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Thursday, April 18, 2019

Happy vegetarian Easter !!!

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Buona Pasqua a tutti!

Volete aiutare la NASA? Fotografate gli alberi con l'app GLOBE Observer



Volete aiutare la NASA? Armatevi di smartphone e iniziate a fotografare gli alberi che avete intorno.

Forse può sembrare una richiesta insolita, soprattutto considerando che proviene dall'agenzia spaziale statunitense: eppure, è proprio così. Non ci credete? Eccovi spiegato come funziona.


Lo scorso settembre, la NASA ha lanciato in orbita un satellite chiamato ICESat-2 (acronimo che sta per Ice, Cloud and land Elevation Satellite-2), il cui compito è di misurare l'altezza della superficie terrestre. A questo scopo, è stato dotato di un potente laser di nome ATLAS (Advanced Topographic Laser Altimeter System) che invia ogni secondo 10.000 impulsi luminosi a 532 nanometri (un verde brillante, sullo spettro visibile) verso la Terra.
Con ogni impulso vengono emessi circa 20 bilioni di fotoni, di cui solo una dozzina ritorna in orbita fino ad ATLAS, che li "cattura" utilizzando un telescopio in berillio e, calcolando il tempo impiegato nel tragitto di andata e ritorno, inferisce la distanza tra il satellite e la superficie terrestre.




Il suo impiego è pensato soprattutto per misurare il ghiaccio presente sulla Terra, ma anche gli alberi. Com'è noto infatti, le foreste giocano un ruolo cruciale nell'ecosistema terrestre, poiché gli alberi sono fondamentali nel ridurre la CO2 presente nell'atmosfera.
ICESat-2 misura quindi anche l'altezza delle foreste di tutto il mondo: per comprovare questi dati, la NASA si è affidata ai semplici appassionati, che scaricando una app sul proprio smartphone possono prendere nota dell'altezza degli alberi. Ecco entrare in gioco dunque la citizen science, ovvero quel complesso di attività legate a una ricerca scientifica a cui partecipano semplici cittadini.





L'app si chiama GLOBE Observer, e fornisce una guida per imparare a raccogliere dati scientifici relativi a ciò che ci circonda. Nella fattispecie, con lo strumento dedicato agli alberi gli utenti possono registrarne l'altezza con una serie di semplici inquadrature. Grazie a questi dati, i ricercatori possono calcolare con maggiore accuratezza i dati relativi alla CO2. Come ha spiegato Brian Campbell, referente del progetto:
"Con la app GLOBE Observer tutti possono diventare citizen scientist e raccogliere facilmente dei dati che ci aiutino a comprendere meglio gli ecosistemi locali. Si possono misurare anche centinaia di alberi, e i dati - insieme alle informazioni GPS sulla localizzazione dell'albero - vengono rispediti alla NASA e aggiunti a un database".
L'iniziativa ha riscosso un certo successo: da quando il nuovo strumento di misurazione degli alberi è stato integrato nella app, a fine marzo, sono arrivate ben 700 misurazioni da 20 diversi Paesi in tutto il mondo, e il numero può solo aumentare. Se volete unirvi al progetto, qui sotto trovate il link per scaricare l'app.
GLOBE Observer | iOS | iTunes App Store, Gratis
GLOBE Observer | Android | Google Play Store, Gratis

Source News 

SpaceX e la NASA collaboreranno per salvare la Terra da un asteroide

La NASA sta collaborando con SpaceX per lanciare una delle sue missioni più audaci per salvare il mondo da un wipeout apocalittico.




La NASA ha istruito l’aiuto di SpaceX con il primo tentativo di deviare un asteroide facendolo crollare di proposito. Con un incredibile costo di 61 milioni di €, il Double Asteroid Redirection Test (DART) cercherà di deviare qualsiasi asteroide che minacci l’atmosfera terrestre. DART lancerà un razzo Falcon 9 della base aerea di Vandenberg in California nel giugno del 2021.
Entro l’ottobre 2022 il veicolo spaziale tenterà di schiantarsi contro un “Didymoon” largo 165 metri alla velocità di 6 km al secondo.


Non è il solo bersaglio
Si prevede che la collisione si verificherà quando la roccia arriverà entro 11 milioni di km dalla Terra e ridirigerà il suo corso.

La missione punterà anche su un altro oggetto che è scientificamente noto come una “luna“, come afferma la NASA “più tipico delle dimensioni degli asteroidi che potrebbero rappresentare un pericolo più comune per la Terra”.


SpaceX
Rappresentazione del DART
L’agenzia spaziale ha aggiunto: “La navicella DART raggiungerà l’impatto cinetico schiantandosi intenzionalmente nel moonlet ad una velocità di circa 6 km / s, con l’ausilio di una fotocamera integrata e un sofisticato software di navigazione autonomo.“La collisione cambierà la velocità della luna nella sua orbita attorno al corpo principale di una frazione dell’uno per cento, abbastanza da essere misurata usando i telescopi sulla Terra.”

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Il signor Musk ha condiviso la sua gioia per la notizia di giovedì, ha scritto su Twitter: “Grazie a nome del team di SpaceX.”

Ha aggiunto: “Adoriamo la NASA!”

Fonte

Vista una delle prime molecole dell'universo

Sono passate poche centinaia di milioni di anni dal Big Bang, un'inezia nella storia dell'universo. Il cosmo è ancora giovanissimo, quando gli atomi primordiali cominciano a formare i primi legami chimici, dando vita alle prime molecole.

Inseguite per decenni dagli astronomi, adesso sono state finalmente scovate. Sono composti dello ione idruro di elio, frutto della combinazione degli elementi leggeri nati poco dopo il Big Bang: gli ioni di idrogeno e gli atomi di elio. È l'alba della chimica del cosmo. Pubblicata sulla rivista Nature, la scoperta si deve al gruppo dell'Istituto tedesco Max Planck di Radioastronomia coordinato da Rolf Güsten.


"La formazione dei primi ioni di idruro di elio - ha spiegato Güsten - è stata possibile solo quando la temperatura dell'universo primordiale è scesa al di sotto di 4.000 gradi centigradi. Solo allora, infatti, si sono potuti formare i primi atomi di elio che hanno poi dato origine alle prime molecole del cosmo", ha aggiunto. Le impronte di queste molecole sono state trovate in una nebulosa planetaria a 2.600 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Cigno."La giovane età della nebulosa l'ha resa un buon candidato per la formazione di ioni di idruro di elio, poiché al suo interno le condizioni sono simili a quelle dell'universo bambino", scrivono gli astronomi su Nature. Il risultato è stato ottenuto grazie all'osservatorio Sofia (Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy), nato dalla collaborazione tra la Nasa e l'agenzia spaziale tedesca Dlr. Installato a bordo di uno speciale Boeing 747 adattato per ospitare il telescopio, l'osservatorio Sofia, grazie al suo speciale spettrometro ad alta risoluzione Great, è riuscito a individuare nello spazio interstellare la firma nell'infrarosso di queste antichissime molecole.


