Thursday, April 4, 2013

I viaggi verso le stelle diverranno realtà?





È possibile arrivare a sistemi solari diversi dal nostro viaggiando più veloci della luce? È possibile, secondo Harold White. Con la sua squadra ha elaborato alla NASA un motore a velocità superluminale per viaggi interstellari. Una nave spaziale dotata di questo motore impiegherebbe appena 2 settimane per raggiungere il sistema Alfa Centauri, a 4 anni luce dal Sole.

 

Le ricerche di White sono un tentativo di perfezionare la teoria del fisico messicano Miguel Alcubierre, che aveva provocato nel 1994 delle animate discussioni all’interno del mondo scientifico. Lo scienziato aveva per così dire proposto di comprimere lo spazio davanti a una nave spaziale e di dispiegarlo dietro ad essa. La nave si verrebbe a trovare in una “bolla” nello spazio ritorto e rimarrebbe immobile, così che l’equipaggio al suo interno non percepirebbe il sovraccarico. Sarebbe lo spazio a muoversi intorno alla nave – da qui avviene lo spostamentо – e lo farebbe allargandosi e comprimendosi a una velocità superiore a quella della luce. Ciò non constrasta le teorie di Einstein, perché di fatto nessun oggetto all’interno della “bolla” si muove a una velocità superluminale.
Per la formazione della “bolla” servirebbe una sostanza misteriosa, la massa negativa, che disintegrandosi completamente libererebbe la necessaria energia “oscura”. I sostenitori della teoria di Alcubierre hanno calcolato per essa diverse grandezze: tre volte la massa del Sole, oppure la massa di Giove. Harold White l’ha abbassata nei suoi calcoli fino a 700 kg, a patto che la “bolla” non abbia forma sferica, bensì quella di una ciambella o più precisamente di un “toro”. White afferma che i risultati del suo lavoro sono incoraggianti. La sua squadra, con l’aiuto dei laser, sta costruendo un modello in miniatura del motore Alcubierre, in cui lo spazio viene deformato in maniera per adesso infinitesimale, in rapporto 1 a 10 milioni.
Non è affatto strano l’interesse della NASA a questo progetto. Negli Stati Uniti esiste l’agenzia del Dipartimento della Difesa denominata DARPA, che finanzia anche ricerche “non tradizionali”, nota il membro corrispondente dell’Accademia Russa di Cosmonautica Andrej Ionin:
Una della priorità della DARPA è di indirizzare i finanziamenti verso quei progetti che cadano in maniera «perpendicolare” rispetto all’ordinario; quei progetti confliggenti con le regole esistenti che hanno possibilità molto maggiori di trovare una soluzione originale. È assolutamente giusto che questo tipo di ricerche, che sembrano fantascientifiche, siano sostenute. Lo Stato deve occuparsi proprio di esse, perché non comportano alcun tipo di business.
Il direttore del dipartimento dell’Istituto di Fisica Lebedev (FIAN) dell’Accademia Russa delle Scienze, Oleg Dal’karov ritiene che il finanziamento di idee di questo tipo convenga soltanto agli autori di quest’ultime e sia un’inutile spesa di denaro:
Ministeri diversi, anche da noi, concedono finanziamenti a questo tipo di lavori per una serie di ragioni. Una di esse è che il gruppo di esperti scelto per l’occasione non è evidentemente del tutto competente. In secondo luogo, talvolta c’è l’interessamento di qualche grande azienda nel ricevere i finanziamenti; poi passa del tempo, si arriva al termine fissato per il credito, e il gruppo si scioglie, e in seguito non si ritornerà su quelle stesse idee.
Rimane comunque la speranza che questa nave spaziale venga costruita? Occorre anzitutto trovare il modo di “addomesticare” la massa negativa, a cui è collegato l’allontanamento delle galassie e l’allargamento dell’Universo. Per il momento i fisici sono in grado di prendere in considerazione solo il modello matematico e gli esperimenti di laboratorio.


