Un'eruzione solare verificatasi ieri ha scatenato una pioggia di particelle che colpirà la Terra stasera. La tempesta elettromagnetica che ne conseguirà dovrebbe portare a qualche problema nelle tecnologie di comunicazione
Una consistente eruzione solare (di classe M6.5) si è verificata
ieri, dando vita a un'emissione di particelle (coronal mass ejection,
CME) che, viaggiando a circa 960 Km/s, raggiungeranno la Terra questa sera e causeranno tempeste elettromagnetiche.
Il nostro pianeta sarà esposto a questa pioggia di materiale stellare
per tutto il fine settimana, e gli effetti dovrebbero tradursi in
leggeri malfunzionamenti nei sistemi di comunicazione.
Se avete programmato una gita, quindi, meglio prepararsi a qualche problema con il sistema GPS e la radio FM. Nessuno si aspetta eventi drammatici per questo week-end, ma per una famiglia trovarsi in mezzo alla campagna senza sapere dove andare potrebbe essere una bella seccatura – per quanto perdersi abbia il suo fascino. I disturbi, in ogni caso, non dovrebbero durare più di un paio d'ore.
Un'eruzione (o brillamento) di classe M è infatti relativamente debole, e il più debole tra quelli che possono creare una tempesta capace di arrivare sulla Terra. Questo in particolare, tuttavia, è il più forte registrato quest'anno e anticipa un'attività solare che durante l'anno risulterà sempre più intensa.
A parte i piccoli problemi descritti, non ci sono altre ragioni per preoccuparsi, perché "le radiazioni pericolose non possono attraversare l'atmosfera della Terra e danneggiare gli umani", spiega infatti l'articolo pubblicato dalla NASA riguardo a questo evento.
Anche stavolta quindi non vedremo le scene apocalittiche descritte in alcuni film, nei quali i protagonisti si trovano all'improvviso scaraventati in un moderno medioevo. Vi dispiace?
Fonte
Se avete programmato una gita, quindi, meglio prepararsi a qualche problema con il sistema GPS e la radio FM. Nessuno si aspetta eventi drammatici per questo week-end, ma per una famiglia trovarsi in mezzo alla campagna senza sapere dove andare potrebbe essere una bella seccatura – per quanto perdersi abbia il suo fascino. I disturbi, in ogni caso, non dovrebbero durare più di un paio d'ore.
L'emissione di particelle registrata ieri dalla NASA
Un'eruzione (o brillamento) di classe M è infatti relativamente debole, e il più debole tra quelli che possono creare una tempesta capace di arrivare sulla Terra. Questo in particolare, tuttavia, è il più forte registrato quest'anno e anticipa un'attività solare che durante l'anno risulterà sempre più intensa.
A parte i piccoli problemi descritti, non ci sono altre ragioni per preoccuparsi, perché "le radiazioni pericolose non possono attraversare l'atmosfera della Terra e danneggiare gli umani", spiega infatti l'articolo pubblicato dalla NASA riguardo a questo evento.
Anche stavolta quindi non vedremo le scene apocalittiche descritte in alcuni film, nei quali i protagonisti si trovano all'improvviso scaraventati in un moderno medioevo. Vi dispiace?
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