"È la prima volta che lo ione idruro di Elio, il più potente tra gli acidi, è osservato in natura nel gas attorno a una stella che si sta spogliando degli strati esterni, come accadrà al Sole fra 4,5 miliardi di anni", ha spiegato Isabella Pagano, direttrice dell'Osservatorio astronomico di Catania dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). "Un esempio - ha concluso - della nostra abilità di essere umani di usare la tecnologia per scoprire com'è fatto il nostro universo".

Fonte

Mysteries of UFO - Aliens Documentary | HISTORY


National Geographic - La storia segreta degli UFO


Open Minds UFO Radio: Joe Murgia, aka UFO Joe, on Ufology Today


Source video: OpenMind Tv

Open Minds UFO Radio: Joe Murgia, aka UFO Joe, is a freelance Director of Photography and Camera Operator. He also runs the website UFOJoe.net, where he posts important UFO news and updates. One thing Joe does that is invaluable to the UFO research community, is that he transcribes important interviews. Recent transcriptions include interviews with George Knapp, Harry Reid, many of the 2004 Nimitz UFO encounter witnesses, and more. In this episode, we get to know Joe and his work. We talk about how Joe got involved with UFOs, and what inspired him to start UFOJoe.net. We also discuss his views on the remarkable ongoing revelations regarding government investigations of UFOs. Read more about Joe at his website: http://www.ufojoe.net/ UFO Headlines: http://www.openminds.tv/category/ufoh... Open Minds UFO Radio podcast: http://www.openminds.tv/radio Alejandro’s Blog: http://alejandrotrojas.com/

800 Mile WIDE Triangle Craft Trying To Hide In Our Sky! 2019-2020



 Source news: thirdphaseofmoon


Become a Member! https://www.youtube.com/channel/UCuBP... UFO Youtube Channel Thirdphaseofmoon! Share Your Incredible UFO Videos To the World! Upload your UFO Video To Youtube, Then Copy Paste The Link To My Email! cousinsbrothersproductions@gmail.com Keep Your Eyes on the Skies! We are not Alone! Become a Member! https://www.youtube.com/channel/UCuBP..

Julian Assange vince il premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia

Oltre al fondatore di WikiLeaks, il riconoscimento voluto dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL va a due whistleblower: Jasmine Motarjemi e Rui Pinto

 Julian Assange ha appena vinto il premio in onore di Daphne Caruana Galizia riservato a giornalisti, editori, whistleblower che rischiano moltissimo in prima persona, in alcuni casi la vita stessa, per esporre crimini, abusi e corruzioni che l'opinione pubblica deve conoscere. Daphne era una giornalista e blogger maltese, è stata assassinata il 16 ottobre 2017 con un'autobomba, mentre conduceva inchieste sulla corruzione nel governo del suo Paese.


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Il premio, organizzato dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL, arriva a cinque giorni esatti dall'arresto del fondatore di WikiLeaks, che al momento è rinchiuso nella prigione di Belmarsh a Londra, dopo che giovedì scorso l'Ecuador gli aveva revocato l'asilo. Subito dopo essere stato preso in custodia da Scotland Yard, le autorità inglesi gli hanno notificato la richiesta di arresto a scopo di estradizione da parte degli Stati Uniti, che gli contestano il reato di avere aiutato la fonte di WikiLeaks, Chelsea Manning - che ha passato centinaia di migliaia di documenti segreti del governo Usa all'organizzazione di Assange – a coprire la sua identità, in modo da poter accedere ai file riservati senza essere scoperta.


WikiLeaks, le accuse, l'arresto: storia di Julian Assange

 

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 Il premio è stato assegnato a pari merito anche a due whistleblower che hanno rivelato importanti informazioni nel pubblico interesse: Jasmine Motarjemi, ex dirigente della multinazionale Nestlè, che ha denunciato gravi deficienze nei sistemi di controllo della sicurezza alimentare da parte di Nestlè, subendo gravi conseguenze professionali e legali per le sue rivelazioni, e Rui Pinto, la gola profonda dello scandalo FootballLeaks, che ha esposto corruzioni e frodi nel mondo del calcio e che attualmente si trova attualmente in attesa del processo.

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La ricercatrice australiana Suelette Dreyfus, membro della giuria del premio, lavora da anni con whistleblower di alto profilo per proteggerli, conosce Julian Assange e ha contribuito notevolmente alla Direttiva europea per la protezione del whistleblowing, approvata oggi dal Parlamento europeo. Dichiara a Repubblica: “La libertà di rivelare al pubblico gravi crimini e corruzioni si basa su una catena che va dal whistleblower, che conosce dall'interno questi crimini e abusi, al giornalista che pubblica queste rivelazioni fino all'opinione pubblica, che ne viene a conoscenza grazie ai media. L'ordine di arresto degli Stati Uniti contro Julian Assange è un attacco a questa catena di trasmissione dal whistleblower, ovvero la fonte che fa la rivelazione, a chi la pubblica, in questo caso WikiLeaks e i giornalisti (dei media tradizionali, ndr) che hanno lavorato con l'organizzazione di Julian Assange in partnership. L'arresto (di Assange, ndr) dunque indebolisce la capacità dei media di fare il proprio lavoro”.

 

Fonte 

 

NON E' EXTRATERRESTRE - Attenzione a questo drone giocattolo giapponese può indurre in errore


What appears to be TWO LARGE stationary crafts visible by satellite! Same location for 7 hours


 Source video: MrMBB333

April 10, 2019: ~ Sky Phenomena ~ / East Pacific Ocean ~ https://www.mrmbb333.com noaa tropical channel 2 / east pacific 🌍 If you like my research and my daily dedication to all my loyal subscribers, and would like to show financial support, you can do so via Patreon or PayPal. Please see links below.

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Questi importanti signori dicono che gli alieni sono tra noi - Ma va?!




