Taro Yamamoto, il senatore giapponese che ha "osato" consegnare una
lettera all'imperatore Akihito, sarà bandito da ogni futura cerimonia
pubblica. Il suo gesto è «un'onta» per la camera alta del parlamento
giapponese, ha dichiarato oggi il presidente di questa istituzione
Masaaki Yamazaki, in una pubblica reprimenda del gesto che ha choccato
molti giapponesi, secondo quanto riferisce l'agenzia stampa Jijipress.
Attore e attivista antinucleare, Yamamoto è entrato per la prima volta
in parlamento a luglio come indipendente. La settimana scorsa, durante
una festa nel giardino del palazzo imperiale, si è diretto verso Akihito
e gli ha consegnato una lettera per segnalargli il dramma della salute
dei bambini nell'area del disastro nucleare di Fukushima. Nel Giappone
dove l'imperatore aveva uno status divino fino a 70 anni fa, la consegna
di un oggetto ad Akihito e il tentativo di coinvolgerlo in una
questione politica rappresentano la rottura di un tabù fortemente
sentito.
Yamamoto si è scusato, affermando di aver agito per ignoranza della
consuetudine. Ma è probabile che molte delle reazioni indignate al suo
gesto siano legate al tema da lui sollevato, in un paese dove le ferite
dell'incidente nucleare del marzo 2011 sono ancora aperte.
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