Sunday, February 5, 2012

Il pianeta 'miglior candidato' ad ospitare la vita

E' distante 22 anni luce dalla Terra


Rappresentazione artistica del Pianeta GJ 667Cc (fonte:  Guillem Anglada-Escudé)

Rappresentazione artistica del Pianeta GJ 667Cc (fonte: Guillem Anglada-Escudé)

Scoperto il pianeta che al momento è ''il miglior candidato'' per ospitare la vita. Grande quasi cinque volte la Terra e distante 22 anni luce, si chiama GJ 667Cc e ruota attorno ad una stella 'leggera', ossia con una bassa concentrazione di elementi pesanti al punto che si riteneva non potesse avere neppure un sistema planetario. Lo studio, pubblicato su Astrophysical Journal Letters, è condotto dalla Carnegie Institution di Washington.

Il nuovo pianeta ha una massa di 4,5 volte quella della Terra ed il suo un anno, ossia il periodo orbitale,è di appena 28 giorni. Nonostante il pianeta riceva dalla sua stella solo il 90% della luce che raggiunge la Terra, è colpito in particolare da radiazioni infrarosse con una percentuale più alta, fatto questo che permette di mantenere in superficie una temperatura simile a quella della Terra e forse acqua allo stato liquido. Queste caratteristiche non permettono di affermare che sulla superficie di GJ 667Cc possa esistere la vita ma, come ha detto Guillem Anglada-Escudè, uno dei responsabili dello studio, ''si tratta del miglior candidato conosciuto che possa ospitarla''.

GJ 667Cc orbita attorno a GJ 667C una stella nana rossa (la tipologia di stelle piu' diffuse dell'universo, piccole e relativamente fredde) che fa parte di un sistema con altre due stelle. Poiche' questo sistema triplo e' caratterizzato dalla scarsa presenza di elementi pesanti, prodotti da precedenti cicli di fusione di stelle piu' antiche, i ricercatori ritenevano impossibile la presenza di pianeti.

Scoprire GJ 667Cc e' stato possibile grazie a un nuovo metodo di analisi applicato a dati gia' resi pubblici dall'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) e di misure raccolte grazie agli spettrografi Hires (High Resolution Echelle Spectrograph) e Carnegie Planet Finder Spectrograph, installati rispettivamente all'osservatorio Keck, alle Hawaii, e sul telescopio Magellan II, in Cile.

Fonte: ansa.it

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