MIT, Google e NASA collaboreranno al progetto TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite). L'obiettivo è individuare pianeti extrasolari con caratteristiche simili a quelle della Terra. La ricerca inizierà nel 2017
MIT e Google collaboreranno con la NASA per la ricerca di pianeti al di fuori del Sistema Solare che godono di un'illuminazione stellare analoga a quella della Terra. Il progetto TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) è previsto per il 2017.
Sarà affiancato anche dal NICER (Neutron Star Interior Composition Explorer), un'iniziativa che punterà a osservare i raggi X generati dalle stelle. Insomma si tratta dei progetti dal più alto valore scientifico dei prossimi anni, che per altro coinvolgeranno la Stazione Spaziale Internazionale.
TESS sfrutterà un sistema di telescopi per monitorare la più ampia finestra extrasolare.
Ovviamente il sogno è di individuare un pianeta simile per
caratteristiche a quello terrestre. Il responsabile sarà George Ricker
del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge. NICER invece
verrà montato sulla stazione per misurare la variazione (di timing) dei
raggi X cosmici e le rispettive sorgenti. In pratica dovrebbe consentire
di comprendere meglio gli stati della materia delle stelle di neutroni.
"Il Programma di Esplorazione ha una lunga e stellare storia di missioni veramente innovative volte allo studio di alcune delle più eccitanti questioni sulla scienza spaziale", ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore associato della NASA.
"Con queste missioni comprenderemo gli stati più estremi della materia attraverso lo studio di stelle di neutroni e si individueranno molti sistemi stellari vicini con pianeti rocciosi nella zona abitabile per ulteriori studi tramite i telescopi, come il James Webb Space Telescope".
In fondo si tratta del programma più vecchio (è iniziato nel 1958) e più economico della NASA che impone un tetto alle missioni satellitari di 200 milioni di dollari e per quelle sulla SSI di 55 milioni di dollari.
Infine bisogna rilevare le ultime dichiarazioni di Charles Bolden, amministratore unico della NASA: "La NASA non guiderà una missione lunare spaziale... probabilmente in tutta la mia vita". Attualmente il dirigente, ex astronauta, ha 67 anni...
Dario d'Elia
Fonte
Sarà affiancato anche dal NICER (Neutron Star Interior Composition Explorer), un'iniziativa che punterà a osservare i raggi X generati dalle stelle. Insomma si tratta dei progetti dal più alto valore scientifico dei prossimi anni, che per altro coinvolgeranno la Stazione Spaziale Internazionale.
A caccia di altri pianeta Terra
"Il Programma di Esplorazione ha una lunga e stellare storia di missioni veramente innovative volte allo studio di alcune delle più eccitanti questioni sulla scienza spaziale", ha dichiarato John Grunsfeld, amministratore associato della NASA.
"Con queste missioni comprenderemo gli stati più estremi della materia attraverso lo studio di stelle di neutroni e si individueranno molti sistemi stellari vicini con pianeti rocciosi nella zona abitabile per ulteriori studi tramite i telescopi, come il James Webb Space Telescope".
In fondo si tratta del programma più vecchio (è iniziato nel 1958) e più economico della NASA che impone un tetto alle missioni satellitari di 200 milioni di dollari e per quelle sulla SSI di 55 milioni di dollari.
Infine bisogna rilevare le ultime dichiarazioni di Charles Bolden, amministratore unico della NASA: "La NASA non guiderà una missione lunare spaziale... probabilmente in tutta la mia vita". Attualmente il dirigente, ex astronauta, ha 67 anni...
Dario d'Elia
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