l'Iran per evitare che i dissidenti possano avviare operazioni di organizzazione online. La Trovicor invece, una società spalla di Nokia Siemens Networks, ha fornito al governo del Bahrein le tecnologie per intercettare l'attivista pacifico Abdul Ghani Al Khanjar. Nel gennaio 2011, la National Security Agency ha aperto un impianto da 1,5 miliardi dollari nel deserto dello Utah, progettato per memorizzare terabyte di dati di intelligence nazionali ed esteri al fine di poterli utilizzare anche in futuro. Per quanto riguarda per esempio i disordini di agosto nel Regno Unito, aziende come la Research in Motion (RIM), produttrice del Blackberry, si offrì di aiutare il governo ad identificare i propri clienti. La RIM è in trattative simili anche per condividere i dati di "BlackBerry Messenger" con i governi di India, Libano, Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Sempre come dimostrano i files di Wikileaks, ci sarebbero imprese commerciali che ora vendono uno speciale software che analizza i dati e li trasforma in potenti strumenti che possono essere utilizzati da militari e servizi segreti. Per esempio, come già sappiamo, in basi militari negli Stati Uniti, i piloti dell'Air Force utilizzano un collegamento video e un joystick per far volare dei droni Predator per condurre la sorveglianza sul Medio Oriente e dell'Asia centrale. Wikileaks, ha creato una interessante mappa che mostra tutte le aziende sparse nel mondo che forniscono le tecnologie di spionaggio di massa.

Fonte: http://www.net1news.org


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