Thursday, May 16, 2013

Le castronerie atomiche di Formigoni che vuole “riconsiderare il nucleare”



Ma che barba! Ieri per la seconda volta un politico (nella fattispecie: Formigoni) è andato a “Un giorno da pecora” a Radio 2 e ha affermato che “bisogna riconsiderare seriamente il nucleare“, come se non avessimo fatto due referendum – 1987 e 2011 – per mandare il nucleare a quel paese.
Se ne deduce che dire le cose ai politici è come lavare la testa a un somaro o passare acqua sulle piume di un’oca.
Ma come, signor Formigoni: sta forse dicendo che con queste parole incito all’odio? Io, non lei che attribuisce alle schede referendarie un’importanza più o meno analoga a quella dei rotoli che tutti teniamo in bagno?
E soprattutto, signor Formigoni, a “Un giorno da pecora” lei ha perso un’ottima occasione per tacere. Ora le mostrerò quante castronerie atomiche lei è riuscito ad infilare in un pur ristrettissimo numero di parole. Non tema: niente urlate emotive, niente onde catastrofiste. Linko roba buona, io.
Non ho voglia costringere i miei lettori a sorbirsi l’audio integrale dell’intervista a Formigoni. Dunque analizzo le sue dichiarazioni attraverso il resoconto che ne ha fatto l’Ansa, l’ufficialissima Ansa. Al nucleare
Ormai abbiamo deciso di essere contrari, attraverso un referendum. Però tutti i Paesi ci stanno riflettendo
Come no. La Germania ha deciso di uscire dal nucleare e di spegnere i suoi 17 reattori entro il 2022, la Svizzera lo farà alcuni anni più tardi. Per Formigoni tuttavia
E’ una questione di sicurezza. L’energia nucleare è l’energia più pulita, questo lo sappiamo. Non inquina, non sporca, non spreca
Questa è la prima balla atomica. In realtà una centrale nucleare inquina tantissimo: e mi riferisco ai casi in cui funziona bene, non agli incidenti.
Il calcolo è stato effettuato nel 2012 dall’Austrian Energy Agency. Il problema è l’estrazione e l’arricchimento del combustibile. Più l’uranio grezzo è carico di impurità, più aumenta l’inquinamento legato alla lavorazione. L’uranio migliore è stato già in gran parte sfruttato. Tenendone conto, si deduce che la cogenerazone di calore ed energia elettrica è più utile di 1,5 volte rispetto al nucleare nel ridurre le emissioni, e l’efficienza energetica è di 10 volte più utile.
Lo studio austriaco non prende in considerazione le emissioni e l’inquinamento legati alla costruzione delle centrali nucleari, al loro smantellamento, al trattamento e alla conservazione delle scorie. E anche tutto questo andrebbe calcolato. Ma andiamo avanti con le parole di Formigoni. L’energia nucleare
è la meno costosa
Seconda balla conclamata, conosciuta e riconosciuta. Questo è uno studio di Citigroup (non Greenpeace, Citigroup: la più grande azienda di servizi finanziari del mondo): nel 2009 ha calcolato che l’energia nucleare dovrebbe costar almeno 65-70 euro al MWh per assicurar agli investitori un rendimento ragionevole. Ora costa 56 euro. Bell’affare… Dice ancora Formigoni
Ma vanno messi in atto tutti quei procedimenti di sicurezza che sono necessari e che sono ottenibili attraverso il nucleare di quarta generazione (…) Le centrali di quarta generazione sono ultrasicure
Altra balla grande come una casa. Orsù, lo sanno anche Wikipedia e i bambini che il nucleare di quarta generazione non esiste.
Comunque insomma, per farla breve: visto che Formigoni non sa queste cose, attribuisce all’ondata emotiva di Fukushima il no al nucleare espresso dal referendum 2011 e dunque – sostiene – nei prossimi due o tre anni si potrà riconsiderare seriamente la questione.
Io propongo invece che venga riconsiderato seriamente Formigoni. Auspicabilmente anche senza aspettare.

Maria Ferdinanda Piva

Fonte

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