Attualmente è in corso un dibattito senza fine sul fatto che esista o meno vita extraterrestre, ma ciò che molti non sanno è che gli esseri di altri mondi non solo esistono, ma sono tra noi, nascosti nelle forme umane. 
Le conoscenze attuali parlano di due miliardi di galassie esistenti e gli scienziati credono che il cosmo abbia circa 13.780 milioni di anni ( in realtà è molto più antico). Considerando tutto ciò che sappiamo sulle leggi della natura, le forme di vita e la vastità dello spazio esterno, sarebbe sorprendente pensare che gli esseri umani siano le uniche specie tecnologicamente avanzate nell'universo. Ma l'idea che ci siano civiltà extraterrestri da qualche parte nello spazio non è nuova, chiunque può pensare che sia un'idea assurda e folle, ma sempre più persone ci credono e ne sono convinte.  
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Secondo l'ex ministro della Difesa del Canada, Paul Hellyer, ci sono 80 diversi tipi di razze extraterrestri che vivono tra gli umani, di cui tre sono i più comuni.
  Un imprenditore aerospaziale che ha lavorato per la NASA ha detto di essere "assolutamente convinto". "Che ci sono alieni che vivono sulla Terra come visitatori. Robert Bigelow, la cui compagnia Bigelow Aerospace ha costruito moduli gonfiabili per la Stazione Spaziale Internazionale, ha parlato durante un'intervista sul suo lavoro per la NASA, quando a un certo punto ha parlato del problema alieno e di come milioni di dolore sono stati investiti nella ricerca sugli UFO. Alla domanda se credesse negli extraterrestri, Bigelow ha detto: "Sono assolutamente convinto che esistano. Questo è tutto. "Esisteva e c'è una presenza, una presenza extraterrestre." "Ho speso milioni, milioni e milioni, probabilmente più di ogni altra persona negli Stati Uniti  per questo problema" ha detto. 
Risultati immagini per Robert Bigelow
Robert Bigelow
 
"Ci sono fra noi diversi diversi tipi di alieni, tra questi: il primo tipo, sono quelli alti che collaborano con l'Air Force degli Stati Uniti nell'area 51-S4.


 Il secondo tipo sono i famosi grigi, che hanno gambe e braccia molto sottili che misurano mezzo metro di altezza.

 L'ultimo tipo è la razza delle bionde nordiche che sono simili agli abitanti della Danimarca o di altri paesi del nord Europa." Ma Hellyer non è l'unico politico a fare queste incredibili dichiarazioni. 

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Il vice ministro del governo russo, Dmitry Medvedev, ha fatto una serie di rivelazioni durante un'intervista. Ha detto che le visite extraterrestri sono in corso da molto tempo e che ci sono alieni che vivono tra gli umani, e ora uno scienziato ha avvertito che gli alieni sono già qui sulla Terra e stanno aspettando il momento giusto per presentarsi alla popolazione mondiale. Secondo l'agenzia di stampa spagnola Europa Press, secondo l'agenzia di stampa spagnola Europa Press, la FAA (Federal Aviation Administration) l'ha confermata per anni, riportando rapporti di UFO e altri fenomeni inspiegabili a una società di proprietà di Bigelow. A questo proposito, ha detto che aveva avuto i suoi incontri con gli UFO, ma ha rifiutato di entrare nei dettagli. Le dichiarazioni di Bigelow non hanno lasciato nessuno indifferente e hanno causato scalpore nei media. 




Il documentario russo "The Men in Blacks" indicato da Medvedev per capire quanti alieni vivono mescolati agli esseri umani sul pianeta Terra.

Sempre più figure pubbliche stanno rivelando la loro fede nell'esistenza di esseri extraterrestri intelligenti. 

Il logo della Bigelow Aerospace



E le affermazioni di Bigelow dovrebbero essere aggiunte a quelle del regista Ridley Scott, che ha detto il mese scorso che ci sono alieni e che sono molto più intelligenti di noi. 
Oliviero Mannucci

Gli extraterrestri usano i buchi neri per viaggiare attraverso la Via Lattea senza essere visti

Oggigiorno, le astronavi navigano già nel nostro sistema solare usando pozzi a gravità come "proiettili"

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 Un astronomo della Columbia University ha una nuova teoria su come le civiltà aliene saranno in grado di viaggiare attraverso la Via Lattea senza essere viste. Secondo l’ipotesi di David Kipping, gli extraterrestri bruciano i laser puntati contro i buchi neri binari – o due buchi neri. Questa idea è un miglioramento futuristico di una tecnica che la NASA ha usato per diversi decenni.

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L'astronomo della Columbia University David Kipping

Oggigiorno, le astronavi navigano già nel nostro sistema solare usando pozzi a gravità come “proiettili”. L’astronave stessa entra in orbita attorno a un pianeta, si lancia il più vicino possibile a quel pianeta o luna per prendere la velocità e usa l’energia addizionale per viaggiare ancora più velocemente verso la sua prossima destinazione.
Gli stessi principi di base operano nei pozzi profondi di gravità attorno ai buchi neri, che non solo piegano i percorsi degli oggetti solidi, ma anche la luce stessa.

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Se un fotone, o una particella di luce, entra in una certa regione in prossimità di un buco nero, creerà un circuito parziale attorno al buco nero e verrà gettato esattamente nella stessa direzione. I fisici chiamano questi fotoni “specchi gravitazionali” e “fotoni boomerang“.

Cosa sono i “fotoni boomerang”

I fotoni boomerang si muovono alla velocità della luce, quindi non catturano la velocità dei loro viaggi intorno ai buchi neri. Ma catturano energia. L’energia assume la forma di una lunghezza d’onda più lunga della luce e i singoli “pacchetti” di fotoni trasportano più energia di quando entrano nello specchio.
In un articolo pubblicato l’11 marzo, l’astronomo della Columbia ha proposto che un veicolo spaziale interstellare potesse sparare un laser nello specchio gravitazionale di un buco nero in rapido movimento in un sistema di buchi neri binari.
Le attuali proposte richiedono più energia per accelerare l’astronave a velocità “relativistiche” (che significano una frazione significativa della velocità della luce) di quante l’umanità abbia prodotto nel corso della sua storia. Tutta l’energia potrebbe essere estratta da un buco nero invece di essere generata da una fonte di carburante.
Le unità hanno dei limiti: ad un certo punto, il veicolo spaziale si sarebbe allontanato così rapidamente dai buchi neri che non avrebbe assorbito abbastanza luce per aggiungere ulteriore velocità.
È possibile risolvere questo problema spostando il laser della navicella su un pianeta vicino e puntando il laser, in modo che emerga dalla gravità del buco nero verso la nave. Ma senza riassorbire la luce del laser, il pianeta dovrebbe bruciare carburante per generare costantemente nuovi fasci e alla fine rallentare.

