Quanta radioattività è uscita da Fukushima e dove si è depositata? Adesso una risposta c’è, almeno per le emissioni nell’aria che sono cessate entro pochi giorni l’inizio della tragedia, avvenuto l’11 marzo 2011. La radioattività però continua a diffondersi nell’oceano Pacifico e nessuno sa se, quando, come questo potrà cessare.
Atmospheric Chemistry and Physics, una rivista scientifica legata
alla prestigiosa European Geosciences Union di Monaco di Baviera, pochi
giorni fa ha pubblicato una ricerca secondo la quale le emissioni radioattive nell’aria provenienti da Fukushima sono cadute per il 80% circa sugli oceani: non su terre abitate e campagne coltivate, con la vistosa eccezione di quasi tutto il Giappone.
E la quantità delle emissioni radioattive nell’aria?
La ricerca tratta con una certa cautela – anche se fondamentalmente
accoglie – la stima in base alla quale il Cesio 137 uscito da Fukushima rappresenta circa la metà di quello di Chernobyl.
Il Cesio 137 è solo uno degli elementi radioattivi sparati in aria da Fukushima e da Chernobyl. E’ comunque una delle pietre di paragone fondamentali:
è abbondante, persistente (ci vogliono trent’anni prima che decada,
prima cioè che la sua quantità si dimezzi naturalmente) e, se assorbito
dall’organismo, tende a permanere nei muscoli e nel cuore.
Gli autori del saggio hanno elaborato queste cartine del fallout di
Fukushima sulla base dei modelli della circolazione atmosferica e sulla
base di 36,7 petabecquerel di emissioni di Cesio 137: un po’ meno della metà degli 80 petabecquerel di Cesio 137 uscito da Chernobyl.
In basso è mostrato il dettaglio del Giappone, della Corea e della costa cinese. Il puntino nero è Fukushima, il quadrato rappresenta l’area metropolitana di Tokyo.
Nella cartina sono comprese anche le emissioni di Cesio 134 (tempo di dimezzamento due anni; quantità riportate in scala a quelle del Cesio 137) e di Iodio 131,
la cui quantità si dimezza naturalmente nel giro di soli otto giorni.
Però gli autori hanno giudicato inattendibile la stima – solitamente
citata – di 150 petabecquerel di Iodio 131 usciti da Fukushima, ed hanno
giudicato più appropriato moltiplicarla per 5: ovvero, calcolarne come
pari a 750 petabecquerel.
Fonte
Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
Statistiche
Monday, September 30, 2013
ESA vuole mandare un serpente su Marte
Un gruppo di ricercatori norvegesi studia un
prototipo di robot strisciante che potrebbe supportare i rover negli
angoli più difficili sul suolo marziano
Visti i risultati della campagna spaziale della NASA, i quattro rover su sei ruote hanno riscontrato diversi problemi di mobilità sul difficile suolo marziano con la grave perdita di Spirit intrappolato dalle insidie sabbiose del pianeta, ESA prova una strada diversa. Ecco perché i ricercatori di SINTEF hanno pensato ad un prototipo a forma di serpente, in grado di superare gli eventuali problemi di manovra e insinuarsi nelle cavità più strette sul territorio sconosciuto.
Per i vertici di ESA sarebbe un gran colpo riuscire a scandagliare quegli angoli più remoti di Marte, lì dove i grandi rover della NASA finiscono impantanati o non riescono nemmeno ad arrivare. Nella visione dei ricercatori norvegesi, il serpentone robotico non potrebbe certo agire da solo, impossibilitato a coprire lunghe distanze sul suolo marziano. In questo modo il prototipo di SINTEF verrebbe trasportato dai rover per poi essere dispiegato nei momenti più adatti nel corso dell'esplorazione.
Mauro Vecchio
Fonte
Volontari Nasa cercasi
Devono rimanere sdraiati per 70 giorni. Un po' noiso, ma a risollevare il morale ci pensa la paga: 1.200 dollari alla settimana, 18mila in tutto.
Per chi ogni mattina sogna di non alzarsi mai dal letto potrebbe essere il lavoro dei sogni. La Nasa infatti sta cercando volontari che restino sdraiati per 70 giorni: potrebbe risultare un po' noioso, anche se è consentito utilizzare cellulari, computer, lavorare online o leggere libri, però la retribuzione è convincente. Si parla di 1.200 dollari a settimana, 18mila in tutto.L'esperimento serve a individuare gli effetti della microgravità sul corpo umano, simulando un viaggio spaziale di lunga durata. "Quello che faremo aiuterà gli astronauti a stare in salute nello spazio", ha affermato Roni Cromwell, senior scientist del progetto. Per valutare tutto al meglio, i letti dei volontari saranno inclinati a testa in giù di 6 gradi, perché l'inclinazione provoca lo spostamento dei fluidi corporei nella parte superiore del corpo umano, causando reazioni cardiovascolari simili a quelli provocati da un viaggio spaziale. E subentreranno anche atrofia muscolare e densità ossea. Ma gli studiosi dicono che non vi sono rischi per gli astronauti, visto che grazie alla gravità può bastare muovere un dito per effettuare degli spostamenti. Il progetto sarà utile a trovare delle contromisure per garantire la salute delle persone una volta tornati sulla Terra.
Nonostante tutti i contro, l'elevata ricompensa potrebbe indurre molti volontari a farsi avanti. Il test prevede anche sedute dallo psicologo e una serie di prove attitudinali e fisiche per preparare la permanenza a letto. Il tutto si svolgerà in un centro di ricerca del Texas, dove sono già stati preparati bagni e docce inclinati, ovviamente, a sei gradi.
Fonte
NASA's tiny glowing plane shows the future of flight in fluorescent oil
NASA built a toy-sized model of a hybrid wing plane, coated it in fluorescent oil, and put it in an ultra-fast wind tunnel. Why? Because it's a federally funded center housing some of the world's brightest minds, and that's the kind of thing it gets to do.
This image shows a 5.8 percent scale model of one of NASA's plane prototypes coated with a glow-in-the-dark liquid before being blasted with air. The patterns the liquid takes informs scientists of the plane's profiles of lift and drag, and shows how efficient a flight it's capable of.
NASA has been particularly focused on that flight efficiency in recent years. They've partnered with companies such as Boeing to create new aeronautic designs that aim to make long-haul flying cheaper and more comfortable. The fact that they've produced a mesmerizing, psychedelic image in the process is just a bonus on the way to faster, easier air travel.
Source
NASA Preparing to Launch 3-D Printer Into Space
NASA is preparing to launch a 3-D printer into space next year, a
toaster-sized game changer that greatly reduces the need for astronauts
to load up with every tool, spare part or supply they might ever need.
The printers would serve as a flying factory of infinite designs,
creating objects by extruding layer upon layer of plastic from long
strands coiled around large spools. Doctors use them to make replacement
joints and artists use them to build exquisite jewelry.
In NASA labs, engineers are 3-D printing small satellites that could
shoot out of the Space Station and transmit data to earth, as well as
replacement parts and rocket pieces that can survive extreme
temperatures.
"Any time we realize we can 3-D print something in space, it's like
Christmas," said inventor Andrew Filo, who is consulting with NASA on
the project. "You can get rid of concepts like rationing, scarce or
irreplaceable."
The spools of plastic could eventually replace racks of extra
instruments and hardware, although the upcoming mission is just a
demonstration printing job.
"If you want to be adaptable, you have to be able to design and
manufacture on the fly, and that's where 3-D printing in space comes
in," said Dave Korsmeyer, director of engineering at NASA's Ames
Research Center at Moffett Field, about 35 miles south of San Francisco.
For the first 3-D printer in space test slated for fall 2014, NASA had
more than a dozen machines to choose from, ranging from $300 desktop
models to $500,000 warehouse builders.
All of them, however, were built for use on Earth, and space travel
presented challenges, from the loads and vibrations of launch to the
stresses of working in orbit, including microgravity, differing air
pressures, limited power and variable temperatures.
As a result, NASA hired Silicon Valley startup Made In Space to build something entirely new.
"Imagine an astronaut needing to make a life-or-death repair on the
International Space Station," said Aaron Kemmer, CEO of Made in Space.
"Rather than hoping that the necessary parts and tools are on the
station already, what if the parts could be 3-D printed when they needed
them?"
When staffing his start up in 2010, Kemmer and his partners warned
engineers there would be ups and downs — nauseating ones. In more than a
dozen flights in NASA's "vomit comet" reduced-gravity aircraft, Made In
Space scientists tested printer after printer.
Last week at their headquarters on NASA's campus, Made In Space
engineers in lab coats and hair nets tinkered with a sealed 3-D printer
in a dust free cleanroom, preparing the models for further pre-launch
tests.
As proof of its utility, the team revisited the notorious 1970
moon-bound Apollo 13 breakdown, when astronauts were forced to jerry-rig
a lifesaving carbon dioxide filter holder with a plastic bag, a manual
cover and duct tape. A 3-D printer could have solved the problem in
minutes.
"Safety has been one of our biggest concerns," said strategic officer
Michael Chen. Sparks, breakages and electric surges can have grave
consequences in the space station. "But when we get it right, we believe
these are the only way to manifest living in space," he said.
Space-bound printers will also, eventually, need to capture gasses
emitted from the extruded plastics, be able to print their own parts for
self-repairs and have some abilities to recycle printed products into
new ones.
Scoperto asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra
E' stato individuato grazie allo speciale sistema robotico "Master", realizzato presso l'Università Statale di Mosca. Rilevato un asteroide il cui diametro risulta tra 15 e 20 metri. Si tratta di un oggetto potenzialmente pericoloso per il nostro Pianeta in quanto si trova a soli 11.000 chilometri di distanza. A rivelarlo, è Vladimir Lipunov, della Lomonosov, la roccia spaziale ”si sta muovendo nella direzione della Terra’. Non vengono tuttavia forniti ulteriori dettagli, se non che le sue dimensioni sono simili a quello che cadde negli Urali nel mese di febbraio.
MOSCOW, September 30 (RIA Novosti) – A
15-meter (approximately 50 feet) asteroid, similar to the one that
exploded above Russia in February, was detected hours before it narrowly
missed the Earth over the weekend, Russian scientists said.
Vladimir Lipunov of the Moscow State University and the Sternberg Astronomical Institute said on Sunday a network of telescopes operated by his team recorded a celestial body approaching the planet.
"[The asteroid] was discovered on Friday night by our station near Lake Baikal and nine hours later it flew within 11,300 kilometers of the Earth surface, below the orbit of geostationary satellites. It was about 15 meters in size,” he said.
