Domani per la prima volta il rover Curiosity della Nasa usera’ la sua paletta per raccogliere campioni di suolo marziano: lo ha detto il responsabile della missione Curiosity , Richard Cook, del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, a Napoli durante il Congresso Internazionale di Astronautica (Iac). Curiosity, ha proseguito Cook, raccogliera’ il campione dalla superficie azionando la paletta che fa parte degli strumenti del braccio robtico. Il rover depositera’ quindi il campione su una sorta di piattino e qui verra’ prima fotografato e poi passato al laboratorio per le analisi.
E’ prevista fra un mese la prima
perforazione della superficie di Marte da parte del rover della
Nasa Curiosity: lo ha detto il responsabile della missione Curiosity,
Richard Cook, del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, a Napoli
durante il Congresso Internazionale di Astronautica (Iac). La
perforazione sara’ un test, avverra’ nell’area di Glenelg dove si sta
dirigendo il rover, e arrivera’ a 10 centimetri di profondita’.
”Vogliamo capire – ha spiegato Cook – se funziona bene tutta la
strumentazione, anche per la raccolta dei campioni”. Cook esclude che vi
siano forme di vita in superficie, a causa dei raggi cosmici troppo
intensi ”e’ probabile che in passato su Marte possano esserci state
forme di vita, 2-3 miliardi di anni fa, e ora bisogna scavare in
profondita’ perche’ sia probabile fare scoperte
interessanti”. Curiosity e’ a caccia di tracce di vita passata sul
pianeta rosso ma anche di forme attuali e il sito dove si e’ posato il
rover e’ stato scelto proprio per le sue caratteristiche che sembrano
essere state ospitali per la vita in passato. ”Il luogo dove siamo ora,
il cratere Gale – ha detto Cook – e’ un posto dove c’era acqua allo
stato liquido 3-4 miliardi di anni fa, la conferma arriva anche dalla
scoperta del letto di un fiume fatta dallo stesso Curiosity”. L’area
piu’ interessante che esplorera’ Curiosity sara’ il Monte Sharp che con i
suoi 4,5 chilometri di altezza domina il cratere Gale: ”la prima parte
del Monte Sharp, fino all’altezza di 2 chilometri sara’ la Terra
Promessa di Curiosity – ha osservato Cook – un luogo molto particolare
dove la stratificazione delle rocce racconta la storia geologica di
Marte e dove gli ossidi presenti testimoniano la presenza dell’acqua in
passato”. Curiosity raggiungera’ la sua Terra Promessa fra ”circa 6 mesi
– ha spiegato Cook – e restera’ in questa zona per tutta la durata
della sua missione lunga due anni terrestri e uno marziano. In questo
periodo il rover perlustrera’ e analizzera’ questa fascia del monte
Sharp salendo e scendendo piu’ volte lungo i primi due chilometri del
monte”. Curiosity, ha detto ancora Cook, e’ stupefacente, a partire dal
sistema con cui e’ ‘ammartato’ e ha una strumentazione che ”ci aiutera’ a
rispondere a moltissime domande”. Il sistema con cui il rover si e’
posato sulla superficie di Marte ”e’ stato una grande sfida – ha
concluso Cook – e puo’ essere usato in futuro a modello per altri rover
da far posare su altri pianeti o satelliti del Sistema Solare”.
Fonte: http://www.meteoweb.eu
Commento di Oliviero Mannucci: 1) Se vogliono trovare la vita devono scavare in profondità. 2) "Ammartato" non è italiano, anche quando si scende su Marte, Mercurio o Venere le regole della lingua italiana indicano che si deve dire ATTERRATO e non vanno bene "Ammartato" , " Ammercuriato" ne tanto meno "Avvenerato". Verificare please!
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