Federica Vitale

Fonte

Monday, April 15, 2019

Stratolaunch, il primo volo dell’aereo più largo del mondo

«Speravo di assistere a questo momento insieme a Paul Allen», ha detto il Ceo della società che ha prodotto questo gioiellino destinato a lanciare i satelliti nello spazio. Ma Allen, ex fondatore di Microsoft, è morto a ottobre dello scorso anno 
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Dopo anni di sviluppo nel deserto a nord di Los Angeles, l’aereo più largo del mondo- un gigantesco mega jet a sei cilindri con l’apertura alare di un campo di football americano- ha effettuato il suo primo volo sabato mattina. «L’abbiamo finalmente fatto- ha detto il Ceo di Stratolaunch Jean Floyd - È stato un momento emozionante guardare questo uccello prendere il volo». Stratolaunch è la compagnia fondata da Paul Allen, ex co-fondatore di Microsoft, morto lo scorso ottobre a 65 anni per complicazioni legate al linfoma di Hodgkin. «Avevo immaginato questo momento per anni, ma non l’avevo mai immaginato senza Paul in piedi accanto a me», scrive la Cnn. L’aereo è una sorta di trampolino gigante, progettato per lanciare i satelliti nell’orbita bassa della Terra. Ha lo scopo di offrire alle forze armate, alle aziende private e anche alla Nasa un modo più economico per entrare nello spazio. Il motto è: «Far arrivare i satelliti nello spazio? Facile come prenotare un volo aereo».

Le dimensioni
Il collaudatore, Evan Thomas, ha pilotato il jet salendo fino a 15 mila piedi, prima di tornare indietro, dopo un volo di quasi due ore e mezzo. «È stato fantastico, non avrei potuto sperare di più da un primo volo, soprattutto su un aereo così complesso e con queste caratteristiche uniche. La larghezza alare di questo aereo, che lo rende il più ampio del mondo, è di 117 metri. Lungo 75 metri, ha due cabine di pilotaggio, anche se solo una è usata realmente per governare l’aereo. «È così enorme che sembra non essere in grado di volare», ha detto Jack Beyer, fotografo aerospaziale per la Nasa. Proprio riassume alla Cnn il senso del fascino che un volo del genere ha agli occhi della gente comune: «È lo stesso motivo per cui la gente ogni anno si appassiona alle ultime novità della Apple: le persone vogliono vedere quali sono le prospettive future». 



Fonte 

Libertà per Julian Assange: firma la petizione



Libertà per Julian Assange: firma la petizione

Il volto totalitario del regime occidentale si è manifestato in tutta la sua scaltrezza. Noi chiediamo la libertà per Julian Assange in nome della libertà d’informazione.

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, il sito di informazioni riservate che aveva rivelato al mondo i retroscena della guerra in Iraq e Afghanistan, è stato brutalmente arrestato. Gli Stati Uniti chiedano l’estradizione di Assange in modo da processarlo per aver divulgato i loro segreti, qualora ciò avvenisse, il giornalista australiano rischierebbe la pena di morte.
Julian Assange è stato arrestato dopo che l’ambasciata dell’Ecuador a Londra gli ha revocato l’asilo politico. Il giornalista australiano si era rifugiato presso gli uffici diplomatici della repubblica sudamericana nel 2012.

LINK PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE —> Libertà per Julian Assange

Source news

Nasa, Curiosity analizza un prezioso campione di argilla su Marte

Il rover ha finalmente perforato e raccolto campioni dalla ‘clay-bearing unit’, l’area argillosa in cui era atterrato nel 2012 e che potrebbe dare nuove informazioni sulla presenza di acqua.

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Dopo anni di attesa, trascorsi esplorando Marte, il rover Curiosity della Nasa ha finalmente affondato la propria trivella per raccogliere campioni di argilla dal Gale Crater, il sito scelto nel 2011 dall’agenzia spaziale statunitense come luogo d’atterraggio del mezzo. L’area di riferimento, chiamata dalla Nasa ‘clay-bearing unit’ e situata sulle pendici di Mount Sharp, è infatti di grande interesse per la Nasa a causa della probabile presenza di acqua in passato. Prima di raggiungere questa regione, Curiosity si era congedato dalla cresta di Vera Rubin con un selfie dopo aver ottenuto altri materiali dalla superficie marziana da sottoporre ad analisi.

Curiosity, perché è importante analizzare l’argilla

Prima del debutto della missione di Curiosity, la Nasa aveva scelto il luogo di atterraggio (avvenuto nel 2012) proprio in virtù delle “argille intriganti osservate in orbita”, come spiegato da un tweet pubblicato dal profilo ufficiale del rover. La ‘clay-bearing unit’ si trova sui pendii del Mount Sharp, alto 5 chilometri: la Nasa era particolarmente affascinata da questa regione poiché interessata ad analizzare eventuali minerali presenti nell’argilla, che “si formano solitamente nell’acqua”, come riporta un comunicato ufficiale dell’agenzia statunitense. Di conseguenza, i campioni raccolti da Curiosity “potrebbero aiutare a capire se è stata un'era marziana più umida a modellare questo strato di Mount Sharp”.

Nasa alle prese con un puzzle marziano

In particolare, Curiosity ha utilizzato la propria trivella per perforare un letto di roccia chiamato Aberlady, incontrando pochissima resistenza a causa della morbidezza che caratterizzava lo strato roccioso “al contrario di alcuni degli obiettivi più resistenti incontrati a Vera Rubin Ridge”, spiega la Nasa. Secondo Jim Erickson del Jet Propulsory Laboratory (JPL) di Pasadena “perforare finalmente la clay-bearing unit è un obiettivo importantissimo nel nostro viaggio verso la cima di Mount Sharp”. Dopo la perforazione, i campioni raccolti sono stati trasferiti nel laboratorio mineralogico posto all’interno di Curiosity dove saranno ora analizzati per ottenere maggiori informazioni sul presente e passato di questa regione. Per Ashwin Vasavada del JPL “ogni strato di questa montagna è il pezzo di un puzzle e ciascuno di essi contiene indizi riguardanti epoche differenti della storia marziana. Non vediamo l’ora di vedere ciò che questi primi campioni ci diranno sull’ambiente passato, specialmente sulla presenza di acqua”. Dopo aver trovato tracce di fiumi e laghi antichi, la Nasa vuole dunque continuare a scavare nei trascorsi bagnati di Marte.

Fonte


NASA finanzia strano progetto per fornire energia ad un lander su Venere




Uno strano progetto è in corso di finanziamento da parte della NASA. Si tratta di un nuovo sistema per supportare eventuali missioni sulla superficie di Venere.

