Ancora alti livelli radioattivita' pesce fukushima
Il 40% del pesce contiene troppo cesio per essere sicuro
ROMA - Rimangono elevati i livelli di radioattivita' nel pesce di
Fukushima. Secondo gli esperti, la presenza variabile di cesio nelle
specie marine del luogo indica una fonte continua di radiazioni
proveniente dalle zone del disastro nucleare. A riportarlo e' una
ricerca pubblicata dalla rivista Science e condotta da Ken Buesseler
dell'Istituto oceanografico di Woods Hole, negli Stati Uniti.
L'attivita' ittica lungo quel tratto di costa e' ferma dal giorno in cui
avvenne il potente terremoto dell'11 marzo 2011, che provoco' un
gigantesco tsunami con conseguenze devastanti lungo le coste giapponesi e
sull'impianto nucleare Dai-ichi di Fukushima.
E' ancora molto elevata tra la popolazione giapponese l'attenzione sul
fronte della sicurezza nell'attivita' della pesca, ''questo e' anche
dovuto al fatto che i giapponesi sono tra i maggiori consumatori pro
capite al mondo di pesce'', spiega Buesseler. Il ministero giapponese
dell'agricoltura, delle foreste e della pesca ha monitorato i livelli di
contaminazione nucleare nel pesce e in altre specie marine a partire
dal 23 marzo 2011. I risultati mostrano che nei paraggi di Fukushima,
''il 40% del pesce contiene troppo cesio per essere sicuro per il
consumo umano, secondo i nuovi limiti imposti lo scorso aprile''.
Generalmente il cesio non rimane depositato nei tessuti dei pesci per
molto tempo, una piccola percentuale al giorno dovrebbero rifluire nelle
acque dell'oceano. Secondo i ricercatori, il costante livello di
contaminazione a largo di Fukushima, in particolare nelle specie che
vivono nei fondali, indica la presenza di una fonte continua di
contaminazione da cesio. ''Una situazione instabile - conclude lo
studioso - che non consente alle autorita' di decidere sulla riapertura
all'attivita' della pesca in questa zona''.
Fonte: ansa.it
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.