Un gruppo di ricercatori norvegesi studia un
prototipo di robot strisciante che potrebbe supportare i rover negli
angoli più difficili sul suolo marziano
Visti i risultati della campagna spaziale della NASA, i quattro rover su sei ruote hanno riscontrato diversi problemi di mobilità sul difficile suolo marziano con la grave perdita di Spirit intrappolato dalle insidie sabbiose del pianeta, ESA prova una strada diversa. Ecco perché i ricercatori di SINTEF hanno pensato ad un prototipo a forma di serpente, in grado di superare gli eventuali problemi di manovra e insinuarsi nelle cavità più strette sul territorio sconosciuto.
Per i vertici di ESA sarebbe un gran colpo riuscire a scandagliare quegli angoli più remoti di Marte, lì dove i grandi rover della NASA finiscono impantanati o non riescono nemmeno ad arrivare. Nella visione dei ricercatori norvegesi, il serpentone robotico non potrebbe certo agire da solo, impossibilitato a coprire lunghe distanze sul suolo marziano. In questo modo il prototipo di SINTEF verrebbe trasportato dai rover per poi essere dispiegato nei momenti più adatti nel corso dell'esplorazione.
Mauro Vecchio
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