The scientists originally thought that it could be a man-made object, such as a spent rocket booster, but rejected the idea when they couldn’t find a match in the space junk catalogue. Lipunov said his team had notified the International Astronomical Union of their discovery, but it is yet to be confirmed.
Vladimir Lipunov of the Moscow State University and the Sternberg Astronomical Institute said on Sunday a network of telescopes operated by his team recorded a celestial body approaching the planet.
"[The asteroid] was discovered on Friday night by our station near Lake Baikal and nine hours later it flew within 11,300 kilometers of the Earth surface, below the orbit of geostationary satellites. It was about 15 meters in size,” he said.
The scientists originally thought that it could be a man-made object, such as a spent rocket booster, but rejected the idea when they couldn’t find a match in the space junk catalogue. Lipunov said his team had notified the International Astronomical Union of their discovery, but it is yet to be confirmed.
Fonte
La cometa ISON diventa verde!
Mentre la Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea stanno preparando i loro
fotoreporter spaziali (Mars Reconnaissance Orbiter, Curiosity e Mars
Express) ad immortalare il passaggio ravvicinato di ISON su Marte tra
poche ore, gli astronomi amatoriali di tutto il mondo continuano a
monitorare e fotografare la cometa dai vari angoli del globo.
Alcune immagini a colori scattate di recente mostrano il nucleo di ISON ingrossato e di colore verde.Secondo i ragazzi di Universe Today, la colorazione assunta da ISON è di buon auspicio, in quanto è segno che la cometa sta diventando più attiva, man mano che si avvicina al Sole.
La luce solare riscalda il nucleo della cometa, vaporizzando le polveri ghiacciate fino a formare una nube di vapori d’acqua, biossido di carbonio, ammoniaca e altri gas.
Una volta liberata, la nebbia si espande rapidamente in un’enorme nuvola sferica che circonda il nucleo della cometa, formando la caratteristica coda.
La scia lasciata da una cometa può essere lunga anche centinaia di migliaia di chilometri, ma sono talmente rarefatte da potervi passare attraverso senza nemmeno accorgersene. La Grande Cometa del 1811 diede vita ad una scia lunga 1,4 milioni di chilometri, quasi quanto il diametro del Sole!
Tra i materiali rilasciati nella nube sono presenti il cianogeno, un composto chimico, formato da carbonio e azoto, e il carbonio biatomico. Entrambi sono gas fluorescenti, i quali mostrano un delizioso colore verde-mela quando sono eccitati dalla luce ultravioletta emessa dal Sole.
Pare che il profumo del cianogeno sia molto simile a quello delle mandorle, ma si tratta di un gas altamente velenoso. La fiamma ottenuta bruciando cianogeno raggiunge i 4.525° C ed è la seconda fiamma più calda ottenibile da un gas, dopo il dicianoetilene, quando brucia in presenza di ossigeno.
Il carbonio biatomico è altrettanto sgradevole. Si tratta di un potente acido corrosivo presente non solo nelle comete ma anche come risultato di archi voltaici ad alta energia.
Nonostante le caratteristiche inquietanti di questi elementi, la natura li utilizza per creare uno spettacolo meraviglioso per i nostri occhi umani.
Non c’è motivo di preoccupazione per eventuali effetti che i gas potrebbero avere sulla Terra al passaggio della cometa, dato che la nube è estremamente rarefatta.
Quindi, è inutile comprare maschere antigas come avvenne nel 1910 al passaggio della cometa di Halley, quando si ritenne di dover proteggere i terrestri da un possibile avvelenamento.
Fonte
Meteor over Midwest
The American Meteor Society reports that it has received over 400 reports of a large fireball (bright meteor) over the U.S. Midwest today (September 26, 2013). People in Ohio, Illinois, Indiana, Kentucky, Missouri and Wisconsin spotted the meteor around 7:05 a.m. CDT; that was local time for the sighting. Witnesses from reported a bright light moving across the morning sky. The estimated trajectory for the fireball took it nearly over Indianapolis. Video from CBS Affiliate WSBT-TV in Mishawaka, Indiana
Veri colori di Marte
Il pianeta Marte è anche chiamato il pianeta rosso per via dell’abbondanza di ossido di ferro
presente nelle sue rocce superficiali. E’ il colore che ci fanno vedere
anche le immagini della Nasa. Fin troppo rosso, il cielo è invece
descritto come essere giallognolo-marroncino.
Tra gli astrofili si stanno facendo strada dubbi circa l’autenticità cromatica delle immagini ufficiali.
Innanzitutto, perchè il pianeta ripreso da telescopi amatoriali non sembra così rossiccio come nelle fotografie della Nasa? Anzi, appare con venature di verde e azzurro?
La teoria dei colori artefatti, con cui verrebbe dipinto il pianeta, sarebbe in accordo con le immagini che mostrano macchie scure di vegetazione ( Foreste marziane ) e calotte di un qualche ghiaccio di colore azzurrognolo ( Climatologia del Pianeta Rosso ).
Ecco alcuni esempi di foto comparate:
Zone molto scure appaiono evidenti anche nelle foto delle sonde, in specie nella zona equatoriale, senza che vi sia fornita spiegazione convincente.
Se esistono su Marte esseri vegetali capaci di fotosintesi clorofilliana, cioè ossigeno nell’aria, il cielo non dovrebbe apparire giallastro come nelle foto che i vari robottini mandati sulla superficie ci inviano.
Del resto, la presenza di tanto ossido nelle rocce superficiali potrebbe suggerire che una discreta quantità di ossigeno molecolare (azzurro) sia presente nell’aria marziana. Oltre che per la ricombinazione della CO2 e altri composti dell’ossigeno che costituiscono per oltre il 95% l’atmosfera.
Anche immagini prese dal telescopio spaziale Huble contengono il colore blu (sopra) nell’atmosfera di Marte altrimenti assente nelle foto più conosciute (sotto).
Si può ipotizzare che se l’intento della astronomia canonica è nascondere la presenza di vita su Marte, l’ente spaziale americano possa avere alterato tramite filtri i veri colori del pianeta. Gli astronomi dovrebbero spiegare l’origine del colore azzurro del cielo marziano.
Numerosi studi effettuati sulle fotografie inviate dai centri di acquisizione paiono essere state “alterate” come a nascondere i toni verdi-azzurri che metterebbero in crisi gli scienziati intenti a convincere la popolazione che Marte è un pianeta morto, semplicemente un freddo e rosso deserto roccioso. La Nasa spesso definisce in “falsi colori” certe fotografie rossastre di Marte mentre sui libri e giornali la falsità dei colori viene omessa.
Così come non viene precisato il motivo per cui le fotocamere a bordo di numerose sonde operano solo in colori alterati da filtri o addirittura in bianco e nero (!) come nel caso della sonda Rosetta.
Ci sono fotografie scattate dal “lander” del primo Viking del ‘76 che mostrano chiaramente toni di blu, basta analizzare le immagine con un qualsiasi software grafico, se uno non si fida del proprio monitor.
Ogni tanto emergono fotografie che sembrano realistiche le quali portano a anche una tematica poco discussa: il fatto che la luce sulla superficie marziana deve essere simile se non superiore a quella che illumina la superficie della Terra. Infatti, il pianeta rosso si trova circa 80 milioni di km più lontano dal Sole del nostro (ma ci sono solo 50 milioni di km tra il suo perielio e il nostro afelio) quindi, essendo la sua atmosfera molto meno spessa, una maggiore percentuale di luce dovrebbe raggiungere il suolo. La fotografia sotto mostra probabilmente l’autentico paesaggio marziano.
Se avete modo di osservare direttamente Marte con un telescopio fate voi la prova colore!
Fonte
Tra gli astrofili si stanno facendo strada dubbi circa l’autenticità cromatica delle immagini ufficiali.
Innanzitutto, perchè il pianeta ripreso da telescopi amatoriali non sembra così rossiccio come nelle fotografie della Nasa? Anzi, appare con venature di verde e azzurro?
La teoria dei colori artefatti, con cui verrebbe dipinto il pianeta, sarebbe in accordo con le immagini che mostrano macchie scure di vegetazione ( Foreste marziane ) e calotte di un qualche ghiaccio di colore azzurrognolo ( Climatologia del Pianeta Rosso ).
Ecco alcuni esempi di foto comparate:
Zone molto scure appaiono evidenti anche nelle foto delle sonde, in specie nella zona equatoriale, senza che vi sia fornita spiegazione convincente.
Se esistono su Marte esseri vegetali capaci di fotosintesi clorofilliana, cioè ossigeno nell’aria, il cielo non dovrebbe apparire giallastro come nelle foto che i vari robottini mandati sulla superficie ci inviano.
Del resto, la presenza di tanto ossido nelle rocce superficiali potrebbe suggerire che una discreta quantità di ossigeno molecolare (azzurro) sia presente nell’aria marziana. Oltre che per la ricombinazione della CO2 e altri composti dell’ossigeno che costituiscono per oltre il 95% l’atmosfera.
Anche immagini prese dal telescopio spaziale Huble contengono il colore blu (sopra) nell’atmosfera di Marte altrimenti assente nelle foto più conosciute (sotto).
Si può ipotizzare che se l’intento della astronomia canonica è nascondere la presenza di vita su Marte, l’ente spaziale americano possa avere alterato tramite filtri i veri colori del pianeta. Gli astronomi dovrebbero spiegare l’origine del colore azzurro del cielo marziano.
Numerosi studi effettuati sulle fotografie inviate dai centri di acquisizione paiono essere state “alterate” come a nascondere i toni verdi-azzurri che metterebbero in crisi gli scienziati intenti a convincere la popolazione che Marte è un pianeta morto, semplicemente un freddo e rosso deserto roccioso. La Nasa spesso definisce in “falsi colori” certe fotografie rossastre di Marte mentre sui libri e giornali la falsità dei colori viene omessa.
Così come non viene precisato il motivo per cui le fotocamere a bordo di numerose sonde operano solo in colori alterati da filtri o addirittura in bianco e nero (!) come nel caso della sonda Rosetta.
Ci sono fotografie scattate dal “lander” del primo Viking del ‘76 che mostrano chiaramente toni di blu, basta analizzare le immagine con un qualsiasi software grafico, se uno non si fida del proprio monitor.
Ogni tanto emergono fotografie che sembrano realistiche le quali portano a anche una tematica poco discussa: il fatto che la luce sulla superficie marziana deve essere simile se non superiore a quella che illumina la superficie della Terra. Infatti, il pianeta rosso si trova circa 80 milioni di km più lontano dal Sole del nostro (ma ci sono solo 50 milioni di km tra il suo perielio e il nostro afelio) quindi, essendo la sua atmosfera molto meno spessa, una maggiore percentuale di luce dovrebbe raggiungere il suolo. La fotografia sotto mostra probabilmente l’autentico paesaggio marziano.
