Il M.U.O.S. sfrutta la tecnologia R.F.M.P. e prevede la diffusione, su vari strati di atmosfera, di metalli pesanti quali bario, stronzio ed alluminio. Ciò al fine di creare strati di ionosfera artificiali utili ad interfacciare le postazioni di terra con i satelliti in orbita geostazionaria, evitando disturbi di sorta ed ottenendo così segnali puliti.
Il M.U.O.S., come per stessa ammissione del Governo, è un sistema strategico. Sulla carta fungerebbe da innocuo apparato difensivo, ma nei fatti è un riscaldatore ionosferico di terza generazione, indispensabile, tra l'altro, per il controllo e la modifica del clima a livello globale, attraverso la manipolazione delle correnti a getto.
A parere, però, del Ministro dell'Interno Angelino Alfano “il M.U.O.S. non costituisce un sistema d'arma” (Allora a che cosa serve?) e per l'Esecutivo il Mobile User Objective System, con le sue emissioni elettromagnetiche, non costituisce affatto un pericolo per la popolazione di Niscemi nonché degli insediamenti circostanti. Quale coraggio! Queste avventate dichiarazioni si basano sulle mendaci risultanze dell'Istituto superiore di Sanità, in netto contrasto con gli studi indipendenti sin qui condotti da scienziati italiani e stranieri. Nel contempo il Governo indica testualmente di “prevedere misure di compensazione in caso di danni accertati alla popolazione”.
Ci chiediamo: “Quando si muore per un glioblastoma cerebrale o per una leucemia, quale compensazione può essere utile? Un morto che cosa se ne può fare delle compensazioni di questo Governo di venduti? Se non esistono prove scientifiche, secondo il Gabinetto Renzi, che dimostrino la correlazione tra campi elettromagnetici e tumori, per quale motivo esistono approfondite ricerche che attestano esattamente il contrario? E per quale motivo l'Istituto superiore della Sanità li ha ignorati? Sanno leggere? Oppure sanno solo dire solo 'SI', BADRONE' agli Yankee?”. VERGOGNA!
Questo documento... uno dei tanti studi che è possibile reperire, risale addirittura al 1991 e stabilisce lo stretto nesso tra emissioni elettromagnetiche ad elevata frequenza e danni al sistema immunitario. Invitiamo a leggerlo e ad segnalarlo a quella massa di delinquenti al potere, lo ricordo, senza legittimazione popolare, nonché a quei pennivendoli senza palle che si autodefiniscono giornalisti. Costoro sono i principali responsabili dello schifo che ci circonda, in cielo ed in terra.
Di seguito uno stralcio della seduta pubblica nella quale si è deciso quanto ora descritto.
Giovedì 19 Giugno 2014 - 266ª Seduta pubblica
Al termine dell'esame di mozioni sul MUOS, sistema di comunicazione satellitare essenziale per le finalità strategiche USA, l'Assemblea ha accolto l'ordine del giorno G3, a forma dei sen. Granaiola (PD) e Di Biagio (PI), che recepisce il lavoro svolto dalle Commissioni, e l'ordine del giorno G4 di GAL con le modifiche chieste dal Governo. Ha invece respinto le mozioni di M5S e SEL e l'ordine del giorno G1 della Lega Nord.
L'ordine del giorno G3, dei sen. Manuela Granaiola (PD) e Di Biagio (PI), impegna il Governo a rispondere alle preoccupazioni espresse dai cittadini; ad accelerare l'adozione di un sistema di monitoraggio dei campi elettromagnetici; a far rispettare il protocollo d'intesa tra Ministero della difesa e Regione siciliana per la produzione di emissioni a radiofrequenza; a prevedere misure di compensazione in caso di danni accertati alla popolazione; a prevedere l'immediata sospensione del sistema ove dal monitoraggio emergessero risultati nocivi per la popolazione e a presentare al Parlamento una relazione annuale.
L'ordine del giorno G4 del sen. Compagnone (GAL) [...] impegna il Governo a rassicurare la popolazione prevedendo un monitoraggio costante dei limiti di emissioni elettromagnetiche.
[...]
Il Sottosegretario di Stato per la difesa Alfano ha fatto presente che l'accordo bilaterale sul sito di Niscemi rientra tra gli obblighi di assistenza difensiva previsti dalla NATO. L'impianto satellitare, che non è sistema d'arma, non risponde esclusivamente a interessi statunitensi, ma riveste interesse strategico anche per l'Italia. Il rappresentante del Governo ha ricordato che le infrastrutture militari non sono soggette a concessione edilizia e ha evidenziato che un documento dell'Istituto superiore di sanità nega l'esistenza di pericoli per la salute dei cittadini. Ha espresso quindi parere contrario sulle mozioni di SEL e M5S. Ha accolto l'ordine del giorno di PD e PI; ha chiesto la soppressione del secondo punto dell'ordine del giorno della Lega Nord, non potendosi utilizzare il sistema MUOS come radar per contrastare i flussi migratori. Ha chiesto modifiche all'ordine del giorno di GAL.
[...]
