L'umanità non ha
strumenti tecnologici per isolare e decifrare i segnali delle
trasmissioni radio delle civiltà extraterrestri se raggiungono la Terra,
in aggiunta anche le trasmissioni radio terrestri non possono essere
comprese per il "disturbo" del Sole.
Ha
parlato di queste cose in un'intervista con Sputnik Alexander Panov,
ricercatore capo presso l'Istituto di Fisica nucleare dell'Università
statale di Mosca e direttore del centro scientifico e culturale SETI
sotto il Consiglio di astronomia dell'Accademia Russa delle Scienze.Lo scienziato Alexander Panov |
Il progetto SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence, ricerca di intelligenza extraterrestre) è il nome comune per i progetti realizzati dagli scienziati di diversi Paesi con l'obiettivo di cercare una civiltà extraterrestre. Il principale metodo è la ricerca di segnali radio extraterrestri.
"Per ricevere questi segnali, sono necessari ricevitori di scala completamente astronomica, che l'umanità non ha attualmente. La potenza totale dell'emissione radio dalla Terra è paragonabile a quella del Sole, il che significa che il rumore radio sospetto può essere rilevato nelle onde radio emesse dal nostro sistema solare. Ma nessuno strumento terrestre potrebbe decomporre il disturbo radio in un flusso di informazioni significative", ha affermato.
Le prime trasmissioni radio iniziarono nel 1909 e le trasmissioni di massa iniziarono negli anni '30 del XX secolo. Pertanto, quelle delle onde radio che potrebbero aver attraversato la ionosfera terrestre hanno lasciato il pianeta poco più di 100 anni luce. Allo stesso tempo la dimensione della Via Lattea supera i 100mila anni luce.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Perché arrabbattarsi a inviare o a cercare di ricevere segnali radio dallo spazio , quando una enorme mole di avvistamenti di primo, secondo e terzo tipo ( classificazione degli avvistamenti UFO/alieni dell'astrofisico Josef Allen Hynek) ci suggerisce senza alcun dubbio che siamo visitati da esseri intelligenti da altri pianeti e sistemi solari? Probabilmente non c'è abbastanza vita intelligente sulla Terra, soprattutto in certi ambienti accademici, per rispondere a questa domanda. Inoltre, c'è un altro problema da risolvere: le civiltà più evolute che ci visitano, sono solite viaggiare curvando lo spazio, arrivano da dimensioni parallele, o addirittura arrivano da un tempo diverso dal nostro, le nostre onde radio, che sono poco più evolute dei segnali di fumo, che garanzie ci danno di poter funzionare per stabilire un eventuale contatto? Nessuna! Infatti sino ad ora, il SETI, continua a cercare di ricevere o ad inviare, segnali spendendo milioni di dollari senza alcun risultato, non perché gli alieni non ci siano, ma perché è come cercare di pescare con un filo senza amo. Perché invece di cercare segnali radio, non studiate più da vicino la casistica ufologica. Questo non è scientifico dicono loro, e invece è scientifico continuare a perdere tempo inviando o cercando segnali, che non servono ad una minchia! Ma loro sono scienziati.....dicono? Ah, beata ignoranza! Per fortuna qualcuno con un Q.I. superiore alla media viene fuori, come Alexander Panov, che in pratica dice ai suoi colleghi: Che minchia state combinando? Tutto inutile! Inoltre gli alieni che viaggiano in su e in giu' per la galassia, o da una dimensione ad un altra, o addirittura da un tempo ad un altro, si servono di sistemi di comunicazione ben più avanzati ed efficienti delle primitive onde radio da noi lanciate dai radiotelescopi nello spazio a iosa, anche perché questi esseri per quanto più avanzati di noi, sono soggetti anche loro a vicissitudini simili alle nostre, come ad esempio un guasto al sistema propulsivo dell'astronave ad esempio, e come li chiamerebbero i soccorsi stando a migliaia di anni luce dal loro pianeta, con le onde radio? Ma non mi fate ridere, per favore. E' logico che hanno sviluppato dei sistemi di comunicazione molto più avanzati ed efficienti, che noi, primitivi terrestri non immaginiamo neppure. Sveglia!
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