Se avete modo di osservare direttamente Marte con un telescopio fate voi la prova colore!
Fonte
UFO SIGHTING A UFO APPEARS AS PLANE LOWERS LANDING GEAR SEPTEMBER 2013
Ufo Sighting filmed in September 2013. As a plane was dropping it's landing gear a Ufo flies up next to it from the planes undercarriage. The object keeps pace with the airliner for a few seconds. The Ufo goes back underneath the plane, it can be seen going around and over the cockpit area of the plane at the end of the sighting. The person who sent us this tape said that he was filming planes coming in for landings. He said he did not notice anything unusual until he watch this Ufo sighting on a bigger screen at his home. The Ufo came and went very fast, at the time of the event the person taping this sighting also added that, he could not see the Ufo with his naked eye through his small camera screen. Could this sighting be a bird, debris, an experimental government drone? As always, you decide! Thank you for watching.
Special thanks to youtube user "TeknoAXE" for the music. Visit him here http://www.youtube.com/user/teknoaxe
Best UFO Sightings Shocking Events Over Ohio Sweden Hawaii September 2013
New! UFO Sightings Shocking Events Over Ohio, Sweden,Hawaii Massive Eyewitness 2013 last Friday night, while live on air, a caller witnessed and filmed something crashing into the earth! This might be a first for history if this turns out to be truly extraterrestrial.
http://www.youtube.com/watch?v=83sY4l...
Exclusive Breaking News UFO Crash Wilmington Ohio! September 27, 2013 Callers Into Thirdphaseofmoon Witness Massive Event! If you were in the Dayton Ohio Location and Captured this Phenomenon Contact Us At Thirdphaseofmoon!
http://www.youtube.com/watch?v=6lR1NO...
Flying Saucers Over Sweden! Quote From Eye Wittiness "Since I was a child they have always been around... I started having full physical contact with them in 1982 when I still lived in Sweden. I get a sense or a "knowing" when they are around... its hard to explain... When I get that feeling I know they want to meet with me and that's when I go outside and wait for the impulse of where I have to go to meet them. They come from the star Mirach which is situated in the constellation of Andromeda. Their planet is called Anstria and is 197 light years away. They said we are related to them genetically which is why we look like them. They are here on a scientific mission as are other extraterrestrial civilizations. They emphasized that I must keep our contact secret cause it may compromise what they are doing on the earth. There are other people in south america and in Europe who they have contact with too."
http://www.youtube.com/watch?v=Yc4mCQ...
Why is Kukuihaele Considered the Highest UFOs Sightings Location Per Capita in the World? Blake Cousins Investigates on Location of the Big Island Of Hawaii. Kukuihaele is a census-designated place (CDP) in Hawaiʻi County, Hawaiʻi, United States. The population was 317 at the 2000 census.
Dr. Bailey added "The mandible is not from any creature that comes from Earth. That's for sure." (Inside the real area 51: the secret history of wright-patterson, Tom Carey & Don Schmitt 2013 pg 2013)
UFO Sightings TruthSeekah UFO Music Artist! Watch Now 2013 Spread The Word!
TruthSeekah
www.Facebook.com/TruthSeekah
www.TruthSeekahMusic.com
http://www.youtube.com/watch?v=8QvIf0...
Blake Cousins, Brent Cousins and Dr. J Andy Ilias had an explosive conversation for the thirdphaseofmoon morning segment for Event Horizon airing on revolution radio at freedomslips.com. First, last Friday night, while live on air, a caller witnessed and filmed something crashing into the earth! This might be a first for history if this turns out to be truly extraterrestrial. Then we went on to talk about an anonymous contactee from Sweden who sent pictures that are just as or even more extraordinary as Billi Meier's. If that wasnt enough, ever heard of the city with the largest city per capita? Well thirdphaseofmoon breaks that right here. And to top it off, have you ever wanted to see a grey alien bone? How about a jaw? Hear how 2 researchers came upon a dental assistant who was on a secret mission to create an impression of a real bone. Once made, it the impression was crumbled and throwin into the trash where the dental tech meticulously put it back together and created his own impression of the alien! it has been confirmed that it does NOT match any primate here on earth of all the 2000 species known from now and in history. All of this and more right here on the world's largest ufo channel. Here us live Thursdays 8-10 pm Easstern Time (GMT-4) www.freedomsips.com; call in 818-923-1713. October guests include Dr. Greer, Stephen Bassett, Colin Andrews, Stanton Friedman and many many more!
If you have captured anything Amazing regarding UFOs contact Thirdphaseofmoon Via Skype or Facebook!
Visit our new website http://www.thirdphaseofmoon.net/
Facebook https://www.facebook.com/blake.cousins.3
Twitter https://twitter.com/Thirphaseofmoon
http://www.blogtalkradio.com/thirdpha...
Best UFO Video from Summer 2013 Examined
Alejandro, Jason and Maureen review some of the UFO video reports from the past few months.
Multiple UFO sightings captured on camera over Sydney 29 09 2013
I filmed the Plane then one spheres object passing the plane high speed. This object was travelled from the City towards Wollongong. Soon after another large object appeared.I have Sloven down and making my video Frame-by Frame. you can see the shape this object.daylight capture.
UFO? STRANGE LIGHTS, MILITARY BEHIND IT ACCORDING TO TV STATION INVESTIGATION.
KIMA looked into it and found out a lot of you were also getting in touch with the UFO Center. Calls came in from Yakima, Zillah, Toppenish and Sunnyside.
We got some answers from the Yakima Training Center. The center says the lights were coming from some military exercises.
"There were a lot of people, the whole block was outside and lined up you know. At first everyone was like, kind of had the same reaction, 'oh no way it's this, that'", said JR who watched the whole event.
The Yakima Training Center says the lights were either coming from illumination rounds or military beacons that can reflect light when it's foggy. - KIMA.
Your UFO reports: 22nd September - 29th September 2013
Eastern cape South Africa - 29-09-2013
A milky white object with a glowing star in its belly hovered in the
black skie before disapearing in thin air as if heavens have momentarly
opened up and swallow it, this waz later discussed on facebook by a
group of eastern cape citizens who have sighted this.
Mainly in the north of Mauritius - 29 september 2013 at 21pm(mauritian time)
Hi I need your help.Actually a strange object was seen in the north of Mauritius yesterday at 21.00 pm(mauritian time)
There are conspiracies that it was an UFO.But I think it was a satelite maybe.Could you please confirm..
Here are some photos...some saw it as a circle and some saw it fly very fast,forming a line(3rd photo)
Here's a video: http://www.youtube.com/watch?v=b6CBEYht3ws
Sivuyile
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Mainly in the north of Mauritius - 29 september 2013 at 21pm(mauritian time)
Hi I need your help.Actually a strange object was seen in the north of Mauritius yesterday at 21.00 pm(mauritian time)
There are conspiracies that it was an UFO.But I think it was a satelite maybe.Could you please confirm..
Here are some photos...some saw it as a circle and some saw it fly very fast,forming a line(3rd photo)
Here's a video: http://www.youtube.com/watch?v=b6CBEYht3ws
Yash
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Mesa, Arizona - 9/28/13. 11:30pm
Video link:
https://www.facebook.com/video/embed?video_id=10200631132877497
Rich
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Aberdeen, Scotland (AB11 8EU) - 27/09/2013, 21:30
Like a white hazy light just going back and fore for about 5 minutes, then it just disappeared.
Beverley
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Minneapolis U.S - 25/09/2013
New stunning footage of a UFO that appears to be observing the activity inside the Minneapolis target fields which are fully lighted up at night time. The witness at first thought it was a star! Until it started moving it fairly changed his mind. This mysterious object is very high in the skies to be any toy, and its movements are not those of lanterns, Its colour is white and it at the start is very stationary..
Witness Statements: This is my second attempt to film this object. It came, hovered over the field and left but returned after about ten minutes. The hovering over the field was scary
Link: https://www.youtube.com/watch?v=67cw4icQHew
Sandbanks, Bournemouth UK - Tuesday 24th September 2013, 7 pm
Walking along Bournemouth Beach I saw another light suspended in the sky above Sandbanks, it didn't move, it was static.
New stunning footage of a UFO that appears to be observing the activity inside the Minneapolis target fields which are fully lighted up at night time. The witness at first thought it was a star! Until it started moving it fairly changed his mind. This mysterious object is very high in the skies to be any toy, and its movements are not those of lanterns, Its colour is white and it at the start is very stationary..
Witness Statements: This is my second attempt to film this object. It came, hovered over the field and left but returned after about ten minutes. The hovering over the field was scary
Link: https://www.youtube.com/watch?v=67cw4icQHew
Claire
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Sandbanks, Bournemouth UK - Tuesday 24th September 2013, 7 pm
Walking along Bournemouth Beach I saw another light suspended in the sky above Sandbanks, it didn't move, it was static.
Penny
On fox News 9-23-13 @ 9 AM EST Etowah, TN
I saw a strange shape craft flying over the smoke on Kenya attack.
Cupey Bajo, San Juan - September 23, 2013 at 7:30
I was right at the top of the hill going down towards my house when I noticed at the horizon a formation of lights (ref: Sept. 22, 2013 video where a ship is burning, just like that formation). I saw two of the lights turned on, the others were already visible. They were spaced out the size of a football field. I could not stop in the middle of the road, so I got home and went up the stairs to the roof, but they were not visible, I have been living in the same house for 26 years so these lights are not familiar in any way.
Moon Twp - 9/22/13 and 9/23/13
I have a youtube channel under my name Shawn Parry, you have featured my videos on your website on 8/8/13 and 9/3/13. Now I have some incredible fireball orbs UFO videos, 2 videos on 9/22/13, one brilliant fireball UFO stare contest with me then moves and flys away, the 2nd video is a pulsating fireball ufo and already has more than 1,000 views in less than 24 hours. The third UFO fireball video is on 9/23/13 and is brilliant as well, it hovers for a few moments as I pick my head up above the camera and we both stare again for a few minutes, before it begins to move to my left changing colors and pulsating. Please see my You Tube channel under my name Shawn Parry and free to use any of the three videos I described or any others from my collection: http://www.youtube.com/user/navenjohnson1
Raleigh, Durham - 21/09/2013
This is amazing footage of high atmosphere white ufo's passing overhead raleigh durham,
jorge vasquez records this amazing iphone footage and states: these lights were no planes, no one was ivan flash lights and going after all together and be stopped .. Some were quiet without moving and others are movian forward and back! Had never seen something! The color of light was very different and strong and soft became gently! Disappeared after some other stronger and stayed ... Judge for yourself!