Commento di Oliviero Mannucci: A pensare che ci sono innumerevoli civiltà nello spazio che viaggiano da una parte all'altra della galassia o addirittura da una galassia all'altra con una facilità e una naturalezza disarmante. Fermi infatti aveva calcolato che da tempo immemorabile,  gli alieni avrebbero dovuto manifestarsi qui sulla Terra, e infatti lo fanno da 500 000 anni, come recita anche un famoso manuale della US Air Force peraspiranti piloti da caccia, più volte da me pubblicato su questo blog. Ma per la scienza ufficiale, quella più gretta e poco aperta a tutto ciò che è diverso dal modo "ortodosso" di pensare della maggior parte degli scienziati, gli alieni non possono raggiungerci perchè è impossibile superare la velocità della luce e quindi gli UFO non esistono, non possono esistere, sono solo allucinazioni, fantasie o al massimo lanterne cinesi. Certo se poi le  allucinazioni e le fantasie vengono riprese da qualcuno con un telefono o una telecamera, anche in maniera piuttosoto dettagliata, allora sono trucchi. Se invece si vedono male, allora sono le solite fotografie o riprese di UFO sgranate e povere d'informazioni. Insomma, agli scettici, non gli va mai bene niente, anche quando le riprese di tali UFO sono state effettuate in Full HD e con numerosi testimoni al seguito che hanno assistito all'evento. Se poi sono luci notturne, allora sono sicuramente lanterne cinesi, o palloni sonda, anche se poi le telecamere della ISS li riprende nello spazio o Curiosity su Marte. L'articolo soprastante, che avete appena letto conferma l'esatto opposto, stiamo per iniziare una nuova era, l'era dei viaggi superluminali. E chissà quante civiltà nello spazio hanno questa tecnologia da tempo immemorabile? Che s'inventeranno ora gli "scienziati" alla Margherita Hack, gli scettici alla Cicap, per negare una realtà tanto evidente! Come disse l'astrofisico dr. Labeque, dell'università di Orsay, Francia, durante un congresso mondiale del SETI del 2008, tenutosi a Parigi, presso il palazzo dell'UNESCO: " Cari colleghi, continuate pure a cercare altre forme di vita nello spazio con i radiotelescopi, ma rendiamoci conto ( riferendosi ad un famoso avvistamento UFO fatto da 6 ufficiali dell'USAF, nel 1957 a bordo di un RB47 attrezzato con apparecchiature per le contromisure elettroniche, che fu seguito da un oggetto misterioso, non identificabile per più di un ora, mentre erano in volo sopra gli USA, che emetteva un segnale radio sulla frequenza di 3 Ghz) ... che SOMETHING IS HERE! ( Qualcosa è qui! ) Lavoriamo su questa frequenza per intercettare le loro comunicazioni - disse poi il dr. Labeque. Sarebbe infatti ora che anche gli scienziati più scettici si togliessero dagli occhi le "fette di prosciutto" che gli hanno impedito di accettare tale realtà, questo vale sia per gli astronomi professionisti, sia per gli astrofili più conservatori ( ne conosco diversi , specialmente su astrofili.org, un forum di cialtroni, ignoranti, che alcuni anni fa mi bannarono solo perchè cercavo di portare loro delle informazioni a loro del tutto sconosciute ) e per tutti coloro che escludono la possibilità dell'esistenza di forme di vita intelligenti extraterrestri, solo perchè non rientra nel loro molto limitato modo di pensare, che spesso chiamano "metodo scientifico", un metodo, limitato, oramai superato, che basa l'enunciazione di leggi "scentifiche" sulla base dell'osservazione della "realtà", una realtà quella percepita dai nostri sensi imperfetti e limitati. Fosse la volta buona, che questa notizia rimetta in moto i neuroni di un pò di questi signori! Sarebbe ora che ci rendesse conto che la realtà è molto più variegata di quello che i nostri sensi riescono a percepire, e il nostro cervello possa capire.
Amen!



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