Saturday, February 9, 2013

Allerta Meteo Usa, il New England si prepara alla ”nevicata del secolo”



L’America si prepara per quella che da molti e’ stata definita la nevicata del secolo, dopo che il Servizio Metereologico Nazionale ha lanciato l’allarme per l’arrivo di Nemo, questo il nome dato dai media alla nevicata di proporzioni storiche che investera’ i sette Stati americani di New York, New Jersey, Connecticut, Massachusetts, Rhode Island, New Hampshire e Maine. Nel New Wngland sono stati cancellati piu’ di 3000 voli e sono previste nevicate che secondo i calcoli porteranno 30 cm di neve a New York e fino a 95 cm a Boston. Anche Il Segertario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha fatto tornare a casa tutti i dipendenti della sede di New York, dopo che il Servizio Metereologico ha fatto sapere che le condizioni potebbero rivelarsi seriamente proibitive, dato l’incrociarsi di due fenomeni: alla neve potebbero infatti aggiungersi degli uragani nella costa, che riportano alla memoria degli americani la tragedia dell’uragano Sandy, che pochi mesi fa ha distrutto molte zone del New Englad uccidendo 132 persone. Nella città di New York – ha twittato la municipalità – ci sono 6.300 miglia di strade su cui stanno per essere riversate 250.000 tonnellate di sale per prevenire così il depositarsi della neve. In pratica è come se si effettuasse un viaggio di andata e ritorno da New York City a Los Angeles (California). “State lontani dalle strade, non usate l’auto, state a casa” ha detto in conferenza stampa il sindaco di New York Michael Bloomberg, pesantemente criticato nel dicembre 2010 a causa di una lenta risposta alla tempesta di neve che allora colpì la città. Persino a Wall Street, che continua a lavorare come se nulla fosse, i volumi di scambio sono più contenuti della media, segno che molti trader hanno deciso di lasciare il floor del New York Stock Exchange – la borsa – per mettersi al riparo. Immediatamente il ricordo va all’uragano Sandy, che colpì a fine ottobre scorso lasciando Wall Street chiusa per due sedute. Fu la prima volta in oltre 120 anni che gli scambi rimasero bloccati per più di un giorno a causa di motivi metereologici. E proprio con il triste ricordo di Sandy ancora vivido, in molti temono un déjà vu. Bloomberg ha infatti anticipato che le zone più esposte alle coste potrebbero vedere l’acqua crescere di nuovo. Interruzioni di elettricità non sono escluse. L’effetto economico della bufera di neve si è tradotto immediatamente in un rialzo dei prezzi dei carburanti, ai massimi dell’anno. Le code ai benzinai per riempire il carburante della propria auto sono diventati una scena che ancora una volta si ripete, in barba alle rassicurazioni di Bloomberg, secondo cui le scorte non mancano. Entro domani, New York City potrebbe essere ricoperta da un manto di neve spesso 25-35 centimetri ma a Boston si potrebbero toccare i 71 centimetri con venti che potrebbero sfiorare i 100 chilometri orari. Le condizioni climatiche che stanno colpendo il nord-est degli Stati Uniti sono frutto di due diverse perturbazioni che, scontrandosi, generano la forte bufera di neve. Quest’ultima potrebbe rubare il primato registrato nel 1978 in New England, quando oltre 70 centimetri di neve ricoprirono la Regione composta dagli Stati del Maine, New Hampshire, Vermont, Massachusetts, Rhode Island e Connecticut. Quella tempesta, avvenuta nel pieno della settimana, provocò decine di morti e messo al tappeto l’intera area per giorni. Questa volta le autorità competenti dicono di essere pronte ad affrontare la situazione.

Peppe Caridi

Fonte:  http://www.meteoweb.eu

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