Los Angeles County - 9/17/13 10:00 PM
This UFO was one of three that we filmed between 10:00 PM and 1:00 AM in the far Southwest skies. We were attracted to what at first appeared to be a distant star because of its rapid, bumble-bee motion. Videotaped on a fixed tripod with a manually focused Canon camcorder with an 88x zoom, this footage demonstrates fantastic changes in shape and color that take your breath away. We think that Ufologists will be intrigued by this remarkable catch.
We've pasted footage from You Tube at the bottom of the message box. Please enjoy.
http://www.youtube.com/watch?v=4n0lG7SZWpg
Katy, Texas - 14th/Sep/2013
Parental Guidance: Strong Language!!!! This is the moment a family having a rest in their back yard witness lights they cannot identify, the objects throughout the video have constant-flickering-blinking lights white-red-orange and keep a constant position in tight nit groups, all the occupants that witnessed the sighting (ALL COULD NOT IDENTIFIED) were baffled. There is strong adult language due to the shock of the sighting!!!
Link: http://www.youtube.com/watch?v=7fvL4wN6ZCM
Antwerp, Belgium - september 3th - 20:30h
This is one of the things they do to recognise a fake plane. They often have a "passengers light stroke" also called "tell-tell white streak.
I have another video where it's flying on it's side with the passenger lights down at the bottom. Also the 3 Orbs you see on the tail and the amber color it has is a give-away.
I know these fake planes are not really accepted by a lot of people,
but believe me, it's as real (or as fake) as it can get? These crafts are made out of plasma and change their light configuration in a wrong way and most of all they make it look like it's an optical illusion that you see but always push it a bit over the edge ...
I hope people will try to learn and understand more about these so called "fake planes". They're turning up in huge numbers, all around the world.
http://www.youtube.com/watch?v=mg7bJ6gFRcU
Reading, PA - 11.00 AM 2006
Ok this is something my dad brother and me saw a few years ago and for some reason I've been thinking a lot of it lately and just want to know if there's a explanation. We were doing work on a house I had just gotten done welding some pipe and I looked up straight up and there was this rectangle high in the sky it looked just like a parachute but it was multiple colors there was purple blue white I said something to my dad who was standing right beside me and he saw it as well there for a minute or two we were trying to figure out what it was because we quickly realized it wasn't a parachute it was WAY to high to be a parachute and it wasn't descending but staying at the same elevation and slowly traveling across the sky I don't remember if it turned or went straight after a few minutes our necks were killing us and we had work to be done.
I saw a strange shape craft flying over the smoke on Kenya attack.
Rob
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Cupey Bajo, San Juan - September 23, 2013 at 7:30
I was right at the top of the hill going down towards my house when I noticed at the horizon a formation of lights (ref: Sept. 22, 2013 video where a ship is burning, just like that formation). I saw two of the lights turned on, the others were already visible. They were spaced out the size of a football field. I could not stop in the middle of the road, so I got home and went up the stairs to the roof, but they were not visible, I have been living in the same house for 26 years so these lights are not familiar in any way.
Ivette
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Moon Twp - 9/22/13 and 9/23/13
I have a youtube channel under my name Shawn Parry, you have featured my videos on your website on 8/8/13 and 9/3/13. Now I have some incredible fireball orbs UFO videos, 2 videos on 9/22/13, one brilliant fireball UFO stare contest with me then moves and flys away, the 2nd video is a pulsating fireball ufo and already has more than 1,000 views in less than 24 hours. The third UFO fireball video is on 9/23/13 and is brilliant as well, it hovers for a few moments as I pick my head up above the camera and we both stare again for a few minutes, before it begins to move to my left changing colors and pulsating. Please see my You Tube channel under my name Shawn Parry and free to use any of the three videos I described or any others from my collection: http://www.youtube.com/user/navenjohnson1
Shawn Parry
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Raleigh, Durham - 21/09/2013
This is amazing footage of high atmosphere white ufo's passing overhead raleigh durham,
jorge vasquez records this amazing iphone footage and states: these lights were no planes, no one was ivan flash lights and going after all together and be stopped .. Some were quiet without moving and others are movian forward and back! Had never seen something! The color of light was very different and strong and soft became gently! Disappeared after some other stronger and stayed ... Judge for yourself!
Paul
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Los Angeles County - 9/17/13 10:00 PM
This UFO was one of three that we filmed between 10:00 PM and 1:00 AM in the far Southwest skies. We were attracted to what at first appeared to be a distant star because of its rapid, bumble-bee motion. Videotaped on a fixed tripod with a manually focused Canon camcorder with an 88x zoom, this footage demonstrates fantastic changes in shape and color that take your breath away. We think that Ufologists will be intrigued by this remarkable catch.
We've pasted footage from You Tube at the bottom of the message box. Please enjoy.
http://www.youtube.com/watch?v=4n0lG7SZWpg
Philip and Nicole
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Katy, Texas - 14th/Sep/2013
Parental Guidance: Strong Language!!!! This is the moment a family having a rest in their back yard witness lights they cannot identify, the objects throughout the video have constant-flickering-blinking lights white-red-orange and keep a constant position in tight nit groups, all the occupants that witnessed the sighting (ALL COULD NOT IDENTIFIED) were baffled. There is strong adult language due to the shock of the sighting!!!
Link: http://www.youtube.com/watch?v=7fvL4wN6ZCM
Paul
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Antwerp, Belgium - september 3th - 20:30h
This is one of the things they do to recognise a fake plane. They often have a "passengers light stroke" also called "tell-tell white streak.
I have another video where it's flying on it's side with the passenger lights down at the bottom. Also the 3 Orbs you see on the tail and the amber color it has is a give-away.
I know these fake planes are not really accepted by a lot of people,
but believe me, it's as real (or as fake) as it can get? These crafts are made out of plasma and change their light configuration in a wrong way and most of all they make it look like it's an optical illusion that you see but always push it a bit over the edge ...
I hope people will try to learn and understand more about these so called "fake planes". They're turning up in huge numbers, all around the world.
http://www.youtube.com/watch?v=mg7bJ6gFRcU
Pieter
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Reading, PA - 11.00 AM 2006
Ok this is something my dad brother and me saw a few years ago and for some reason I've been thinking a lot of it lately and just want to know if there's a explanation. We were doing work on a house I had just gotten done welding some pipe and I looked up straight up and there was this rectangle high in the sky it looked just like a parachute but it was multiple colors there was purple blue white I said something to my dad who was standing right beside me and he saw it as well there for a minute or two we were trying to figure out what it was because we quickly realized it wasn't a parachute it was WAY to high to be a parachute and it wasn't descending but staying at the same elevation and slowly traveling across the sky I don't remember if it turned or went straight after a few minutes our necks were killing us and we had work to be done.
Anon
Sunday, September 29, 2013
La frutta e la verdura mutante di Fukushima
Pannocchie siamesi, melanzane multiple, mandarini bicolore, ciliegie deformi, girasoli con la parte centrale ingigantita e altri vegetali dall’aspetto abbastanza inquietante …
Questi sono i frutti e le verdure che si possono attualmente trovare sul territorio giapponese. Il minimo che si può dire è che sono spaventosi. Se il mondo vegetale spesso dà una buona indicazione degli effetti a breve e medio termine di un disastro come questo, ci vorranno molti anni per valutare l’entità delle conseguenze complessive sugli esseri umani.
Fonte
NASA: This is what the Earth will look like in 2099
NASA has just put out a time-lapse video showing how the changing climate is expected to impact our world between now and 2099.
Based on the agency’s models for climate and weather trends, NASA predicts that temperatures and rainfall will change drastically during the century to come. Globally, temperatures are expected to rise significantly. Precipitation will increase and decrease differently for various locations around the globe.
The end result: Your grandkids’ world is likely going to be a lot different from the one we live in now — and it won’t just be the crappy music.
Source
La Nasa diffonde la prima immagine dell’isola di fango emersa in Pakistan ed emette un comunicato
Nasa diffonde la prima foto ufficiale dal satellite
La Nasa, attraverso il proprio profilo ufficiale di Facebook, ha da poco emesso una fotografia dal satellite circa l’isola di fango che è emersa a largo delle coste del Pakistan sud-occidentali. Stando a quanto si legge sulla descrizione della stessa immagine, l’ente specifica che qualche ora fa è stato immortalato questo scatto anche per dare agli esperti un ulteriore contributo nelle ricerche sulle cause che hanno azionato l’evolversi e l’espansione di questo piccolo isolotto e sulle dimensioni che ne caratterizzano la sua comparsa. Di seguito anche il testo riportato al di sopra della foto.Carter's Message to Space Aliens Finally Exits Our Solar System
NASA announced a monumental event this month; The renowned spacecraft known as Voyager 1 has exited our solar system.Thirty-six years ago, Voyager 1 departed Cape Canaveral on September 5, 1977 atop of a Titan-Centaur launch vehicle, joining sister ship Voyager 2 which was already en route to Jupiter.Voyager 2 had been hurled into space by her own Titan-Centaur two weeks earlier on August 20, 1977.
The twin spacecraft followed complex, pre-programmed orbits on a shared mission of capturing images and data on the solar system’s largest planets.Together, the Voyager spacecrafts executed close-up fly-by visits to Jupiter, Saturn, Uranus, Neptune, and a total of 48 of their moons.
It took nearly two years for the spacecrafts to reach Jupiter. Voyager 2 paid visits to all four of the giants over the course of ten years, from Jupiter in July of 1979 to Neptune in August of 1989.Voyager 1 saw Jupiter close-up in March of 1979 and Saturn in November of 1980.Seventeen years later, in February of 1998, Voyager 1 caught up to Pioneer 10 (launched in 1972) and became what NASA’s Jet Propulsion Laboratory refers to as “humankind's most distant object.”
Voyager 1 is the first manmade item to go interstellar – That is, traveling beyond our Solar System.Voyager 1’s odometer now reads in excess of 11,647,362,655 miles (125.3 AU).Traveling at a speed exceeding 38,000 miles per hour (3.6 AU per year) for the past 36 years.And it still works.
Voyager 2 is loping along at a mere 35,000 miles per hour (3.3 AU per year).Having taken a couple of detours that Voyager 1 did not have scheduled, Voyager 2 is over 2 billion miles behind.The Voyager 2 odometer reading is around 9,537,265,829 (102.6 AU) and will join her sister ship at the solar system’s edge in 2020 after seven more years of straight-line coasting.
To get an idea of how far away Voyager 1 is now, imagine the Sun as the size of a basketball. Relative Earth would be the size of a BB, orbiting about 100 feet away.In that scale, Voyager would be nearly one mile beyond Earth.
In the period since the Voyagers left Earth, the Space Shuttle program was inaugurated and mothballed.William Shatner starred as the protagonist in Star Trek: The Motion Picture in which Voyager 1 was featured as the antagonist. And right about the time that Voyager 1 flew past Pluto, the poor thing got degraded from full planet status.
