Wednesday, February 10, 2021

Progetto “Starlink”: ecco gli “Ufo” del miliardario Elon Musk

 Risultato immagini per Starlink

Al CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), arrivano segnalazioni di questo macroscopico fenomeno astronautico, che molto spesso viene scambiato per Ufo

 

Dopo l’ultimo lancio del razzo Starship SN9, esploso all’atterraggio, abbiamo compreso quale sia la forza economica dello SpaceX del miliardario Elon Musk, che vuole a tutti i costi abbreviare i tempi del ritorno di astronauti sulla Luna e poi su Marte. Distrutto un razzo se ne fa un altro. Pronto lo SN10, già eretto sulla rampa di lancio. Parallelamente al progetto Spaceship c’è il progetto Starlink che prevede la messa in orbita di 12 mila piccoli satelliti per una connessione internet globale a banda larga. Con lanci ad intervalli regolari di gruppi di decine di satelliti come payload dei Falcon 9, si provvede alla mesa in orbita posizionandoli ad una altezza di circa 550 chilometri.

Questi piccoli satelliti, una volta distaccati dall’ultimo stadio del Falcon, si mettono in fila indiana e percorrono alcune orbite, quindi si distribuiscono nei punti predefiniti uno per volta, riflettendo la luce solare durante il loro tragitto, così che da Terra si riconoscano facilmente come ‘trenini’ di luce che incuriosiscono chi osserva.

Sono arrivate ed arrivano al Cisu (Centro Italiano Studi Ufologici, www.cisu.org) moltissime testimonianze di persone che, alzando gli occhi osservano queste file di puntini luminosi che si muovono tra le stabili luci di stelle, spiccando con la loro stranezza facendo scattare la psicosi dell’Ufo. Formazioni di astronavi, affermano i testimoni, ed in effetti non ci vanno molto lontano. Dopotutto i piccoli satelliti hanno un loro piccolo motore e si muovono nello spazio, benché si tratti ancora dell’atmosfera terrestre.

In seguito i minisatelliti si portano con il loro motore d’apogeo nella loro posizione definitiva, a 550 chilometri di altezza, al di sopra della quota dove si trova posizionata la Iss, Stazione Spaziale Internazionale. In breve tempo, dopo il passaggio dei ‘fili di perle luminose’, questi via via scompaiono come gruppo e iniziano a vedersi, con più difficoltà, da soli.

Il primo lancio di 60 satelliti fu effettuato il 24 maggio 2019, e ne sono poi seguiti altri 16 fino al 20 gennaio 2021, per un totale di 1015 piccoli satelliti in orbita. In totale saranno circa 12mila, per cui siamo ancora all’inizio della storia. La sequenza di luci ben allineate che transitano nella volta celeste con la frequenza di un centinaio di minuti, ne impiegano un paio per farsi osservare attraversando il campo visivo di quanti stanno col naso all’insù.

In diverse occasioni questo passaggio ha causato molta curiosità nei testimoni, generando segnalazioni ufologiche importanti, come ad esempio quelle che abbiamo ricevute nella scorsa primavera 2020. Sono molti, infatti, coloro che hanno creduto di assistere ad evoluzioni di oggetti alieni, o come alcuni le chiamano, ‘flotillas,’ che negli anni precedenti hanno rappresentato fonte di ansia e paura nell’America Latina (anche se spesso si trattava di centinaia di palloncini luminosi lanciati durante le festività locali senza aver nulla a che vedere con gli Starlink).

Se quindi osservate, nelle ore dopo il lancio, questi trenini di luci bianche, ovvero i riflessi della luce solare sui pannelli di celle fotovoltaiche dei satelliti che si stanno mettendo nelle posizioni preassegnate, controllate sul sito Find Starlink se nel vostro campo visivo siano passati in tutta la loro visibilità, e tranquillizzatevi. Magari se ci riuscite, fate foto o filmati, che dopotutto si tratta di un fenomeno astronautico molto bello e caratteristico.

Stefano Innocenti 

Fonte 

Commento di Oliviero Mannucci: Qualche settimana fa è uscito un articolo in cui si citava il Centro Ufologico Nazionale e il Centro Ufologico Mediterraneo, che riferivano dell'aumento esponenziale di avvistamenti UFO da parte delle persone durante il LockDown causato dal COVID 19 ( si parlava di un aumento di più del 50% ). Ma le cose non stanno così. Il CISU, ha colto in pieno il problema. In cielo, infatti, non si sono visti più UFO (Unidentified Flying Objects ) , ma più  IFO ( Identified Flying Objects ), dovuto al fatto, che un maggior numero di persone poco esperte dell'osservazione del cielo ha preso lucciole per lanterne. Come dissi, nel commento all'articolo uscito pubblicato su questo blog, se consideriamo che mediamente solo il 5% di quello che viene avvistato non ha spiegazione, l'aumento di avvistamenti UFO non ha subito nessun sensibile aumento. E considerando che è aumentata la mole di IFO ( specialmente con i satelliti StarLink ) che vengono scambiati per UFO, la percentuale media del 5% di avvistamenti inspiegabili va necessariamente rivista al ribasso. Quindi, in conclusione, ad occhio e croce, se il CUN e il CUM attestano un aumento di avvistamenti "UFO"  di poco più del 50%, essendo quasi tutti IFO, la percentuale di avvistamenti inspiegabili del 5% va dimezzata del 50%, e quindi ora la percentuale di avvistamenti inspiegabili, con il proliferare di IFO, si attesterà intorno al 2.5%. Mi meraviglio che il Centro Ufologico Nazionale e il Centro Ufologico Mediterraneo, non abbiano considerato questo fattore. Ma si sa, certi centri ufologici oramai amano più apparire in convegni e in programmi televisivi che fare seria ricerca. 

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