Statistiche

Tuesday, October 1, 2013

Il cielo nel mese di Ottobre 2013

Sole

Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando entra in quella della Bilancia.
  • 1 ottobre: sorge alle 07:07, tramonta alle 18:52
  • 15 ottobre: sorge alle 07:23, tramonta alle 18:29
  • 31 ottobre: sorge alle 06:41, tramonta alle 17:06 (ora Solare)
la durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 21 minuti dall’inizio del mese. Nella notte tra il 26 e il 27 torna in vigore l’ora solare: pertanto, lancette dell’orologio spostate un’ora indietro!
effemeridi complete

Luna

Luna
Il giorno 10 alle ore 23:49 la Luna raggiunge il perigeo (369.813 Km di distanza), mentre il giorno 25 alle ore 14:20 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo (404.558 km).
  • Luna Nuova il 5(ore 00:37)
  • Primo Quarto il 11 (ore 23:04)
  • Luna Piena il 18 (ore 23:40)
  • Ultimo Quarto il 26 (ore 23:43)
sorgere e tramontare:
  • 1 ottobre: sorge alle 03:23 , tramonta alle 16:48
  • 15 ottobre: tramonta alle 03:23 , sorge alle 16:27
  • 31 ottobre: sorge alle 03:11 , tramonta alle 15:16
effemeridi complete
Come ruota la Luna?
di Vincenzo Zappalà

Posizione dei pianeti

Mercurio

Mercurio
Mercurio
Come nel mese precedente, Mercurio rimane sopra l’orizzonte occidentale, teoricamente osservabile all’inizio della sera, ma poiché anche alla massima elongazione, raggiunta il 9 ottobre ad oltre 25° dal Sole, il pianeta tramonta meno di un’ora dopo il Sole, in pratica sarà difficile individuarlo così basso in un cielo ancora illuminato dal crepuscolo serale. Nella seconda parte di ottobre Mercurio si avvicina sempre più al Sole, nell’imminenza della congiunzione di inizio novembre, diventando così del tutto inosservabile.
ATTENZIONE: se si usa uno strumento ottico per osservare il pianeta, NON inquadrare MAI il Sole se non si è dotati di apposito filtro. Ciò comporterebbe danni irreparabili alla vista! [Per saperne di più]

Venere

Venere
Venere
Dopo un periodo estremamente monotono, durato praticamente tutta l’Estate, Venere nel corso del mese guadagna più di mezz’ora nel proprio intervallo di osservabilità, fino a tramontare più di due ore dopo il Sole. La sera sarà quindi dominata dal pianeta più luminoso, estremamente brillante a Ovest. Venere il 7 ottobre lascia la costellazione della Bilancia, attraversa un breve tratto dello Scorpione trascorrendo alcuni giorni a cavalo del confine tra Scorpione e Ofiuco, costellazione dove termina il mese, avvicinandosi al limite con il Sagittario. Da segnalare la congiunzione del giorno 16 con Antares, la stella più luminosa dello Scorpione. [Per saperne di più]

Marte

Marte
Marte
Sebbene il pianeta rosso anticipi sempre più il suo sorgere, anche per questo mese l’osservazione di Marte è possibile solo nelle ultime ore della notte. Appare quindi in cielo ad Est e sale sempre più verso Sud-Est dove a fine mese lo si può individuare prima del sorgere del Sole. Il 14 ottobre Marte è in congiunzione con Regolo, la stella più brillante della costellazione del Leone, dove Marte rimane per tutto il mese. [Per saperne di più]

Giove

Giove
Giove
Finalmente a fine mese il pianeta gigante riappare all’orizzonte orientale prima di mezzanotte. Con la scomparsa di Saturno, Giove si appresta a tornare protagonista delle osservazioni planetarie serali. Nel corso della seconda parte della notte il pianeta si eleva in cielo fino a culminare a Sud prima del sorgere del Sole. Giove anche per il mese di ottobre rimane nella costellazione dei Gemelli.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. [Per saperne di più]

Saturno

Saturno
Saturno
Il pianeta sta ormai scomparendo dal cielo della sera. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Mercurio. Sempre più basso sull’orizzonte occidentale, alla fine del mese sarà troppo vicino al Sole per poter essere individuato. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia. [Per saperne di più]

Urano

Urano
Urano
Il 3 ottobre il pianeta è all’opposizione rispetto al Sole. Urano è osservabile per tutta la notte. Sorge ad oriente al calare dell’oscurità, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e scende sull’orizzonte orientale al comparire delle luci dell’alba. Urano si sta ancora muovendo in moto retrogrado nella costellazione dei Pesci. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. [Per saperne di più]

Nettuno

Nettuno
Nettuno
Il periodo è ancora favorevole per le osservazioni del pianeta, che nel corso delle prime ore della notte culmina a Sud e si torva quindi a lungo alto in cielo, consentendo agevoli osservazioni al telescopio, strumento necessario dato che Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo. Nettuno prosegue la sua lunga permanenza nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere, fino all’anno 2022. [Per saperne di più]