Qualora le missioni su questo pianeta dovessero durare in maniera indefinita, un po’ come accade con Curiosity su Marte, ci sarà bisogno infatti di una fonte di energia costante per far funzionare l’eventuale lander o rover ma sfortuna vuole che su Venere, a differenza di Marte, è molto difficile acquisire energia solare data la spessa atmosfera.
Un gruppo di ricercatori, dunque, ha ottenuto un finanziamento di 125.000 dollari (per ora) onde capire la fattibilità di un concetto che prevede un doppio veicolo, uno che galleggerà nell’atmosfera di Venere ad alta quota acquisendo l’energia solare e l’altro che opererà sulla superficie del pianeta al quale la stessa energia verrà poi fornita.
Una volta che la navicella dell’atmosfera avrà acquisito un determinato quantitativo di energia solare, tramite un sistema noto come “power beaming” potrà poi trasmetterla wireless sotto forma di energia elettromagnetica al lander sulla superficie che fungerebbe da ricevitore nonché da accumulatore.
A causa della presenza su Venere di un’ampia copertura nuvolosa e di un’atmosfera molto spessa, ci sarebbe bisogno di una notevole potenza di trasmissione a radiofrequenza oppure sulla lunghezza delle microonde perché eventuali metodi di trasferimento basati su luce ottica o sul laser non sarebbero abbastanza potenti.
La navicella posta perpetuamente nell’atmosfera potrebbe scendere o salire di quota a seconda della fase (acquisizione di energia solare e trasferimento al lander).
Anche la navicella in quota, tuttavia, dovrebbe fungere, almeno in parte, da accumulatore e a tal proposito potrebbe essere utilizzato un sistema di celle a combustibile rigenerativo ad ossido solido.
L’energia verrebbe poi trasmessa al lander tramite un’antenna-raddrizzatore o “rectenna”. Eseguito il trasferimento, la navicella risalirà di quota per ricominciare il ciclo, una sequenza che dovrebbe durare per tutta la missione del lander o almeno per tutto il periodo durante il quale risulterà operativo.

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Possibile la vita sul pianeta della stella più vicina (titolo sbagliato cara ANSA!)

Su Proxima b i raggi Uv meno violenti che sulla Terra primitiva

 

Potrebbe avere le condizioni per ospitare la vita il pianeta roccioso Proxima b, che ruota intorno alla stella più vicina a noi, Proxima Centauri, distante solo 4,5 anni luce dal Sistema Solare. La pioggia di raggi ultravioletti (Uv) alla quale è esposto è infatti inferiore a quella subita dalla Terra primitiva nel periodo in cui la vita cominciava a evolversi, quasi 4 miliardi di anni fa. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society dal gruppo della Cornell University americana.


Rappresentazione artistica del pianeta roccioso Proxima b vicino alla sua stella, Proxima Centauri, a 4,5 anni luce dalla Terra (fonte: Jack O’Malley-James/Cornell University) © Ansa
Rappresentazione artistica del pianeta roccioso Proxima b vicino alla sua stella, Proxima Centauri, a 4,5 anni luce dalla Terra (fonte: Jack O’Malley-James/Cornell University) © ANSA/Ansa


Il nuovo risultato arriva dopo l'ipotesi che inizialmente aveva escluso la possibilità di vita su Proxima b a causa di una gigantesca eruzione solare avvenuta sulla sua stellae, in seguito rivista dopo che la Nasa aveva scoperto acqua nell'atmosfera del pianeta.
Utilizzando modelli al computer, il gruppo guidato da Lisa Kaltenegger e Jack O’Malley-James ha ricostruito il bombardamento di raggi Uv che subiscono Proxima b e altri pianeti esterni al Sistema Solare. "Si tratta di pianeti che orbitano intorno alle cosiddette nane rosse, stelle piccole e relativamente fredde, le più diffuse dell’universo. Queste stelle - spiegano i ricercatori - bombardano continuamente i pianeti vicini con radiazioni ultraviolette, più di quanto non faccia il nostro Sole con la Terra".
I ricercatori hanno analizzato il tasso di sopravvivenza a dosi crescenti di raggi Uv di batteri terrestri, i cosiddetti estremofili, in grado cioè di sopravvivere in condizioni estreme, come in presenza di radiazioni. Hanno poi confrontato i loro dati con le condizioni presenti sulla Terra circa 4 miliardi di anni fa, quando ancora la sua atmosfera era priva di ossigeno e ozono, e quindi più esposta ai raggi Uv. La conclusione è che "questo bombardamento di raggi Uv non dovrebbe essere un fattore limitante per l’abitabilità di pianeti che orbitano intorno a stelle come le nane rosse".

Fonte

Commento di Oliviero Mannucci:  Mi meraviglio dell'ANSA. Che ci sia vita sul pianeta che ruota intorno alla stella più vicina è sicuro, perché quel pianeta è la Terra, visto che la stella più vicina è il nostro Sole. Il titolo esatto sarebbe dovuto essere: Possibile vita sul pianeta della stella più vicina dopo il Sole.  
 Bisogna stare attenti a parlare e a scrivere se no si fa la fine di quella signora che entrando in un negozio di abbigliamento disse - Vorrei provare quel vestito in vetrina - E il commesso - Se vuole provarlo in vetrina sono sicuro che darebbe spettacolo, ma gli consiglio di provarlo nella apposita cabina prova -   Oppure: stavo facendo una serata astronomica pubblica e domandai agli ospiti presenti :  -Si vedono le stelle di giorno? - subito arrivo la risposta di un ospite ( sbagliata naturalmente) - No, perchè c'è la luce del Sole - e io dissi - E il Sole che cos'è? Non è una stella forse ? Quindi di giorno si vedono le stelle. Una sola per l'esattezza.

Libertà per Julian Assange: firma la petizione


Libertà per Julian Assange: firma la petizione

Il volto totalitario del regime occidentale si è manifestato in tutta la sua scaltrezza. Noi chiediamo la libertà per Julian Assange in nome della libertà d’informazione.

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, il sito di informazioni riservate che aveva rivelato al mondo i retroscena della guerra in Iraq e Afghanistan, è stato brutalmente arrestato. Gli Stati Uniti chiedano l’estradizione di Assange in modo da processarlo per aver divulgato i loro segreti, qualora ciò avvenisse, il giornalista australiano rischierebbe la pena di morte.
Julian Assange è stato arrestato dopo che l’ambasciata dell’Ecuador a Londra gli ha revocato l’asilo politico. Il giornalista australiano si era rifugiato presso gli uffici diplomatici della repubblica sudamericana nel 2012.

LINK PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE —> Libertà per Julian Assange

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Open Minds UFO Radio: Danny Silva – USOs, Metamaterials, and TTSA UFO Updates




Open Minds UFO Radio: Danny Silva runs the website SilvaRecord.com where he covers UFO news and information. He focuses on developments and information related to UFOs. He focuses on the work of the DoD’s Advanced Aerospace Threat Identification Program (AATIP), and the To the Stars Academy (TTSA). With all of the information coming out about UFO investigations related to both of these groups, Danny has done a great job keeping people appraised of news on these projects others have missed. In this episode, we get to know Danny, why he was inspired to start his blog and his perspectives on the state of UFO research. We also discuss some of his recent stories. Visit Danny at: SilvaRecord.com. UFO Headlines: http://www.openminds.tv/category/ufoh... Open Minds UFO Radio podcast: http://www.openminds.tv/radio Alejandro’s Blog: http://alejandrotrojas.com/ Listen to Open Minds UFO Radio on: Blog Talk Radio: http://www.blogtalkradio.com/ufo_radio iTunes: https://itunes.apple.com/us/podcast/o... Stitcher: https://www.stitcher.com/podcast/open... And wherever else podcasts can be found.

