Oliviero Mannucci
Salute: rapiti dagli alieni? No, è solo un disturbo del sonno (?)
( Il disturbo del sonno c'è l'avuto chi ha scritto questo articolo!)
ROMA, 16 Novembre –
Diciamolo, quanti vorrebbero fare davvero un incontro ravvicinato del
terzo tipo, e quanti invece scappano a gambe levate al solo pensiero?
Certamente il mistero affascina un po’ tutti, ma non proprio. Chissà
cosa penseranno gli amanti del brivido adesso, dato che viene attribuito
a certi eventi non una natura sovrannaturale, ma bensì psicologica.
Secondo quanto afferma uno studio
pubblicato su Sleep Medicine Reviews, possessioni demoniache, rapimenti
di alieni, presenze maligne ed esperienze extracorporee, sarebbero
frutto di un disturbo del sonno ancora poco conosciuto, ovvero la paralisi ipnagogica.
Brian Sharpless
psicologo dell’unviersità della Pennsylvania, ha vagliato i dati di 35
ricerche condotte negli ultimi 50 anni, per capire innanzitutto quanto
questa patologia sia diffusa. La paralisi, si manifesterebbe in modo
assiduo durante le fasi dell’addormentamento o risveglio dove i muscoli
volontari sono paralizzati, mentre movimenti respiratori e oculari
rimangono intatti. Gli attimi in cui avviene la paralisi sono avvertiti
da chi ne soffre come eterni, nonostante durino solo pochi minuti, e il
corpo sembra ancora immerso nel riposo assoluto mentre il cervello è
attivo. Sono questi i momenti in cui il paziente dimostra di avere
allucinazioni e pensa di essere posseduto o esser stato rapito dagli
alieni. “Non c’erano finora dati precisi circa la frequenza del
disturbo, così ho rianalizzato tutte le ricerche precedenti e un mio
recente studio condotto in soggetti di diverse età e caratteristiche. I
risultati indicano innanzitutto che il problema è relativamente
frequente: circa l’8 per cento della popolazione ha avuto un episodio
almeno una volta nella vita, ma c’è pure chi ne ha tutte le notti” ha
così commentato il dottor Sharpless.
La frequenza di tale
disturbo, è molto alta in due gruppi di persone che sono gli studenti
giovani (28%), e i pazienti affetti da disturbi psichiatrici (52% e
oltre). I motivi sono riconducibili alla mancanza di
sonno, ritmi irregolari e stress che causano nel paziente la sensazione
di una presenza o di un intruso, oltre all’oppressione al petto e
l’idea di essere aggrediti. Quasi tutti reagiscono con paura e si
sentono impotenti, molti pensano di essersi svegliati quando invece sono
ancora immersi nel sonno. Secondo lo psicologo coloro che ne soffrono
provano timore nell’andare a dormire, ed è importante riconoscere tale
disturbo per aiutare i pazienti, nel momento in cui ha un impatto
negativo nella vita quotidiana.
Fonte
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