Sunday, February 5, 2012

Alla ricerca di alieni, così simili agli umani

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Leopoldo Benacchio

Et, l'extraterrestre più famoso, è quello immortalato da Steven Spielberg nel film omonimo, del 1982. Fu uno dei maggiori incassi della storia del cinema. Come quasi tutti i marziani, Et è certamente diverso da noi, grande testa con occhi enormi, mani grandi e piccolo di statura; ma ci è anche molto simile, due gambe, due braccia, una bocca, naso e due occhi. È il nostro immaginario che ce lo fa dipingere così dalla fine dell'Ottocento quando, con i progressi dell'astronomia, si iniziò a studiare il pianeta Marte. A parte le fantasie e le visioni, soprattutto estive, di Ufo il problema dell'esistenza di altra vita nell'universo ha guadagnato terreno a partire dal 1995, anno in cui fu scoperto il primo pianeta attorno a una stella diversa dal Sole. Oggi ne conosciamo migliaia e siamo sicuri ci siano molti miliardi di sistemi di pianeti, come quello solare, attorno ad altrettante stelle nella nostra Galassia. E di galassie ne conosciamo oggi parecchie migliaia di miliardi.
Ovviamente non tutti questi pianeti saranno adatti a ospitare la vita, in qualunque forma la si possa immaginare, ce ne saranno di troppo vicini alla propria stella, come il nostro Mercurio, e quindi bollenti a centinaia di gradi, o tanto distanti da essere a temperature più basse dei 200 gradi sotto zero, come Plutone. Probabilmente poi dovranno essere solidi e con un'atmosfera, e quindi abbastanza massicci da trattenerla, come ha fatto la Terra, mentre sulla Luna o Marte le molecole di aria sono riuscite a sfuggire alla scarsa attrazione gravitazionale. E poi ci dovrà essere, pensiamo, acqua allo stato liquido.
Cerchiamo quindi vita intelligente, capace di manifestarsi e di comprendere un nostro messaggio e non microrganismi capaci di riprodursi ed evolvere, che sono la forma di vita più semplice che si ipotizza, animale certo ma anche vegetale. Per quante condizioni mettiamo, e devono essere parecchie, i pianeti sono tanti da risultare possibile la presenza di vita aliena intelligente. Certo, dipenderà molto dal pianeta e da come ha potuto svilupparsi.
Noi stessi su pianeti vicini, o sulla Luna, siamo "alieni" in quanto modellati nel corso dei millenni dalla gravità. Sulla Luna non riusciamo a camminare, su Marte la minor gravità ci fa venire un'osteoporosi fulminante, su Venere non respireremo per i gas per noi tossici e su Giove, ammesso si potesse stare visto che è gassoso, verremmo ridotti a sogliole dalla enorme gravità.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

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