Mountain View – Il
SETI, fondato ufficialmente nel 1974 da
Frank Drake a
Mountain View
(California), è un centro esplicitamente dedicato alla ricerca di forme
di vita extraterrestri intelligenti (è infatti acronimo di
Search for Extra-Terrestrial Intelligence),
tuttavia la passione e la competenza degli studiosi che vi lavorano
hanno portato a numerose ed importanti scoperte in ambito astronomico.
E' il caso del dottor
Mark Showalter che, esaminando con attenzione le immagini provenienti dal
Telescopio Spaziale Hubble - in attività da oltre 20 anni - ha scoperto la quattordicesima luna del pianeta
Nettuno, l'ottavo ed il più lontano del
Sistema Solare.
Il nuovo satellite, rilevato analizzando con una particolare tecnica
una serie 150 fotografie scattate da Hubble tra il 2004 ed il 2009,
avrebbe un diametro stimato di soli 19,3 chilometri – anche per questo
era sfuggito sino oggi - ed impiegherebbe 23 ore per compiere un giro
completo attorno alla propria orbita. Tutti gli altri satelliti di
Nettuno furono scoperti nel 1989 dalla sonda
NASA Voyager 2
inviata nello spazio il 20 Agosto 1977 da Cape Canaveral, mentre il
pianeta, quarto in termini di grandezza nel Sistema Solare, fu scoperto
la sera del lontano 23 settembre 1846 da
Johann Gottfried Galle e
Heinrich Louis d'Arrest, grazie al telescopio dell'Osservatorio astronomico di Berlino. Il nuovo satellite è stato chiamato
S/2004 N 1
ed è in attesa di ricevere il classico nome derivante dalla mitologia
greca o romana; le altre lune di Nettuno sono le principali Tritone,
Nereide, Proteo, Larissa e le più piccole Neso, Sao, Halimede, Galatea,
Naiade, Thalassa, Despina, Psamathe e Laomedeia. Oltre ad essere
estremamente piccolo, S/2004 N 1 è così scuro che la sua luminosità è
100 milioni di volte minore rispetto a quella della stella più debole
visibile ad occhio nudo, come riporta il comunicato stampa della NASA.
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