Gli extraterrestri secondo Margherita Hack
di GIOVANNA FAVRO
Per Margherita Hack, gli alieni esistono. E ha anche un'idea di come sono fatti. Ne ha parlato al Salone del Libro di Torino, dove ha presentato due volumi: "Notte di stelle", scritto a quattro mani con Viviano Domenici (Sperling & Kupfer), e "Il mio infinito", (Dalai editore). Da ottobre si trasformerà in un fumetto, in cui guiderà un'astronave, per spiegare il cosmo ai ragazzi in "Tutto comincia con le stelle", scritto con Gianluca Ranzini ancora per Sperling & Kupfer.
Link per vedere il video dell'intervista: http://multimedia.lastampa.it/multimedia/salone-
del-libro-2011/lstp/46090/
Commento di Oliviero Mannucci: Margherita Hack oramai sembra una campana stonata, crede negli alieni ma non nel fatto che li possiamo incontrare a causa della vecchia storia che va da sempre ripetendo " le distanze stellari da coprire sono enormi". Ricordo che la prof.ssa Hack si è laureata negli anni trenta, quando imperversava il Charlestone, e quindi sarebbe opportuno si aggiornasse ogni tanto su quello che dicono anche i suoi colleghi, soprattutto più illustri di lei.
Il fisico premio Nobel George F. Smoot: "Fra 500 anni l'uomo visiterà le stelle."
Gordon Francis Ferri
Gordon Francis Ferri, è nato 36 anni fa a New York, da padre italiano e madre americana.
Argomenti CorrelatiGli uomini sono in conflitto fra di loro perché sanno troppo poco del mondo che li circonda. Per trasmettere il suo messaggio di scienza e di pace l'americano George F. Smoot, premio Nobel per la Fisica, ha scelto una terrazza, quella dell'hotel "Punta Tragara" di Capri.
Il presidente Usa Barack Obama ha voluto Smoot come consigliere e responsabile del programma di divulgazione scientifica degli Stati Uniti.
Nel corso di una conferenza, lo scienziato ha risposto ad alcune domande, confermando fra l'altro di aspettarsi che dai risultati attesi dal satellite Planck e dalle ricerche del grande laboratorio Lhc del Cern, già dal 2012 si potranno avere risposte sulla possibilità che nella struttura del esistano altre dimensioni, oltre a quelle spaziali e al tempo.
L'esistenza di queste dimensioni "nascoste" è una delle ipotesi chiave della moderna cosmologia.
Circa la possibilità, per ora fantascientifica, di visitare i mondi di altre stelle, ha risposto: "Nel 1854 Auguste Comte disse che non avremmo mai saputo come sono fatte le stelle perché non saremmo mai stati in grado di visitarle.
Ad appena trenta anni da quell'affermazione, Joseph von Fraunhofer scoprì, analizzando la luce delle stelle grazie alla spettrografia, quali elementi le componevano.
Se guardiano ai nostri ultimi trenta anni possiamo dire che in questo periodo abbiamo visitato tutto ciò che è esplorabile grazie ai satelliti nel nostro sistema solare. Abbiamo fatto un lungo cammino e ne faremo ancora per i prossimi 500 anni prima di raggiungere le stelle, come abbiamo fatto per i pianeti. Ma intanto scopriamo sempre nuove tecniche per studiare e capire le stelle".
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