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Friday, August 9, 2013

Astronomia, entro Natale il campo magnetico del Sole si invertirà

In base ad alcune osservazioni della NASA entro la fine dell'anno avverrà l'inversione del campo magnetico solare

 USA – Sebbene possa apparire come un evento straordinario, l'inversione del campo magnetico solare è un fenomeno sì affascinante ma che rientra nel normale ciclo dell'attività della nostra stella, che dura in media circa 11 anni. Nel corso di questo lungo intervallo di tempo, non regolare e variabile tra i 10 ed i 12 anni, cambia il numero di macchie visibili sul Sole che passa da un picco massimo di presenza ad uno minimo, che a sua volta ha come conseguenza il fenomeno dell'inversione, col campo magnetico nord che passa a sud e viceversa. Il fenomeno non avviene contemporaneamente ed il polo sud impiega più tempo per completare l'inversione. La variazione sistematica delle macchie solari venne intuita per la prima volta dall'astronomo danese Christian Pedersen Horrebow, sebbene il fenomeno fu interpretato nel 1845 dal tedesco Heinrich Schwabe e studiato approfonditamente solo dal 1976, ovvero da quando fu approntato il Wilcox Solar Observatory di Standford (California), che ha registrato e documentato nel dettaglio le tre grandi inversioni avvenute dalla sua costruzione sino ad oggi. “Sembra che siamo a non più di tre o quattro mesi di distanza dalla prossima e completa inversione del campo magnetico del Sole”, ha sottolineato il fisico solare Todd Hoeksema della Stanford University che è anche direttore del Wilcox Solar Observatory. “Questo cambiamento – ha aggiunto lo studioso - avrà effetti a catena su tutto il Sistema Solare”. Gli fa eco il collega Phil Scherrer: “I campi magnetici polari del Sole si indeboliscono, si resettano e poi riemergono con la polarità opposta. Si tratta comunque di una componente normale del ciclo solare”. L'inversione del campo magnetico comporta fluttuazioni nell'energia emessa dal Sole ed in particolare si avverte un fenomeno chiamato “current sheet”, o corrente eliosferica diffusa. In pratica viene prodotta una corrente energetica dall'equatore solare a bassissima potenza (0,0000000001 ampere/m2) ma estremamente diffusa e che con 10 mila chilometri di spessore e miliardi di lunghezza giunge sino a Plutone ed oltre. Sulla Terra le conseguenze di questa inversione saranno poco avvertibili e si stima che al massimo potranno verificarsi disturbi radio, oltre che un sensibile ed affascinante aumento di aurore boreali. Secondo alcuni studi la corrente eliosferica diffusa può tuttavia influenzare i raggi cosmici – pericolosi per sonde ed astronauti – ed avere effetti anche sul clima terrestre. 

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