Source
OVNIS - Arquivos Secretos da KGB - Dublado PtBR
Um incrível documentário mostrando vídeos militares, depoimentos do alto escalão, provas incontestáveis sobre o envolvimento da KGB na corrida pelos Discos Voadores. Uma incrível produção repleta de materiais raros!
Saturday, September 28, 2013
Giappone, l’incompetenza di Tokyo sulla centrale di Fukushima
Si
avvicina la data in cui avrà inizio la pericolosa operazione di
"trasbordo" delle barre di carburante dalla piscina del reattore 4 della
centrale nucleare di Fukushima
L'operazione, unica nel suo genere e mai tentata sinora, paragonabile forse solo al recupero del relitto della Concordia, ha messo in allarme tutto il Giappone. L'intento è quello di spostare oltre 1300 barre di carburante, per un totale di 400 tonnellate, dalla piscina a rischio situata in cima al reattore 4 in "un luogo sicuro", che "per motivi di sicurezza" non è stato reso noto. Insomma, non una roba da poco, soprattutto se si considera che le barre avrebbero un potenziale di radioattività 14mila volte superiore alla bomba di Hiroshima. Tuttavia, nessuno sa con precisione quali saranno gli effetti reali di un'eventuale rottura di una barra.
"È come tentare di sfilare una ad una le sigarette da un pacchetto senza farle urtare tra loro. E con il problema che alcune di loro sono già pericolosamente piegate" ha spiegato alla Reuters l'ingegnere nucleare Arnie Gundersen.
Quello che intimorisce non è solo la grande pericolosità dell'operazione, ma il fatto che a dirigerla sarà la Tepco, la stessa società elettrica che gestiva la centrale di Fukushima al momento del terremoto. I suoi dirigenti, invece di essere stati processati e condannati per procurato disastro, non solo sono a piede libero, ma saranno anche alla guida della delicata operazione di messa in sicurezza di una "bomba" che loro stessi hanno innescato.
Ad ogni modo, quanto meno, i dirigenti della Tepco cominciano ad ammettere tanti elementi che fino a poco fa venivano sistematicamente smentiti: sì, ci sono dei continui sversamenti di acqua radioattiva dentro e fuori la centrale, vale a dire in mare, e sì, nessuno sa che fine hanno fatto i noccioli di ben tre reattori e quale sia la reale situazione al loro interno. Alla faccia delle ripetute rassicurazioni che il governo di Shinzo Abe aveva dato probabilmente per accaparrarsi le Olimpiadi e per rafforzare la sua immagine tra gli elettori.
Quel che è certo è che le autorità giapponesi hanno affrontato il "caso Fukushima" con grande sciatteria e superficialità, fattore che sta infastidendo, e non poco, i Paesi vicini come Corea, Cina e Russia. Anche gli Stati Uniti non vedono di buon occhio come i giapponesi stanno trattando la questione di Fukushima, tant'è che la Cnn ha tacciato Tokyo di incompetenza.
Gabriella Tesoro
Fonte
L'operazione, unica nel suo genere e mai tentata sinora, paragonabile forse solo al recupero del relitto della Concordia, ha messo in allarme tutto il Giappone. L'intento è quello di spostare oltre 1300 barre di carburante, per un totale di 400 tonnellate, dalla piscina a rischio situata in cima al reattore 4 in "un luogo sicuro", che "per motivi di sicurezza" non è stato reso noto. Insomma, non una roba da poco, soprattutto se si considera che le barre avrebbero un potenziale di radioattività 14mila volte superiore alla bomba di Hiroshima. Tuttavia, nessuno sa con precisione quali saranno gli effetti reali di un'eventuale rottura di una barra.
"È come tentare di sfilare una ad una le sigarette da un pacchetto senza farle urtare tra loro. E con il problema che alcune di loro sono già pericolosamente piegate" ha spiegato alla Reuters l'ingegnere nucleare Arnie Gundersen.
Quello che intimorisce non è solo la grande pericolosità dell'operazione, ma il fatto che a dirigerla sarà la Tepco, la stessa società elettrica che gestiva la centrale di Fukushima al momento del terremoto. I suoi dirigenti, invece di essere stati processati e condannati per procurato disastro, non solo sono a piede libero, ma saranno anche alla guida della delicata operazione di messa in sicurezza di una "bomba" che loro stessi hanno innescato.
Ad ogni modo, quanto meno, i dirigenti della Tepco cominciano ad ammettere tanti elementi che fino a poco fa venivano sistematicamente smentiti: sì, ci sono dei continui sversamenti di acqua radioattiva dentro e fuori la centrale, vale a dire in mare, e sì, nessuno sa che fine hanno fatto i noccioli di ben tre reattori e quale sia la reale situazione al loro interno. Alla faccia delle ripetute rassicurazioni che il governo di Shinzo Abe aveva dato probabilmente per accaparrarsi le Olimpiadi e per rafforzare la sua immagine tra gli elettori.
Quel che è certo è che le autorità giapponesi hanno affrontato il "caso Fukushima" con grande sciatteria e superficialità, fattore che sta infastidendo, e non poco, i Paesi vicini come Corea, Cina e Russia. Anche gli Stati Uniti non vedono di buon occhio come i giapponesi stanno trattando la questione di Fukushima, tant'è che la Cnn ha tacciato Tokyo di incompetenza.
Gabriella Tesoro
Fonte
Mars Soil Has Lots Of Water For Explorers, NASA's Curiosity Rover Finds
Future Mars explorers may be able to get all the water they need out of the red dirt beneath their boots, a new study suggests
NASA's Mars rover Curiosity has found that surface soil on the Red Planet contains about 2 percent water by weight. That means astronaut pioneers could extract roughly 2 pints (1 liter) of water out of every cubic foot (0.03 cubic meters) of Martian dirt they dig up, said study lead author Laurie Leshin, of Rensselaer Polytechnic Institute in Troy, N.Y.
"For me, that was a big 'wow' moment," Leshin told SPACE.com. "I was really happy when we saw that there's easily accessible water here in the dirt beneath your feet. And it's probably true anywhere you go on Mars." [The Search for Water on Mars (Photos)]
The new study is one of five papers published in the journal Science today (Sept. 26) that report what researchers have learned about Martian surface materials from the work Curiosity did during its first 100 days on the Red Planet.
Soaking up atmospheric water
Curiosity touched down inside Mars' huge Gale Crater in August 2012, kicking off a planned two-year surface mission to determine if the Red Planet could ever have supported microbial life. It achieved that goal in March, when it found that a spot near its landing site called Yellowknife Bay was indeed habitable billions of years ago.
But Curiosity did quite a bit of science work before getting to Yellowknife Bay. Leshin and her colleagues looked at the results of Curiosity's first extensive Mars soil analyses, which the 1-ton rover performed on dirt that it scooped up at a sandy site called Rocknest in November 2012.
Using its Sample Analysis at Mars instrument, or SAM, Curiosity heated this dirt to a temperature of 1,535 degrees Fahrenheit (835 degrees Celsius), and then identified the gases that boiled off. SAM saw significant amounts of carbon dioxide, oxygen and sulfur compounds — and lots of water on Mars.
SAM also determined that the soil water is rich in deuterium, a "heavy" isotope of hydrogen that contains one neutron and one proton (as opposed to "normal" hydrogen atoms, which have no neutrons). The water in Mars' thin air sports a similar deuterium ratio, Leshin said.
"That tells us that the dirt is acting like a bit of a sponge and absorbing water from the atmosphere," she said.
Some bad news for manned exploration
SAM detected some organic compounds in the Rocknest sample as well — carbon-containing chemicals that are the building blocks of life here on Earth. But as mission scientists reported late last year, these are simple, chlorinated organics that likely have nothing to do with Martian life. [The Hunt for Martian Life: A Photo Timeline]
Instead, Leshin said, they were probably produced when organics that hitched a ride from Earth reacted with chlorine atoms released by a toxic chemical in the sample called perchlorate.
Perchlorate is known to exist in Martian dirt; NASA's Phoenix lander spotted it near the planet's north pole in 2008. Curiosity has now found evidence of it near the equator, suggesting that the chemical is common across the planet. (Indeed, observations by a variety of robotic Mars explorers indicate that Red Planet dirt is likely similar from place to place, distributed in a global layer across the surface, Leshin said.)
The presence of perchlorate is a challenge that architects of future manned Mars missions will have to overcome, Leshin said.
"Perchlorate is not good for people. We have to figure out, if humans are going to come into contact with the soil, how to deal with that," she said.
"That's the reason we send robotic explorers before we send humans — to try to really understand both the opportunities and the good stuff, and the challenges we need to work through," Leshin added.
A wealth of discoveries
At left, a closeup view of the Mars rock target Rocknest taken by the Curiosity rover showing its sandy surface and shadows that were disrupted by the rover's front left wheel. At right, a view of Mars samples from Curiosity's third dirt scoop after it was seived. Image released Sept. 26, 2013.
The four other papers published in Science today report exciting results as well.
For example, Curiosity's laser-firing ChemCam instrument found a strong hydrogen signal in fine-grained Martian soils along the rover's route, reinforcing the SAM data and further suggesting that water is common in dirt across the planet (since such fine soils are globally distributed).
Another study reveals more intriguing details about a rock Curiosity studied in October 2012. This stone — which scientists dubbed "Jake Matijevic" in honor of a mission team member who died two weeks after the rover touched down — is a type of volcanic rock never before seen on Mars.
However, rocks similar to Jake Matijevic are commonly observed here on Earth, especially on oceanic islands and in rifts where the planet's crust is thinning out.
"Of all the Martian rocks, this one is the most Earth-like. It's kind of amazing," said Curiosity lead scientist John Grotzinger, a geologist at the California Institute of Technology in Pasadena. "What it indicates is that the planet is more evolved than we thought it was, more differentiated."
This image depicts the science result from the Mars rover Curiosity's CheMin instrument, showing an X-ray diffraction of the rover's fifth scoop of Martian dirt. The black semi-circle at the bottom is the shadow of the beam stop. Image released Sept. 26, 2013.
The five new studies showcase the diversity and scientific value of Gale Crater, Grotzinger said. They also highlight how well Curiosity's 10 science instruments have worked together, returning huge amounts of data that will keep the mission team busy for years to come.
"The amount of information that comes out of this rover just blows me away, all the time," Grotzinger told SPACE.com. "We're getting better at using Curiosity, and she just keeps telling us more and more. One year into the mission, we still feel like we're drinking from a fire hose."