"The VIDEO The Internet Might Not Want You To See!" Corey Goode and Jordan Sather (2019-2020)


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He's Got IT! Alien Materials Recovered! This Could Be BIG! 2019-2020




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Como en La guerra de los mundos Un misterioso objeto negro cae del cielo durante una tormenta



Como en La guerra de los mundos: Un misterioso objeto negro cae del cielo durante una tormenta eléctrica

 

 



La ciencia ficción se nutre de la idea de que algún día los extraterrestres conquistarán la Tierra. Si realmente lo harán o no, está aún por verse. Y si fueran a invadirnos, ¿qué razón lógica tendrían? ¿Por qué los seres de una civilización lejana y tecnológicamente avanzada conquistarían nuestro planeta?


Una posibilidad común en toda invasión es que una especie esclavice a otra. Es posible que los extraterrestres nos hayan estado observando desde tiempos inmemorables y piensen que podríamos ser la especie perfecta para ser oprimida. Dado que la mayoría de nosotros nos inquieta pensar sobre la posibilidad de una invasión extraterrestre, probablemente crean que somos una raza muy dominable. Y la verdad es que hay personas que serían buenas como mascotas…

Otra posibilidad, y mucho mas aterradora que la anterior, es que los humanos nos podríamos convertir en una fuente de alimento para una especie alienígena. Con nuestra población cada vez mayor, es muy probable que la Tierra pasaría a ser un enorme coto de caza. La realidad es que hay innumerables teorías para explicar una futura invasión extraterrestre. ¿Pero es posible que ya este ocurriendo, en silencio? Pues para los habitantes del condado ingles de Somerset así está siendo. Sobre todo, después de ver un vídeo que muestra un misterioso objeto negro no identificado que cae del cielo durante una tormenta eléctrica, al estilo La guerra de los mundos.

Invasión extraterrestre en el condado de Somerset

El pasado fin de semana Megan Taylor estaba grabando en vídeo una espectacular tormenta eléctrica sobre la localidad inglesa de Bridgwater, en el condado de Somerset. En el vídeo se puede ver los relámpagos en el cielo justo delante de un enorme arcoíris. Pero al parecer, Taylor grabó algo más que la dejó sin palabras: un misterioso objeto de color negro cayendo del cielo justo después de un relámpago.


“Nunca he visto una tormenta como esta”, dijo Taylor al periódico británico MailOnline. “Definitivamente nunca he visto algo que caiga así en la Tierra. No tengo ni idea de qué se trataba.”


Como se puede ver las impresionantes imágenes, justo en el momento en que se produce un relámpago, comienza a caer del cielo un misterioso objeto dando vueltas hasta desparecer en el suelo. Por desgracia, no disponemos de más grabación para saber que ocurrió posteriormente con el objeto. Aunque esto no ha evitado que cientos de internautas aseguraran que el vídeo es inquietamente similar a la película La guerra de los mundos dirigida por Steven Spielberg y basada en la novela homónima de H. G. Wells.
En la película, los extraterrestres llegan a la Tierra en vainas oscuras durante las tormentas eléctricas, antes de activar máquinas gigantes ocultas debajo de la tierra. Sin embargo, algunos han asegurado que la realidad supera a la ficción, y esto es una prueba de ello. Teóricos de la conspiración y ufólogos creen que el misterioso objeto que cae del cielo podría ser algún tipo de vehículo utilizado por civilizaciones extraterrestres. Añaden, que las tormentas eléctricas serian creadas artificialmente por seres de otros mundos para poder desplazarse más rápidamente entre planetas.
Pero los usuarios más escépticos no piensan lo mismo. Si bien no se sabe exactamente que es el extraño objeto, algunos han sugerido varias explicaciones, que van desde una mancha en la lente de la cámara o un pájaro. Nigel Watson, autor del Manual de Investigaciones OVNI, dijo que se trataba de un objeto mundano en lugar del comienzo de una invasión extraterrestre.
“El vídeo hace que parezca que se trate de algo sólido cayendo del cielo, como uno de los cilindros marcianos de La guerra de los mundos”, explicó Watson a MailOnline. “Sin embargo, de alguna manera en su descenso parece artificial. Tal objeto aparentemente grande habría tenido un gran impacto en el aterrizaje, pero no han informado nada de esta naturaleza. Diría que es algo mundano en lugar del comienzo de una invasión marciana.”


Otros sugieren que tal vez sea filtraciones en los depósitos de desechos de los aviones que las compañías llaman “Hielo Azul” o “Blue Ice” en inglés. Esto se refiere al material de aguas residuales congeladas que pueden filtrarse a mitad del vuelo de los sistemas de desechos de los lavabos de los aviones comerciales y que han llegado a provocar agujeros en los edificios y casas.
Como podemos comprobar hay todo tipo de explicaciones para el extraño fenómeno que ha ocurrido en Bridgwater. Pero lo que está claro es que no ha dejado indiferente a nadie.
¿Cuál es tu opinión sobre el misterioso objeto negro no identificado? ¿Un pájaro, material de aguas residuales congeladas de un avión, o se trata de una vaina extraterrestre similar a la de La guerra de los mundos?

Fuente

Libertà per Julian Assange: firma la petizione

Libertà per Julian Assange: firma la petizione

Il volto totalitario del regime occidentale si è manifestato in tutta la sua scaltrezza. Noi chiediamo la libertà per Julian Assange in nome della libertà d’informazione.

Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, il sito di informazioni riservate che aveva rivelato al mondo i retroscena della guerra in Iraq e Afghanistan, è stato brutalmente arrestato. Gli Stati Uniti chiedano l’estradizione di Assange in modo da processarlo per aver divulgato i loro segreti, qualora ciò avvenisse, il giornalista australiano rischierebbe la pena di morte.


Julian Assange è stato arrestato dopo che l’ambasciata dell’Ecuador a Londra gli ha revocato l’asilo politico. Il giornalista australiano si era rifugiato presso gli uffici diplomatici della repubblica sudamericana nel 2012.

