Tuesday, February 7, 2012

Astro-biologia: il rover della Nasa diretto su Marte potrebbe recare con sé una vera "Invasione aliena" (VIDEO)

Cape Canaveral, Stati Uniti - Una svista nelle procedure di sicurezza potrebbe portare a una vera e propria colonizzazione secondo un blogger di Scientific American

14656 (WAPA) - Qualche ora fa sul sito di Scientific American (una delle più famose riviste scientifiche, stampata e tradotta anche in italiano) è apparsa una notizia curiosa riguardante il lancio del nuovo rover della Nasa, il Mars Science Laboratory lanciato lo scorso 26 novembre 2011 e tuttora in viaggio verso il pianeta rosso.

La fonte ricorda le rivelazioni pubblicate dalla stampa qualche giorno dopo il lancio su una presunta mancata osservanza di alcune norme di quarantena. In questo caso alcuni bocchettoni della sonda non sarebbero stati sigillati durante le fasi di caricamento ma soltanto dopo, e quindi potrebbero contenere microrganismi di origine terrestre, al momento in viaggio con il rover verso Marte.

Ad avvalorare questa ipotesi, ricordiamo ciò che successe già in passato nel pieno della corsa allo spazio.

Nel 1975 e 1976 vennero lanciate le due missioni Viking I e II con l'intento di fotografare Marte e raccogliere informazioni sulla sua composizione atmosferica e cercare possibili tracce di vita. All'epoca la svista non fu superficiale come quella denunciata di recente, ma frutto dell'inesperienza scientifica.

In quegli anni infatti era ben presente il concetto di contaminazione extra-planetaria, tuttavia la sterilizzazione dei due laboratori fissi, fatti atterrare sulla superficie per mezzo di paracadute, avvenne con temperature massime di 230 gradi Fahrenheit (ovvero circa 110 gradi centigradi, o Celsius). Al giorno d'oggi sappiamo invece che molti microrganismi, come ad esempio i batteri termofilici, non solo sopravvivono a quelle temperature, ma le considerano ottimali per la riproduzione. Già l'intervento delle sonde Viking avrebbe quindi, quarant'anni fa, potenzialmente colonizzato la superficie disabitata del pianeta con forme di vita aliene provenienti dalla Terra.

Questo si ripeterebbe senza dubbio se le supposizioni sul nuovo rover inviato dalla Nasa dovessero risultare corrette.

Va specificato che la questione non è solo puramente etica. Se infatti l'approccio interplanetario dovrebbe evitare una contaminazione reciproca per non dare inizio ad un possibile sviluppo di forme di vita (come molta della fantascienza attuale prevede, accreditando a questa teoria anche l'origine della vita sul nostro pianeta), la possibilità che vi siano microrganismi in viaggio con il rover avrebbe soprattutto un risvolto tecnico. Una contaminazione potrebbe infatti influenzare, se non il pianeta, almeno il rover stesso, falsandone i delicati rilevamenti mirati anche al rinvenimento di tracce biologiche.

Di seguito, il video illustrativo realizzato dalla Nasa per il progetto Mars Science Laboratory.

Per vedere il video clikka su questo link: http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1137492&pagina_chiamante=index.php

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