The road to Mount Sharp
The pace of discovery could pick up even more. This past July, Curiosity left the Yellowknife Bay area and headed for Mount Sharp, which rises 3.4 miles (5.5 kilometers) into the Martian sky from Gale Crater's center.
Mount Sharp has been Curiosity's main destination since before the rover's November 2011 launch. Mission scientists want the rover to climb up through the mountain's foothills, reading the terrain's many layers along the way.
"As we go through the rock layers, we're basically looking at the history of ancient environments and how they may be changing," Grotzinger said. "So what we'll really be able to do for the first time is get a relative chronology of some substantial part of Martian history, which should be pretty cool."
Curiosity has covered about 20 percent of the planned 5.3-mile (8.5 km) trek to Mount Sharp. The rover, which is doing science work as it goes, may reach the base of the mountain around the middle of next year, Grotzinger said.
Source
NASA's Mars rover Curiosity has found that surface soil on the Red Planet contains about 2 percent water by weight. That means astronaut pioneers could extract roughly 2 pints (1 liter) of water out of every cubic foot (0.03 cubic meters) of Martian dirt they dig up, said study lead author Laurie Leshin, of Rensselaer Polytechnic Institute in Troy, N.Y.
"For me, that was a big 'wow' moment," Leshin told SPACE.com. "I was really happy when we saw that there's easily accessible water here in the dirt beneath your feet. And it's probably true anywhere you go on Mars." [The Search for Water on Mars (Photos)]
The new study is one of five papers published in the journal Science today (Sept. 26) that report what researchers have learned about Martian surface materials from the work Curiosity did during its first 100 days on the Red Planet.
Soaking up atmospheric water
Curiosity touched down inside Mars' huge Gale Crater in August 2012, kicking off a planned two-year surface mission to determine if the Red Planet could ever have supported microbial life. It achieved that goal in March, when it found that a spot near its landing site called Yellowknife Bay was indeed habitable billions of years ago.
But Curiosity did quite a bit of science work before getting to Yellowknife Bay. Leshin and her colleagues looked at the results of Curiosity's first extensive Mars soil analyses, which the 1-ton rover performed on dirt that it scooped up at a sandy site called Rocknest in November 2012.
Using its Sample Analysis at Mars instrument, or SAM, Curiosity heated this dirt to a temperature of 1,535 degrees Fahrenheit (835 degrees Celsius), and then identified the gases that boiled off. SAM saw significant amounts of carbon dioxide, oxygen and sulfur compounds — and lots of water on Mars.
SAM also determined that the soil water is rich in deuterium, a "heavy" isotope of hydrogen that contains one neutron and one proton (as opposed to "normal" hydrogen atoms, which have no neutrons). The water in Mars' thin air sports a similar deuterium ratio, Leshin said.
"That tells us that the dirt is acting like a bit of a sponge and absorbing water from the atmosphere," she said.
Some bad news for manned exploration
SAM detected some organic compounds in the Rocknest sample as well — carbon-containing chemicals that are the building blocks of life here on Earth. But as mission scientists reported late last year, these are simple, chlorinated organics that likely have nothing to do with Martian life. [The Hunt for Martian Life: A Photo Timeline]
Instead, Leshin said, they were probably produced when organics that hitched a ride from Earth reacted with chlorine atoms released by a toxic chemical in the sample called perchlorate.
Perchlorate is known to exist in Martian dirt; NASA's Phoenix lander spotted it near the planet's north pole in 2008. Curiosity has now found evidence of it near the equator, suggesting that the chemical is common across the planet. (Indeed, observations by a variety of robotic Mars explorers indicate that Red Planet dirt is likely similar from place to place, distributed in a global layer across the surface, Leshin said.)
The presence of perchlorate is a challenge that architects of future manned Mars missions will have to overcome, Leshin said.
"Perchlorate is not good for people. We have to figure out, if humans are going to come into contact with the soil, how to deal with that," she said.
"That's the reason we send robotic explorers before we send humans — to try to really understand both the opportunities and the good stuff, and the challenges we need to work through," Leshin added.
A wealth of discoveries
At left, a closeup view of the Mars rock target Rocknest taken by the Curiosity rover showing its sandy surface and shadows that were disrupted by the rover's front left wheel. At right, a view of Mars samples from Curiosity's third dirt scoop after it was seived. Image released Sept. 26, 2013.
The four other papers published in Science today report exciting results as well.
For example, Curiosity's laser-firing ChemCam instrument found a strong hydrogen signal in fine-grained Martian soils along the rover's route, reinforcing the SAM data and further suggesting that water is common in dirt across the planet (since such fine soils are globally distributed).
Another study reveals more intriguing details about a rock Curiosity studied in October 2012. This stone — which scientists dubbed "Jake Matijevic" in honor of a mission team member who died two weeks after the rover touched down — is a type of volcanic rock never before seen on Mars.
However, rocks similar to Jake Matijevic are commonly observed here on Earth, especially on oceanic islands and in rifts where the planet's crust is thinning out.
"Of all the Martian rocks, this one is the most Earth-like. It's kind of amazing," said Curiosity lead scientist John Grotzinger, a geologist at the California Institute of Technology in Pasadena. "What it indicates is that the planet is more evolved than we thought it was, more differentiated."
This image depicts the science result from the Mars rover Curiosity's CheMin instrument, showing an X-ray diffraction of the rover's fifth scoop of Martian dirt. The black semi-circle at the bottom is the shadow of the beam stop. Image released Sept. 26, 2013.
The five new studies showcase the diversity and scientific value of Gale Crater, Grotzinger said. They also highlight how well Curiosity's 10 science instruments have worked together, returning huge amounts of data that will keep the mission team busy for years to come.
"The amount of information that comes out of this rover just blows me away, all the time," Grotzinger told SPACE.com. "We're getting better at using Curiosity, and she just keeps telling us more and more. One year into the mission, we still feel like we're drinking from a fire hose."
The road to Mount Sharp
The pace of discovery could pick up even more. This past July, Curiosity left the Yellowknife Bay area and headed for Mount Sharp, which rises 3.4 miles (5.5 kilometers) into the Martian sky from Gale Crater's center.
Mount Sharp has been Curiosity's main destination since before the rover's November 2011 launch. Mission scientists want the rover to climb up through the mountain's foothills, reading the terrain's many layers along the way.
"As we go through the rock layers, we're basically looking at the history of ancient environments and how they may be changing," Grotzinger said. "So what we'll really be able to do for the first time is get a relative chronology of some substantial part of Martian history, which should be pretty cool."
Curiosity has covered about 20 percent of the planned 5.3-mile (8.5 km) trek to Mount Sharp. The rover, which is doing science work as it goes, may reach the base of the mountain around the middle of next year, Grotzinger said.
Source
ISON si avvicina a Marte: la NASA lancia un 'palloncino' per spiare la cometa del secolo
ROMA - Un colossale "palloncino"
della NASA sta per effettuare un aggancio libero verso le stelle in
una missione di "spionaggio" della più grande attrazione celeste del
momento: la cometa ISON.
Tempo permettendo, il Balloon Rapid Response per ISON (BRRISON) della NASA sarà lanciato domenica (29 settembre).
Tempo permettendo, il Balloon Rapid Response per ISON (BRRISON) della NASA sarà lanciato domenica (29 settembre).
L'obiettivo della missione-palloncino di un giorno è quello di catturare le immagini di ISON, la "palla di ghiaccio" in arrivo che alcuni scienziati hanno annunciato come la potenziale "cometa del secolo", perché potrebbe divampare di brillantezza spettacolare dopo un passaggio ravvicinato del Sole a fine novembre.
Mentre la comunità scientifica e gli appassionati stanno aspettando il giorno in cui farà il suo randez-vous con il Sole, il 1 ottobre Ison sorvolerà Marte, ad una distanza minima di 10.400 chilometri e sarà prontamente immortalata dai rover marziani, Opportunity e Curiosity, e dalle sonde in orbita intorno al Pianeta Rosso.
In particolare ad avere la maggiore visibilità della cometa sarà il Mars Reconnaissance Orbiter, che grazie alla potenza del telescopio HiRISE potrebbe essere in grado di rilevare la coda e l'atmosfera della cometa.
ISON è osservata da 16 veicoli spaziali della Nasa e altri telescopi sulla Terra. Il volo ravvicinato verso Marte darà in anteprima i dati di cui gli scienziati hanno bisogno per rispondere alla domanda: è o non è la cometa del secolo?
Il destino di ISON ancora non è scritto: la risposta l'avremo solo a novembre, quando la cometa passerà vicino al Sole.
Se resisterà alle temperature e alle radiazioni della nostra stella, emetterà una luce talmente tanto forte da poter essere visibile dalla Terra a occhio nudo. E anche di giorno.
Ma se così non fosse, evaporerà, facendo sfumare le aspettative di poter dire: "quando passò la cometa del secolo io c'ero".
La Nasa conferma: Curiosity ha trovato l’acqua su Marte
La Nasa ha confermato la presenza d'acqua su Marte. La sonda
Curiosity, infatti, riscaldando polvere prelevata dalla superficie, è
stata in grado di produrre vapore acqueo.
-Redazione–28 settembre 2013- Chi nutriva ancora qualche dubbio in proposito dovrà definitvamente ricredersi: anche la Nasa, infatti, ha confermato la presenza di acqua sul Pianeta Rosso.
Merito, ovviamente, di Curiosity, la sonda che ha come obiettivo quello di analizzare e scoprire i segreti della superficie marziana. Dopo che, alcuni giorni fa, era giunta la notizia secondo cui sul pianeta fosse presente una quantità troppo esigua di metano per consentire la vita, un'altra sopresa ha risollevato gli umori dei ricercatori. Il terreno di Marte, infatti, è ricchissimo di acqua, sebbene essa non scorra in fiumiciattoli e rigagnoli.
La possibilità che l'elemento fosse presente sul Pianeta Rosso, d'altronde, non è mai stata sottovalutata. Numerosi indizi avevano lasciato presagire la scoperta, in special modo i ritrovamenti di sassi e pietre levigate, che avevano indotto i ricercatori a supporre che, precedentemente, in mezzo ai crateri di Marte, scorressero acque.
Ora, la conferma: Curiosity l'ha rinvenuta riscaldando, attraverso i propri laser, reperti di rocce che compongono il terreno. In questo modo è stato possibile produrre dei vapori che, successivamente, il rover ha analizzato, riscontrando la presenza della tanto ricercata H2O.
La percentuale di acqua presente nella polvere marziana si aggira attorno al 2%. Secondo alcuni ricercatori, si tratta di un livello che permetterebbe persino una futura colonizzazione del pianeta. Inoltre, considerato che è stata riscontrata nella polvere superficiale, non è impossibile che, nel sottosuolo, sia altrettanto presente e, addirittura, in stato liquido. D'altronde, fino a questo momento, era stata rinvenuta soltanto sotto forma di ghiaccio in corrispondenza dei poli.