Plutone

Plutone
Plutone
Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
Plutone è sempre più basso sull’orizzonte occidentale e il tempo disponibile per tentarne l’osservazione è ormai ridotto a poche. Lo si può ancora individuare a Sud-Ovest nelle prime ore della sera. Ovviamente, data la luminosità estremamente bassa è necessario l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Si trova ancora nella parte alta del Sagittario, non lontano dal limite con la costellazione dello Scudo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora ben 10 anni, fino al 2023.
Con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm). [Per saperne di più]

Congiunzioni

Luna – Marte

Congiunzione Luna -Marte, giorno 1 ore 5:30
Luna -Marte, giorno 1 ore 5:30
La prima alba del mese è arricchita da questa congiunzione tra Marte e la falce di Luna calante. Al mattino del 1° ottobre oltre ai due astri in congiunzione si può osservare, appena più in basso, anche Regolo, la stella più luminosa della costellazione del Leone.

Luna – Saturno

Congiunzione Luna - Saturno, giorno 7 ore 19:30
Luna – Saturno, giorno 7 ore 19:30
Ultima opportunità per l’anno in corso per osservare Saturno di sera nei pressi della Luna. La sera del 7 ottobre la sottile falce di Luna crescente è quasi equidistante tra un Saturno individuabile con difficoltà – molto basso sull’orizzonte occidentale – nella costellazione della Bilancia, e Venere, estremamente luminoso sul confine con la costellazione dello Scorpione.

Luna- Venere

Congiunzione Luna - Venere, giorno 8 ore 19:30
Luna – Venere, giorno 8 ore 19:30
La sera successiva, il girono 8, la Luna crescente raggiunge e supera Venere, facendo così anch’essa il suo ingresso nella costellazione dello Scorpione, nella quale si può ancora riconoscere facilmente Antares, la sua stella più luminosa.

Luna – Pleiadi

Congiunzione Luna - Venere, giorno 21 ore 00:00
Luna – Venere, giorno 21 ore 00:00
Nel corso delle prime ore della notte del 21 ottobre si può ammirare il grande disco della Luna (era Luna Piena il 19) sorgere tra gli astri più noti della costellazione del Toro: le Pleiadi più in alto, le Iadi e Aldebaran più in basso

Luna – Giove

Congiunzione Luna - Giove, giorno 25 ore 00:00
Luna – Giove, giorno 25 ore 00:00
Non è più necessario attendere la ultime ore della notte per ammirare l’atteso ritorno di Giove. Già intorno alla mezzanotte il pianeta brilla ad occidente tra la Luna calante e la coppia Castore e Polluce, le due stelle più luminose della costellazione dei Gemelli. La congiunzione si verifica nella notte tra 25 e 26.

Luna – Marte

Congiunzione Luna - Marte, giorno 30 ore 05:00
Luna – Marte, giorno 30 ore 05:00
In questo mese di ottobre si ripete l’opportunità di osservare la falce di Luna calante e Marte. Al mattino del 30 ritroviamo quindi i due astri a Sud-Est. Una differenza rispetto all’incontro dell’inizio del mese è dovuta al fatto che nel frattempo Marte ha attraversato buona parte del Leone e pertanto i due astri sono più lontani da Regolo, la stella più luminosa della costellazione.

Lo sciame meteorico delle Orionidi 2013

Lo sciame meteorico delle Orionidi 2013 il radiante dello sciame
Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa di Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri – che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km – lasciata dal passaggio della cometa ed ha come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
Purtroppo quest’anno, causa disturbo lunare, l’osservazione sarà molto sfavorevole. Il picco è comunque previsto per il 21-22 ottobre. Tuttavia queste meteore non presentano un massimo unico, ma una serie di variazioni della frequenza tra il 16 e il 23 ottobre, dato che la Terra nel suo moto nello spazio incontra zone più o meno dense di meteoroidi, pertanto si potrà cercare di registrarne qualcuna lontano dal plenilunio del 19 ottobre. Per osservarle occorrerà aspettare almeno mezzanotte, dopo di che il radiante a nord di Betelgeuse sarà via via sempre meglio osservabile in altezza.

costellazioni

Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud – Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit – cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo”: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.
Galassia di Andromeda - M31 Sopra: la galassia di Andromeda – ingrandisci
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

Mappe del cielo ed eventi del mese

Nota: Le mappe del cielo sono realizzate con Stellarium e riferite alla metà del mese alle ore 22:00 circa ora italiana, latitudine media (Roma), ad esclusione di congiunzioni ed eventi particolari. Gli orari delle congiunzioni sono scelti valutando le condizioni di migliore osservazione.

effemeridi di Sole, Luna e pianeti


Stefano Simoni

Fonte 


No comments:

Post a Comment

Note: Only a member of this blog may post a comment.