Tuesday, October 11, 2011

All’università della terza età atterra un corso sugli Ufo

Il rettore Sarcheletti: «Guardate che è una cosa serissima». Record di iscritti nel trentesimo anno di attività. «Siamo i primi in Italia»

VERONA - Inglese, lettere classiche, medicina e... extraterrestri. L’università della terza età e dell’educazione permanente compie trent’anni e rinnova l’offerta didattica. Che ora spazia dalla storia alla finanza, ma si permette incursioni nell’ignoto. Una cosa serissima, come specifica il rettore, Giorgio Sarcheletti, e come mette in chiaro, nero su bianco, il docente del corso, (dal titolo «Dalla parte della scienza. Dove sono loro? Alla ricerca di vita extraterrestre»), Galeazzo Sciarretta, scienziato, divulgatore e presidente dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere. «Almeno da quando abbiamo memoria storica - recita il programma del corso - l’uomo si è chiesto se esistano nel cosmo forme di vita intelligente. Rimasto nell’ambito dei miti o della speculazione filosofica o teologica fino a qualche secolo fa, il quesito ha assunto connotazioni sempre più concrete in seguito all’avvento del metodo scientifico, con il vertiginoso incedere delle conoscenze in materia di astronomia, fisica e biologia».

Il «taglio» scientifico è confermato anche dagli argomenti trattati, che ricostruiscono la storia del problema (come i «canali di Marte», che sembrarono opere prodotte da forme di vita intelligente ai primi osservatori) fino al progetto Seti, che si propone di indagare su testimonianze di vita fuori dalla terra, ma senza escludere curiosità come i «cerchi nel grano» o le cosiddette «abductions », i presunti rapimenti di terrestri da parte di alieni. Non è l’unica concessione a materie «alternative » nel programma di quest’anno: tra gli oltre 70 corsi (di cui sei sono laboratori pratici) ci sono lezioni di medicina omeopatica, così come di cultura cinese. C’è anche un corso di «Promozione alla salute», che non trascura i problemi legati alla sessualità nella terza età. L’inaugurazione dell’anno accademico si è tenuta ieri, in Gran Guardia. Per la prima volta, l’Università della Terza Età, fondata nel 1982, sfonda il numero dei tremila iscritti. Abbastanza, dicono gli organizzatori, per fare dell’iniziativa veronese la più grande in Italia nel suo genere. Notevole la presenza femminile: 2.177 contro 829 uomini. «Evidentemente i signori preferiscono andare al Bar Sport o allo stadio a vedere l’Hellas o il Chievo» è stata la battuta di Roberto Morgante, il rappresentante dei docenti.

Il professor Giorgio Sarcheletti, rettore e per lungo tempo insegnante di filosofia al liceo Maffei , ha ricordato «che non si tratta di un università popolare, ma di un vero centro di cultura, i cui docenti sono tutti esperti della materia e, in buon numero, ancora attivi nel lavoro». Presente all’inaugurazione delle attività anche l’assessore alla Cultura, Erminia Perbellini. «Dalla sua fondazione - ha detto - l’Università è cresciuta sia per il numero degli iscritti sia per le proposte culturali sempre più varie e di alto livello. L’impegno dell’Amministrazione comunale va nella direzione di continuare a sostenere le iniziative e le occasioni per i veronesi di coltivare i propri interessi culturali, di socializzare e di investire il proprio tempo in modo qualificante ». Tutte le lezioni si terranno nella sede dell’Università, in piazzetta Santa Eufemia 1 e termineranno il 4 maggio 2012. Previsti anche tredici cicli di conferenze: dalle «bufale» nella storia e nella letteratura (come la donazione di Constantino e le teste di Modigliani, fino ai contestati diari di Mussolini) alla poesia veronese, senza tralasciare la storia della Lessinia cimbra e i problemi di bioetica.

Davide Orsato
11 ottobre 2011

Fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it

Commento di Oliviero Mannucci: Certo che l'ufologia è una cosa serissima, peccato che in Italia questo assunto non vale proprio per tutti purtroppo, esistono infatti centri e gruppi ufologici, che dietro una facciata di apparente seriosità nascondono inquietanti realtà, ma di questo se ne occupa attivamente il gruppo antisette. L'ufologo serio, oltre a conoscere la casistica ufologica, deve conoscere l'astronomia, la fisica, la chimica, la fotografia analogica e digitale, l'informatica e inoltre deve avere una discreta conoscenza di quello che vola in cielo, inoltre deve conoscere anche un pò di psicologia e anche tante altre piccole o grandi cose. L'ufologia non è infatti una scienza, ma uno studio interdisciplinare che si avvale di molte conoscenze scientifiche ma anche di molte conoscenze tecniche. Un ufologo preparato è sicuramente più preparato di uno scienziato medio, in quanto quest'ultimo spesso si occupa solo del suo campo specifico, ma è completamente ignorante di quello che ne è al di fuori. E poi ci vuole una grande apertura mentale, ma nello stesso tempo un grande equilibrio nel valutare i casi che di volta in volta si presentano. Nel mondo ufologi così si contano sulla punta delle dita, in Italia pure, e non sono quelli che comunemente la gente sente nominare.

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