Dopo l’abbassamento a mille euro della soglia dei pagamenti in
contanti il governo è intenzionato ad imporre un ulteriore stretta agli
acquisti e parcelle saldate con monete e banconote.
UN NUOVO LIMITE POSSIBILE – Lo ha rivelato ieri
l’agenzia di stampa TMNews anticipando il contenuto della cosiddetta
Agenzia digitale che sarà contenuta nel secondo decreto sviluppo. La
bozza del secondo ‘Crescitalia’ (il primo provvedimento è stato
approvato a giugno), contiene norme per la semplificazione burocratica e
la digitalizzazione del paese, prevede un’estensione dei pagamenti
elettronici, con bancomat o carta di credito, a tutte le spese superiori
ai 50 euro. Il tetto, valido sia per il commercio che per artigianato e
professioni, dovrebbe entrare in vigore il primo luglio 2013, ad un
anno esatto dall’introduzione del limite dei 1000 euro: tutti gli
esercenti in sotanza dovranno dotarsi di un dispositivo per ricevere
pagamenti elettronici. Obbligatoriamente. Ovviamente nessuno garantisce,
o è costretto a giurare, che quanto emerge oggi (le informazioni sono
riprese da Repubblica) arrivi poi ad un via libera definitivo o non
venga fortemente ridimensionato. Il dibattito è comunque aperto, ed
anche stavolta, c’è da giurarci, sarà intenso.
VECCHIO DIBATTITO – Il drastico e repentino
abbassamento del tetto ai pagamenti in contanti (nel caso odierno
parliamo però di mera estensione della possibilità di pagare con carta
elettronica) ha sempre sollevato in Italia un aspro confronto tra
favorevoli e contrari. Ai tempi del governo Prodi (Tommaso Padoa
Schioppa all’Economia con Vincenzo Visco vice), ad esempio, nel 2006, il
centrodestra ostacolò in maniera arcigna il piano che prevedeva che dal
2008 le parcelle dei professionisti sarebbero state pagate in contati
fino ad un massimo di 100 euro. Giulio Tremonti, responsabile
dell’economia della compagine berlusconiana, tuonava: “Il decreto non vi
riempirà le casse erariali, ma vi svuoterà le urne elettorali”. E
ancora: “Non è un messaggio di lealtà fiscale, ma un messaggio di
occhiuta incombente presenza dello Stato sui cittadini”. Fu proprio lui,
successivamente, nel maggio 2010, ad abbassare il tetto ad ogni tipo di
pagamento in contanti ai 2.500 euro. Lo stato di emergenza in cui sono
stati chiamati ad intervenire i tecnici, dunque, ha vanificato il muro
contro muro tra maggioranze ed opposizioni e reso momentaneamente il
clima del dibattito più disteso.
I CONTRO – Chi si oppone ai pagamenti elettronici
estesi fino alle spese di importo basso sostiene che troppe persone,
soprattutto dipendenti pubblici ed anziani non sono abituati ad
utilizzare soldi virtuali. Gli italiani utilizzano contante per il 50%
in più rispetto agli altri Paesi europei. La tracciabilità dei flussi di
denaro può in alcuni casi, dunque, generare caos anche per banali
compravendite. Non è un caso se nel luglio scorso, da quando pensioni e
stipendi superiori ai mille euro non possono più essere più incassati in
contanti, l’Inps ha previsto un periodo transitorio di tre mesi per chi
non aveva ancora un conto. L’Istituto continua a pagare le mensilità,
in assegni però, in attesa che il pensionato si decida ad aprire una
pratica bancaria. Poste e banche versano, dunque, il contante su un
conto trasnitorio, per poi trasferirle al conto del pensionato. Le somme
accantonate saranno restituite all’Inps una volta scaduto il termine
del 30 settembre. Evidentemente non tutti pronti per pagare di più
digitando un PIN.
Fonte: http://www.giornalettismo.com
E quandoi si arriverà al microchip sottopelle obbligatorio ecco cosa accadrà a chi verrà spento il microchip o a chi riuscirà a non farselo innestare...
VIDEO
Inarrestabile!
Il progetto di impiantare un microchip nella nostra testa continua ad
appassionare l'élite illuminata e l'impressione che se ne ricava è che
costoro abbiano anche una certa fretta. Non c'è verso: prima o poi
troveranno la scusa giusta per impiantarci questo benedetto - o
maledetto - chip. Non è una caso che per giustificare l'impianto del
piccolo marchingegno vengano carezzate le corde più sensibili
dell'animo umano: una volta è per tenere sotto controllo la salute,
un'altra volta è per garantire la sicurezza e l'impegno scolastico
degli studenti, un'altra volta ancora per consentirci di comunicare con
una sorta di telefono cellulare impiantato nel nostro corpo.
Questa volta tocca di nuovo alla medicina. Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (
La Stampa ,
Ansa ,
Libero , ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da
Stefano Vassanelli , neurofisiologo al
Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova ,
ha sviluppato un microchip al silicio impiantabile nel cervello e
capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta
risoluzione con neuroni cerebrali - alquanto inquietante -.
Nelle intenzioni dichiarate dai ricercatori, la nuova tecnologia sviluppata in
CyberRat
rappresenta la base di partenza per lo sviluppo di nuovi sofisticati
strumenti sperimentali utili a capire come le reti complesse che i
neuroni creano nel cervello interconnettendosi sono in grado di
elaborare le informazioni e, meraviglie delle meraviglie, in futuro
l’applicazione di questa tecnologia sarà utilizzata per la creazione di
neuroprotesi “intelligenti”, capaci di registrare l’attività cerebrale
ad alta risoluzione, elaborare delle risposte mediante microelaboratori
su chip e stimolare il cervello in un circuito ibrido
neuro-elettronico (stronzate tecnicomediche, n.d.r.). Questo approccio
sarà di grande aiuto per la terapia di malattie neurologiche, tra cui
il Parkinson e l’epilessia.
Non è chiaro se l'impianto del
microchip è definitivo o temporaneo. Non sono chiare le
controindicazioni per una tecnologia così invasiva, che, come
dichiarato dai ricercatori, è in grado di "stabilire una comunicazione
bi-direzionale", cioè il chip è in grado sia di trasmettere dati che di
riceverli. Ricevare dati per fare cosa? Manipolare le aree del
cervello colpite dal Parkinson? E se fosse possibile manipolare le aree
del cevello sane? Ai posteri l'ardua sentenza.
Fonte: Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it
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