Friday, November 8, 2013

Canneto di Caronia Ritornano i misteri



Tra le molteplici notizie censurate dai media ufficiali o collocate ai margini dell’informazione, menzioniamo la disastrose ed inarrestabile fuga radioattiva dal reattore di Fukushima, la cui centrale atomica fu danneggiata dal maremoto artificiale del giorno 11 marzo 2011.

I gazzettieri di regime, grazie alle loro armi di distrazione di massa, distolgono l’attenzione dai veri problemi, inebetendo l’opinione pubblica con un profluvio di disgustosi ed inutili servizi sulle beghe (finte) all’interno del P.D.L., già Forza Italia, a breve di nuovo Forza Italia e sulle beghe (finte) in seno al P.D.

Quasi sempre i fatti su cui cala lo spesso drappo del silenzio mediatico riguardano la militarizzazione, neanche tanto strisciante, del territorio e della società. Proponiamo, a tale proposito, una breve cronaca inerente alle anomalie elettromagnetiche ed agli incendi di Canneto di Caronia. Sono fenomeni riconducibili con ogni probabilità ad esperimenti e ad operazioni militari. La loro recrudescenza si può collegare alla costruzione del M.U.O.S., l’impianto atto alla gestione dei droni, gli aerei senza pilota, impiegati tra l’altro nella guerra climatica?




A distanza di nove anni si sono recentemente di nuovo manifestati strani fenomeni in Via Mare a Canneto di Caronia. Dopo gli ultimi due casi, è tornata a serpeggiare l’inquietudine fra la gente della frazione in provincia di Messina.

Nella Via Mare il tempo sembra essersi proiettato a quei giorni del 2004, giorni carichi di angoscia e di mistero. Gli inspiegabili roghi che portarono questo pugno di case alla ribalta della cronaca internazionale, sono ripresi improvvisamente. E’ una maledizione per gli abitanti di Canneto da anni costretti a convivere con questi enigmatici eventi che, dopo una tregua durata alcuni anni, sembrano aver ripreso vigore.

Il 4 ottobre scorso le fiamme si sono sprigionate dal quadro contatori di un’abitazione. Le conseguenze dell’incendio non sono state gravi, ma l’evento ha risvegliato una paura mai del tutto sopita.

La domenica successiva i sensori antincendio installati nel 2004 dalla Protezione Civile hanno rilevato un picco di energia sicché il lugubre suono delle sirene d’allarme è risuonato in Via Mare. Fra gli abitanti del piccolo abitato marinaro si è diffuso il panico.

Da qualche giorno, in loco sono tornati gli esperti dell’A.R.P.A. che stanno monitorando quanto accaduto nelle ultime settimane. I tecnici hanno montato nuove apparecchiature per rilevare campi elettromagnetici di alta e bassa frequenza con l’obiettivo di captare l’energia che, registrata dai sensori, ha fatto scattare le sirene.


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