LINK PER SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE —> Libertà per Julian Assange

Source news

Wikileaks - Report ur destroyed secret US base on moon

REPORT THAT UR DESTROYED SECRET US BASE ON MOON

1979 January 24, 00:00 (Wednesday)
P790011-1247_e
UNCLASSIFIED
UNCLASSIFIED
-- N/A or Blank --
-- N/A or Blank --
-- N/A or Blank --
TEXT ON MICROFILM
-- N/A or Blank --
CC - Congressional Correspondence
ORIGIN EUR - Bureau of European and Eurasian Affairs

-- N/A or Blank --
P-Reel Index
Sheryl P. Walter Declassified/Released US Department of State EO Systematic Review 17 Dec 2012


Enorme colonia spaziale sub lunare o cosa?



Fonte video: Daniil Tumanny

 Un video intrigante si sta diffondendo su Internet. Si riferisce a un enorme oggetto circolare che vola dietro la Luna. Il video,  presumibilmente realizzato di recente è stato  fatto da un testimone nella città americana di Indianapolis, Indiana (USA) e rappresenta un enorme oggetto circolare nascosto nel cielo diurno dietro la luna. L'uomo, stava testando la sua nuova telecamera fornita di potente zoom, e  puntando la telecamera verso il satellite naturale nota una presunta anomalia vicino a Luna che ha ripreso sino alla sua totale scomparsa dietro il disco lunare. Di che cosa si tratta? Non si sa. Ma il video è suggestivo.

Oliviero Mannucci

 





Che meraviglia questo “Atlante delle zone extraterrestri”

Un libro – perdonate il facile gioco di parole – davvero spaziale. In tutti i sensi.




Non dobbiamo nemmeno chiedervi se credete agli UFO vero? E’ ovvio che sì. Come è ovvio che gli Extraterrestri ci hanno già fatto ripetutamente visita in passato. E anzi siamo tutti d’accordo che l’uomo non è che un esperimento genetico dei nostri amati Viaggiatori Spaziali. Poi possiamo disquisire se l’esperimento genetico è stato abbandonato volutamente e/o sfuggito di mano, ma la nostra stessa esistenza e soprattutto la nostra civiltà devono tutto a loro (loro che possiamo chiamare Annunaki o Elohim o insomma ci siamo capiti).
Bene. Date queste facili premesse andiamo a raccontare quel curioso e poetico manufatto che è questo Atlante delle zone extraterrestri.
Un libro anomalo, che solo un editore irriverente come L’Ippocampo poteva spedire nelle librerie di tanti appassionati&curiosi. Un libro con una grafica giustamente vagamente futuribile, in cui vengono raccolte in pratiche schede le testimonianze comprovate di tutti i luoghi di contatto con i nostri amici Extraterrestri nel corso dei secoli (e dei millenni).

  

Ogni scheda ha una mappa, con tanto di esatta latitudine e longitudine, una breve descrizione del “fenomeno” o della “storia” legata al luogo.
Un aspetto sorprendente, ma d’altronde non poteva essere così data l’ovvietà di quanto detto a inizio paragrafo, è che esistono (e sono tutti indicizzati) punti di contatto in ognuno dei 5 Continenti, segno che i nostri amati Extraterrestri hanno avuto tempo e modo di visitare in lungo e in largo il nostro bellissimo Pianeta. Non voglio rovinarvi la sorpresa della lettura e della scoperta, ma sappiate che di storie ce ne sono per tutti (storie conosciute o meno, e anche quelle conosciute sono viste sotto una luce e un taglio di racconto tanto semplice&preciso quanto stralunato&poetico): dai cosmonauti della Val Camonica alla stella di Marliens, passando per tutte le ovvie smentite delle autorità locali per insabbiare i casi di incontri ravvicinati (vedi Roswell negli Stati Uniti, vedi Varginha in Brasile).

  

Questo Atlante è un libro delle favole in cui ci si perde volentieri. Viaggiando e sognando ad occhi aperti (che poi è la stessa cosa). Immaginando mondi, perdendosi nelle coincidenze e nel possibile e del perché no e del Mistero Insondabile che è il Cosmo. Attraversando la nostra Storia di Uomini fatti della stessa sostanza di cui son fatte le stelle e i sogni.
Un libro – perdonate il facile gioco di parole – davvero spaziale. In tutti i sensi.

‘Atlante delle zone extraterrestri’

di Bruno Fuligni
illustrazioni di François Moreno
126 pagine
Editore: L’Ippocampo

Fonte

'Un ufo nel cielo della Versilia'


Avvistato misterioso disco metallico. Il fatto risale allo scorso venerdì. 


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Viareggio 5 Aprile 2019
 Protagonista dell’accaduto è stato il viareggino Giacomo Giannecchini. «Stavo andando a lavoro – racconta il testimone – era pieno pomeriggio, quando ho visto un disco metallico in cielo. All’inizio da lontano credevo fosse un aereo ma andando avanti ho riconosciuto dei tratti straordinariamente non comuni, di una forma discoidale appunto». E prosegue: «Purtroppo ho fatto il video troppo tardi e l’ho inseguito con il motorino. L’ho visto per un altro pezzetto e poi è sparito verso il sole. Comunque sono particolarmente sicuro di quello che ho visto».


A fornire ulteriori dettagli è Angelo Maggioni dell'associazione A.R.I.A ( Associazione Ricerca Italiana Aliena ). «Il filmato risulta essere genuino senza alcun segno di alterazione sia artificiale che di impostazioni della ripresa. Risulta essere estremamente veloce, luminoso e a giudicare dai frame sferico. Come ha anche testimoniato Giannecchini che parlava di forma discoidale». E prosegue: «Quello che rimane difficile stabilire è se si tratti di un disco piatto o con cupola essendo la ripresa di bassa qualità molto movimentata. I frame mostrano una sfera luminosa tendenzialmente sul bianco, la sua illuminazione risulta compatibile con la direzione luminosa del Sole. Inoltre si esclude per via del suo movimento che si possa trattare di un lens flare, cioè il riflesso che produce l’obiettivo della macchina fotografica, in questo caso anche di un cellulare, quando la luce vi entra da diverse possibili angolazioni».
Tutte queste caratteristiche fanno escludere che si tratti di droni amatoriali civili. «Quest’ultimi infatti non superano i 150 metri di altezza, stabiliti e tarati per legge – rileva l’ufologo – . Mentre quella del drone è stimata tra i 500 e i 1500 metri». L’episodio non rappresenta una novità. Spiega infatti Maggioni: «Viareggio con Capannori e Lucca è tra le zone con maggiori avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Un fenomeno che si è accentuato negli ultimi anni».

Maggioni invita chi avesse visto, fotografato e filmato tale oggetto, a inviare il materiale a ufoitalianetwork@gmail.com o alla pagina Facebook UfoitaliaNetwork.