Il prossimo passo, dunque, è quello che spingerà la sonda Curiosity ad esplorare, adesso, le zone che si ritengono esser state umide. L'intento, ovviamente, sarà quello di ricercare la vita che, secondo gli scienziati, quasi sicuramente, in passato, è prosperata.
Fonte
-Redazione–28 settembre 2013- Chi nutriva ancora qualche dubbio in proposito dovrà definitvamente ricredersi: anche la Nasa, infatti, ha confermato la presenza di acqua sul Pianeta Rosso.
Merito, ovviamente, di Curiosity, la sonda che ha come obiettivo quello di analizzare e scoprire i segreti della superficie marziana. Dopo che, alcuni giorni fa, era giunta la notizia secondo cui sul pianeta fosse presente una quantità troppo esigua di metano per consentire la vita, un'altra sopresa ha risollevato gli umori dei ricercatori. Il terreno di Marte, infatti, è ricchissimo di acqua, sebbene essa non scorra in fiumiciattoli e rigagnoli.
La possibilità che l'elemento fosse presente sul Pianeta Rosso, d'altronde, non è mai stata sottovalutata. Numerosi indizi avevano lasciato presagire la scoperta, in special modo i ritrovamenti di sassi e pietre levigate, che avevano indotto i ricercatori a supporre che, precedentemente, in mezzo ai crateri di Marte, scorressero acque.
Ora, la conferma: Curiosity l'ha rinvenuta riscaldando, attraverso i propri laser, reperti di rocce che compongono il terreno. In questo modo è stato possibile produrre dei vapori che, successivamente, il rover ha analizzato, riscontrando la presenza della tanto ricercata H2O.
La percentuale di acqua presente nella polvere marziana si aggira attorno al 2%. Secondo alcuni ricercatori, si tratta di un livello che permetterebbe persino una futura colonizzazione del pianeta. Inoltre, considerato che è stata riscontrata nella polvere superficiale, non è impossibile che, nel sottosuolo, sia altrettanto presente e, addirittura, in stato liquido. D'altronde, fino a questo momento, era stata rinvenuta soltanto sotto forma di ghiaccio in corrispondenza dei poli.
Il prossimo passo, dunque, è quello che spingerà la sonda Curiosity ad esplorare, adesso, le zone che si ritengono esser state umide. L'intento, ovviamente, sarà quello di ricercare la vita che, secondo gli scienziati, quasi sicuramente, in passato, è prosperata.
Fonte
Battle to save BBC TV's The Sky At Night
STARGAZERS in York have joined a national campaign to stop the BBC cancelling an iconic television show
Astronomy documentary The Sky At Night had the same permanent presenter, Patrick Moore, from its first airing in 1957 until 7 January 2013 after Moore’s death in December last year, making it the longest-running programme with the same presenter in television history.
But news that the popular monthly programme could be axed has caused dismay among fans and has led to an online petition.
Annette Newby, the secretary, of the York Astronomical Society, which has about 100 members, said: “The Sky at Night is a British institution and it is watched by astronomers everywhere.
There is very little science on the BBC and even less astronomy.
“This programme is the mainstay of information and education on astronomy and without it the BBC will fail their remit of being a Public Service Broadcaster.
“Our society chairman, Martin Dawson, has known Patrick Moore for many years and has visited his house on many an occasion.”
A BBC spokesman said: “The Sky at Night is on-air until the end of the year. Plans for subsequent series are being discussed.”
The petition called The BBC: Please do not axe The Sky At Night has more than 25,000 signatures and can be found at www.change.org/en-GB/petitions/the-bbc-please-do-not-axe-the-sky-at-night
Patrick Moore |
Astronomy documentary The Sky At Night had the same permanent presenter, Patrick Moore, from its first airing in 1957 until 7 January 2013 after Moore’s death in December last year, making it the longest-running programme with the same presenter in television history.
But news that the popular monthly programme could be axed has caused dismay among fans and has led to an online petition.
Annette Newby, the secretary, of the York Astronomical Society, which has about 100 members, said: “The Sky at Night is a British institution and it is watched by astronomers everywhere.
There is very little science on the BBC and even less astronomy.
“This programme is the mainstay of information and education on astronomy and without it the BBC will fail their remit of being a Public Service Broadcaster.
“Our society chairman, Martin Dawson, has known Patrick Moore for many years and has visited his house on many an occasion.”
A BBC spokesman said: “The Sky at Night is on-air until the end of the year. Plans for subsequent series are being discussed.”
The petition called The BBC: Please do not axe The Sky At Night has more than 25,000 signatures and can be found at www.change.org/en-GB/petitions/the-bbc-please-do-not-axe-the-sky-at-night
Ecco la stella 'Dr Jekyll e Mr. Hyde'
E' l'anello mancante che spiega l'evoluzione delle pulsar
Una strana stella trasformista, che si comporta come Dottor Jekyll e
Mister Hyde, è stata ritratta per la prima volta sulla rivista Nature
dall'astrofisico italiano Alessandro Papitto, dell'Istituto di studi
spaziali di Barcellona, in collaborazione con i ricercatori
dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
E' una stella di neutroni, uno degli oggetti più densi dell'universo
frutto dell'esplosione di una supernova, che in tempi rapidissimi passa
dall'emissione intermittente di raggi X a quella di onde radio. Con il
suo comportamento capriccioso, rappresenta l'anello mancante che gli
astronomi cercavano da decenni. La stella di neutroni si chiama IGR
J18245-2452 e si trova a 18.000 anni luce dalla Terra, in un ammasso
chiamato Messier 28.
Scoperta per la prima volta nel 2005 da un gruppo di astronomi che la
classificò come una sorgente intermittente (pulsar) di onde radio, è
stata riscoperta una seconda volta nel 2013 nella sua veste di pulsar a
raggi X.
La sua peculiarità sta proprio nell'essere l'''anello mancante'', come
lo definisce Papitto, una fase di transizione tra due stadi della vita
di una pulsar. ''Da oltre 30 anni la teoria prevede che le pulsar radio
più veloci a ruotare fossero un tempo delle pulsar a raggi X che,
catturando materiale da un disco di gas circostante prodotto dalla
stella compagna, sono state portate a ruotare sempre più velocemente'',
spiega Luigi Stella, dell'Osservatorio di Roma dell'Inaf.
''Dopo un intervallo di tempo di centinaia di milioni di anni - aggiunge
il ricercatore- la materia proveniente dal disco si riduce fino a
cessare completamente e la stella di neutroni diventa una pulsar radio
in rapidissima rotazione''. Finora mancava però la prova diretta di un
legame tra queste due fasi della vita delle pulsar, che è stata
finalmente trovata nel comportamento capriccioso di questa stella grazie
a una serie di osservazioni combinate dei telescopi orbitanti Integral e
Xmm-Newton dell'Agenzia spaziale europea (Esa), seguite da altre
indagini condotte dallo spazio con i satelliti Nasa Swift e Chandra, e
da terra con radiotelescopi in Australia, Paesi Bassi e Stati Uniti.
Fonte
Carri armati transitano nel porto di Napoli. A chi sono destinati?
27 settembre
2013 - carri armati che transitano nel porto di Napoli, immagini
inquietanti per questi tempi,vista la situazione economica del paese.La
domanda che nasce spontanea e': da dove arrivano e a chi sono
destinati?Lo spostamento di mezzi corazzati puo' essere connesso alle
aspettate rivolte che potrebbero scoppiare nei prossimi mesi per
l'aggravarsi della crisi economica in Italia? Guarda la foto
UK: IL DAILY MAIL PARLA DI SCIE CHIMICHE
dal 21st Century Wire LA PREMESSA AL MAINSTREAM…
Dopo un decennio passato a negare e a occultare la pratica di questi esperimenti altamente distruttivi e pericolosi, fatti sulla testa di umani ignari, quest'anno - il 2013- l'informazione del mainstream, la superfognatura, ha cominciato svelare l'esistenza della discarica che vediamo quando alziamo gli occhi verso i nostri cieli, che un tempo erano blu.
Val la pena di dare una occhiata e condividere l'articolo del Daily Mail (nel seguito) che parla come se cio' che descrivono potrebbe accadere quando, di fatto, sta gia' accadendo quotidianamente in tutto il Regno Unito. Sfruttano il fatto che la piu' parte della gente non alza gli occhi al cielo ne' fa domande sul costante aumento dei ghirigori disegnati sopra le loro teste.
(...) si noti che di recente si sono fatti molti tentativi per dare nuovo slancio di vita alla pseudo scienza e scienza del c... del global warming; anche se con un giorno di ritardo e un carbon dollaro in meno, non smetteranno di tentarci ancora una volta..
Tutta questa cura e denaro per curare il “ global warming”? Non proprio.. Potete scommetterci che c'è una multinazionale transnazionale o persino una agenda per la depopolazione dietro questo folle programma sanzionato dal governo.
Gli effetti sulla salute e il danno ambientale causati dalle scie chimiche, non hanno giustificazioni e speriamo che abbastanza persone si renderanno conto dell'entita' di questo crimine e indiranno la class action piu' grande del mondo contro i principali colpevoli che hanno sanzionato questo crimine stesso: il governo del Nord America e l'Europa.
Forse tempo di sciogliere i nostri governi corporativi?
L'INGEGNERIA CLIMATICA per "curare " il global warming potrebbe trasformare i cieli blu in cieli BIANCHI.
- l'Aerosol negli strati superiori dell'atmosfera, potrebbe portar via luce alla Terra
- spargere particelle rosse intorno alla terra potrebbe lavare i cieli rendendoli bianchi
- l'effetto e' visibile ovunque sul pianeta
- e' molto intenso fuori dalle citta'
By Rob Waughtrad. Cristina Bassi
DAL Mail Online
I cieli potrebbero trasformarsi da un rassicurante blu in un lenzuolo bianco, se gli scienziati saranno costretti ad azioni drastiche per contrastare il global warming, cosi hanno affermato gli esperti.
Iniettando aerosol che sparge luce nella atmosfera, potremmo riflettere piu' sole fuori dalla Terra e raffreddare il pianeta. Ma il controeffetto sarebbe quello di spargere particelle rosse intorno all'atmosfera, cosa che lava via il blu.
Il risultato sarebbero [ strana scelta del tempo verbale: io propendo per il tempo presente ] cieli che diventano nebbiosi o offuscati anziche' avere i colori netti a cui siamo abutuati nei giorni d'estate.