(La seduta è terminata alle ore 13:59)
Il Politecnico condanna il Muos, danni alla salute e al traffico aereo
Articolo postato il 17 marzo 2012.
S.O.S. per Niscemi, pericolo MUOS. Il nuovo sistema
di comunicazioni satellitari dei militari usa, può fare ammalare, può
causare interferenze nella strumentazione aerea e può, persino, fare
scoppiare, se poco distanti, bombe e ordigni bellici. Un grido d’allarme
che lanciano in tanti ormai. L’ultima denuncia, particolarmente
circostanziata, viene dal Politecnico di Torino ed è stata raccolta da Antonio Mazzeo nel suo blog.“La stazione di telecomunicazioni MUOS (Mobile User Objective System) prevista a Niscemi, comporta gravi rischi per la popolazione e per l’ambiente, tali da impedirne la realizzazione in aree densamente popolate, come quella adiacente la cittadina di Niscemi”. Firmatari dell’allarmante rapporto sono due studiosi con curricula di tutto rispetto: Massimo Zucchetti, professore ordinario di Impianti Nucleari del Politecnico di Torino e research affiliate del Massachusetts Institute of Technology (USA) e Massimo Coraddu, consulente esterno del dipartimento di Energetica del Politecnico ed ex ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). I due hanno, nei giorni scorsi, consegnato un report al sindaco di Niscemi Giovanni di Martino che, a sua volta, lo ha “girato” al governatore Lombardo, accompagnandolo con la richiesta di sospendere l’autorizzazione all’impianto.
La Regione siciliana aveva autorizzato i lavori il primo giugno scorso, basandosi su uno studio della facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo. Secondo il Politecnico di Torino, i docenti siciliani e anche gli esperti nominati dalle forze armate statunitensi hanno sottovalutato o, addirittura, ignorato i rischi e i danni derivanti dall’istallazione”.
“Si tratta di effetti acuti, legati a esposizioni brevi, a campi di elevata intensità; e di effetti dovuti a esposizioni prolungate a campi di intensità inferiore”, spiegano Zucchetti e Coraddu. “I primi sono essenzialmente legati all’esposizione diretta al fascio principale emesso dalle parabole MUOS, che può avvenire in seguito a un malfunzionamento o a un errore di puntamento. Ciò può provocare danni gravi e permanenti alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai 20 Km., e ciò significa che l’eventualità di una esposizione diretta al fascio riguarda l’intera popolazione di Niscemi e va considerata come il peggiore incidente possibile”.
Emissioni che si aggiungerebbero a quelle che già l’abitato di Niscemi deve sopportare, visto che è investito dalle emissioni prodotte dalla stazioneNaval Radio Transmitter Facility (NRTF), “in una misura superiore ai limiti di sicurezza previsti dalla legislazione italiana”. Le emissioni, inoltre, finora non sarebbero state correttamente monitorate dall’agenzia Arpa Sicilia, sfornita di macchinari sensibili e in possesso di dati parziali o inesistenti. E di conseguenza, le rilevazioni, non sarebbero conformi alle procedure di legge.
Ma ecco quali sono i pericoli reali per la salute. “L’entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS -affermano Zucchetti e Coraddu- avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici”. C’è poi, “l’ipertermia con conseguente necrosi dei tessuti e l’organo più esposto è l’occhio (cataratta indotta da esposizione a radiofrequenze o a microonde). Le persone irraggiate accidentalmente potrebbero subire danni gravi e irreversibili anche per brevi esposizioni”.
La stazione del sistema satellitare, progettata all’interno di un’area protetta, danneggerebbe, infine la fauna, gli uccelli, fino ad ucciderli; altri esseri viventi come le api non potrebbero più sciamare e costruire le arnie, con ripercussioni a catena sulla flora e sull’intera catena alimentare. Altro che istallare nuove sorgenti di campi elettromagnetici -dicono i due studiosi del Politecnico- a Niscemi bisogna ridurre drasticamente quelle già esistenti, come previsto dalle leggi italiane.
Ma i danni alla salute non sono gli unici ad essere prodotti dal Muos. Zucchetti e Coraddu ne sono certi: le microonde prodotte interdiranno l’uso dello spazio aereo siciliano. Le interferenze elettromagnetiche sarebbero incompatibili con il regolare traffico aereo in buona parte della Sicilia orientale, Comiso, Sigonella e Fontanarossa (questi ultimi due per giunta set privilegiati per le guerre spaziali dei velivoli senza pilota UAV “Global Hawk”, “Predator” e “Reaper). Vulnerabili anche dispositivi elettronici come gli apparecchi elettromedicali, pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e, naturalmente, la strumentazione di bordo per il pilotaggio. Ma non basta. “Le interferenze generate dalle antenne del MUOS possono arrivare a innescare accidentalmente gli ordigni trasportati”, affermano. Gli stessi americani temendo che le fortissime emissioni elettromagnetiche del MUOS potessero avviare la detonazione degli ordigni di Sigonella, spostarono le loro attenzioni su Niscemi.
E poi, in volo, ci fanno spegnere i cellulari!
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Autore: Straker
Fonte: tankerenemymeteo.blogspot.com
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