Alice Gugliantini

Fonte 

Thursday, April 11, 2019

NASA: durante la diretta dalla ISS spuntano due UFO

Giusto un paio di giorni fa, Anne McClain e David Saint-Jacques, due degli astronauti attualmente a bordo della ISS, hanno intrapreso un'escursione extraveicolare, avventurandosi nello spazio attorno alla Stazione Spaziale Internazionale (su cui recentemente è stato testato un nuovo rivestimento antimicrobico) per effettuare alcune operazioni di manutenzione della stessa.
Come spesso accade in questi casi, la "passeggiata spaziale" è stata trasmessa in live stream tramite il sito della NASA, cosicché gli appassionati hanno potuto sintonizzarsi per seguire le affascinanti immagini degli astronauti al lavoro nello spazio.



Ed è proprio durante la diretta che - stando a quanto riferito dalla testata Express - gli spettatori hanno notato due "anomalie": concentrando l'attenzione sullo sfondo della ripresa infatti si possono notare due oggetti non meglio identificati che attraversano l'orizzonte, stagliandosi sul cielo nero. Il primo parte, in prospettiva, dall'orizzonte terrestre per poi allontanarsene, mentre il secondo compie la traiettoria inversa.

Nonostante l'evento, la missione della NASA è proseguita senza problemi, e i due astronauti si sono occupati del braccio robotico canadese Canadarm 2, predisponendo poi le future operazioni di sostituzione di una batteria. L'avvistamento, come prevedibile, ha scatenato le ipotesi più fantasiose, a partire dai famigerati ufo. L'agenzia spaziale americana ha preferito non rilasciare alcun commento in proposito.



Quella dell'8 aprile è stata la terza passeggiata in meno di un mese sulla Stazione Spaziale Internazionale: durante le prime due, tenutesi rispettivamente il 22 e il 28 marzo, sono state installate delle potenti batterie agli ioni di litio per una coppia di pannelli solari che forniscono energia alla ISS. Lo scorso 15 marzo, una navicella spaziale Soyuz ha raggiunto con successo la Stazione Spaziale, mentre lo scorso 8 marzo si è conclusa con successo la missione Crew Dragon Demo-1.

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Einstein aveva ragione. La stella e il buco nero confermano la legge della Relatività

Uno studio condotto su tre astri che ruotano vicino al centro della nostra galassia è una nuova prova che la teoria formulata più di un secolo fa dal fisico tedesco non sbaglia. L’orbita di una di esse è calcolabile grazie alla Relatività generale e non dalle leggi di Newton, perché deformata dall’immenso campo gravitazionale.

 HANNO PROVATO (e proveranno di nuovo) a coglierlo in fallo, ma Einstein ha vinto ancora una volta. E sono ancora le stelle a ribadire quanto sia solida la teoria della Relatività generale, anche dopo più di un secolo dalla sua formulazione. La conferma questa volta arriva dal buco nero al centro della nostra galassia e dalle stelle che gli ruotano attorno a circa 26.000 anni luce di distanza da noi.
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In questa famosa foto, Albert Einstein, sembra mandare un messaggio preciso a chi cercherà di screditare le sue teorie.






Un team di astronomi tedeschi e cechi ha calcolato l’orbita di tre di questi astri che gravitano molto vicino al gigante supermassiccio, di massa pari a quattro milioni di volte quella del Sole e che quindi genera un fortissimo campo gravitazionale. Una di esse, S2, lo 'sfiora' a una distanza pari ad appena 120 volte quella tra il Sole e la Terra.

 Analizzando le osservazioni accumulate con il Vlt (Very large telescope) dell'Eso in Cile e altri telescopi negli ultimi 20 anni, hanno scoperto delle discrepanze nell’orbita di S2, se calcolata attraverso le leggi della gravitazione di Newton. Differenze spiegabili invece con la teoria della Relatività. La forma dell’ellissi seguita dalla stella è ‘deviata’ di pochi punti percentuali, abbastanza da poter essere misurata. Gli “effetti relativistici” infatti sono trascurabili se le forze in gioco non sono davvero enormi, proprio come le onde gravitazionali: quelle rilevate chiamano in causa addirittura collisioni tra buchi neri.

  
Einstein aveva ragione. La stella e il buco nero confermano la legge della Relatività



Rappresentazione artisitica della curvatura dello spaziotempo e della missione Gravity Probe B (fonte: NASA) 



Gravità estrema. Quelle qui misurate sono condizioni ideali per verificare la teoria del fisico tedesco. Einstein calcolò che in situazioni estreme, come questa, le traiettorie degli oggetti subiscono effetti misurabili che non sono spiegabili con la gravità classica di Newton. Accade così per la luce, che viene piegata da oggetti di grande massa come una stella o una galassia. Succede anche per le traiettorie delle stelle quando hanno a che fare con giganteschi buchi neri. E con la misurazione del tempo, che passa più lento per chi si muove molto velocemente rispetto a noi. Perché la gravità è una deformazione spaziotemporale.

Con la sua legge della Relatività, Einstein superò Newton. Le leggi della gravitazione universale dello scienziato inglese, infatti, sono “buone” fino a che non si ha a che fare con oggetti davvero massicci a distanze ridotte (gli effetti della gravità aumentano al diminuire della distanza) o con velocità molto elevate. Per questo motivo anche l’orbita di Mercurio rimase per molto tempo un mistero. È il pianeta più vicino al Sole e i calcoli della sua traiettoria non sono mai stati precisi fino a un secolo fa. Tanto da chiamare in causa l’ipotetica presenza di un altro misterioso pianeta (Vulcano), che non esiste. Solo le formule scritte da Einstein hanno potuto spiegare il suo strano comportamento.

Superare la Relatività. Einstein avrà ragione, dunque, fino a quando non avrà torto. Il concetto lapalissiano è l’anima della ricerca scientifica. La teoria della Relatività generale infatti funziona fino a che non si scende nell’infinitamente piccolo. Non è coerente, per esempio, con la meccanica quantistica. Questo pregiudica la possibilità di arrivare al sacro Graal della scienza: la “teoria del tutto”. Anche per questo gli scienziati tentano (e sperano) ogni volta di trovare errori o limiti alle sue leggi.

Alcuni astrofisici confidano di farlo presto grazie a un altri terzetto di stelle a circa 4.200 anni luce di distanza da noi. Una pulsar e due nane bianche, talmente vicine che le loro orbite sono più strette di quella della Terra attorno al Sole. Anche qui le forze in gioco sono enormi e molto complesse e gli scienziati che le studiano si aspettano proprio da qui un nuovo passo in avanti, per superare Einstein così come Einstein aveva superato Newton.


Fonte 

Commento di Oliviero Mannucci: Lui si che era avanti, altro che i terrapiattisti di questo cavolo!