Secondo un rapporto del New Scientist, una tale misura potrebbe tagliare di un quinto la quantita' di luce solare che raggiunge la terra, sebbene la riduzione di quantita' del blu nel cielo sarebbe molto piu' pronunciata.
Ben Kravitz del Carnegie Institution for Science in Stanford, California, ha detto che l'umanita' potrebbe rivolgersi alla geoingegneria, per risolvere i suoi problemi con l'ambiente: una soluzione drastica, se le cose dovessero volgere al peggio [sicuramente una espressione di humor inglese, un understatement...]
Ha detto anche ci sara' biosgno di spargere particelle che vanno da 0.1 a 0.9 micrometri di diametro per influenzare la quantita' di luce nel cielo.
Funzionerebbe, perchè la sola ragione per cui il cielo è blu, è per via delle molecole di aria che vengono sparse...
FONTE: http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2155450/Climate-engineering-cure-global-warming-turn-sky-WHITE-claim-scientists.html#ixzz2fhljomDS
trad. Cristina Bassi
La Bolivia diventa la prima nazione “Mc Donald’s Free”
Dopo aver lottato per più di un decennio per mantenere i conti fuori
dal ‘rosso’, la catena di fast food americana è costretta a chiudere
tutti i suoi punti vendita aperti in Bolivia. E i dati stanno facendo
notizia.
Le famose collinette dorate dei ristoranti di McDonald's non campeggeranno più nel paesaggio della Bolivia. Infatti, il paese sudamericano potrebbe diventare la prima naziona al mondo 'McDonald's free'.
Nonostante le molte campagna pubblicitarie e promozionali, già nel 2002 McDonald’s dovette chiudere otto dei suoi ristoranti posizioniati nelle principali città boliviane di La Paz, Cochabamba e Santa Cruz de la Sierra.
Ora, l’ultimo hamburger è stato servito dopo aver annunciato un piano di ristrutturazione globale secondo il quale la catena chiuderà i battenti nelle ultime sette cittadine della Bolivia, a fronte di profitti veramente miseri.
Qualsiasi altra impresa, con i numeri presentati dai bilanci di McDonald’s, avrebbe cessato l’attività in metà del tempo. Eppure, la forza economica del colosso della ristorazione fast ha permesso di galleggiare per 14 anni senza vedere il becco di un profitto.
Negozio dopo negozio, la Bolivia ha respinto la logica del mangiare proposta da McDonald’s, fino a costringere l’azienda americana a dichiarare bandiera bianca.
Il fallimento di McDonald’s ha avuto un impatto così profondo che è stato prodotto anche un documentario dal titolo ‘Porque quebro McDonald’s en Bolivia‘ (Perchè McDonald’s è andato in bancarotta in Bolivia), cercando di spiegare perchè i boliviani non hanno mai accettato di mangiare i panini del fast food americano.
Il documentario include interventi di cuochi, sociologi, nutrizionisti ed educatori, i quali concordano tutti sul fatto che i boliviani non sono contrari all’hamburger in sè, ma contro la logica del ‘fast food’, un concetto totalmente rifiutato dalla mentalità del paese latinoamericano.
Come spiega hispanicallyspeakingnews.com, i boliviani semplicemente non si fidano dei cibi preparati in così poco tempo. Il metodo di produzione di massa dei fast food, semplice e veloce, non li convince, perchè i pasti devono essere preparati adeguatamente.
Costoro nutrono un grande rispetto per il loro corpo e quindi hanno grande attenzione per quello che finisce nel loro stomaco. Se nelle altre culture, compresa la nostra, mangiare da McDonald’s ogni settimana non viene percepito come un rischio per la salute, per i boliviani il basso costo dei cibi del fast food non vale il rischio per la salute.
Preferiscono cibi ben preparati, piatti locali e desiderano sapere se quello che stanno mangiando è stato preparato nel modo giusto.
Come scrive il blog El Polvorin, “il fast food rappresenta l’esatto contrario di ciò che i boliviani considerano un pasto preparato come si deve. Per essere buono, il cibo deve essere preparato con amore, dedizione, seguendo le basilari norme igieniche e i corretti tempi di cottura”.
Insomma, una vera e propria lezione sul senso del mangiare (non solo ridotto al nutrimento, ma come fenomeno di socialità) e sul rispetto di se stessi.
Secondo Natural News, si tratta soprattutto il rifiuto di quello che viene definita come “Tecnologia di ristrutturazione della carne” spesso usata dai fast food come McDonald’s, un processo grazie al quale si ottiene un bell’hamburger con un contenuto minimo di carne.
Pare che il McRib, uno dei prodotti di punta del McDonald’s, sia ottenuto con 70 ingredienti differenti che includono una miscela di trippa, cuore e stomaco scottato, azodicarbonamide e una farina-agente sbiancante, spesso usata nella produzione di materie plastiche espanse.
Dopo di che, alla miscela vengono aggiunte delle proteine e la decorazione, in modo che possano essere ‘stampate’ in un fabbrica dedicata e sembrare delle vere e proprie costolette di maiale. Eppure, vengono proposte e vendute come costole di suino fresche. Ma non c’è niente di vero!
Questa è l’idea disgustosa che i boliviani hanno rifiutato e che potrebbe diventare un esempio stimolante da seguire nel resto del mondo.
Fonte
Le famose collinette dorate dei ristoranti di McDonald's non campeggeranno più nel paesaggio della Bolivia. Infatti, il paese sudamericano potrebbe diventare la prima naziona al mondo 'McDonald's free'.
Nonostante le molte campagna pubblicitarie e promozionali, già nel 2002 McDonald’s dovette chiudere otto dei suoi ristoranti posizioniati nelle principali città boliviane di La Paz, Cochabamba e Santa Cruz de la Sierra.
Ora, l’ultimo hamburger è stato servito dopo aver annunciato un piano di ristrutturazione globale secondo il quale la catena chiuderà i battenti nelle ultime sette cittadine della Bolivia, a fronte di profitti veramente miseri.
Qualsiasi altra impresa, con i numeri presentati dai bilanci di McDonald’s, avrebbe cessato l’attività in metà del tempo. Eppure, la forza economica del colosso della ristorazione fast ha permesso di galleggiare per 14 anni senza vedere il becco di un profitto.
Negozio dopo negozio, la Bolivia ha respinto la logica del mangiare proposta da McDonald’s, fino a costringere l’azienda americana a dichiarare bandiera bianca.
Il fallimento di McDonald’s ha avuto un impatto così profondo che è stato prodotto anche un documentario dal titolo ‘Porque quebro McDonald’s en Bolivia‘ (Perchè McDonald’s è andato in bancarotta in Bolivia), cercando di spiegare perchè i boliviani non hanno mai accettato di mangiare i panini del fast food americano.
Il documentario include interventi di cuochi, sociologi, nutrizionisti ed educatori, i quali concordano tutti sul fatto che i boliviani non sono contrari all’hamburger in sè, ma contro la logica del ‘fast food’, un concetto totalmente rifiutato dalla mentalità del paese latinoamericano.
Come spiega hispanicallyspeakingnews.com, i boliviani semplicemente non si fidano dei cibi preparati in così poco tempo. Il metodo di produzione di massa dei fast food, semplice e veloce, non li convince, perchè i pasti devono essere preparati adeguatamente.
Costoro nutrono un grande rispetto per il loro corpo e quindi hanno grande attenzione per quello che finisce nel loro stomaco. Se nelle altre culture, compresa la nostra, mangiare da McDonald’s ogni settimana non viene percepito come un rischio per la salute, per i boliviani il basso costo dei cibi del fast food non vale il rischio per la salute.
Preferiscono cibi ben preparati, piatti locali e desiderano sapere se quello che stanno mangiando è stato preparato nel modo giusto.
Come scrive il blog El Polvorin, “il fast food rappresenta l’esatto contrario di ciò che i boliviani considerano un pasto preparato come si deve. Per essere buono, il cibo deve essere preparato con amore, dedizione, seguendo le basilari norme igieniche e i corretti tempi di cottura”.
Insomma, una vera e propria lezione sul senso del mangiare (non solo ridotto al nutrimento, ma come fenomeno di socialità) e sul rispetto di se stessi.
Secondo Natural News, si tratta soprattutto il rifiuto di quello che viene definita come “Tecnologia di ristrutturazione della carne” spesso usata dai fast food come McDonald’s, un processo grazie al quale si ottiene un bell’hamburger con un contenuto minimo di carne.
Pare che il McRib, uno dei prodotti di punta del McDonald’s, sia ottenuto con 70 ingredienti differenti che includono una miscela di trippa, cuore e stomaco scottato, azodicarbonamide e una farina-agente sbiancante, spesso usata nella produzione di materie plastiche espanse.
Dopo di che, alla miscela vengono aggiunte delle proteine e la decorazione, in modo che possano essere ‘stampate’ in un fabbrica dedicata e sembrare delle vere e proprie costolette di maiale. Eppure, vengono proposte e vendute come costole di suino fresche. Ma non c’è niente di vero!
Questa è l’idea disgustosa che i boliviani hanno rifiutato e che potrebbe diventare un esempio stimolante da seguire nel resto del mondo.
Fonte
The Alien-Life Summit
The 1961 conference where brilliant scientists came together to discuss the search for ETs
This piece is adapted from Five Billion Years of Solitude: The Search for Life Among the Stars by Lee Billings.
Recent headlines about alien life in our planet’s atmosphere have been shot down to earth. But scientists are still looking for messages from and signs of other civilizations among faraway stars—carrying on the tradition that started more than 50 years ago, when some of the era’s most brilliant scientific minds got together to discuss the astronomical possibilities.
In 1961, J.P.T. Pearman of the National Academy of Sciences approached astronomer Frank Drake to help convene a small, informal SETI
conference at the National Radio Astronomy Observatory’s Green Bank
observatory. The core purpose of the meeting, Pearman explained, was to
quantify whether SETI had any reasonable chance of successfully
detecting civilizations around other stars.
Besides Drake and Pearman, three Nobel laureates attended. The other
attendees were only slightly less celebrated. They included physicist
Philip Morrison, who had co-authored a 1959 paper advocating a SETI
program just like the one Drake undertook in 1960. A dark-haired and
brilliant 27-year-old astronomy postdoc named Carl Sagan was, at the
time, the youngest and arguably least distinguished name on the guest
list.
A few days before the conference began, Drake tried to categorize the key pieces of information needed to estimate the number, N,
of detectable advanced civilizations that might currently exist in our
galaxy. Drake reasoned that the average rate of star formation in the
Milky Way, R, placed a rough upper limit on the creation of new cradles for cosmic civilizations. Some fraction of those stars, fp, would actually form planets, and some number of those planets, ne, would be suitable for life. Some fraction of those habitable planets, fl, would actually blossom into living worlds, and some fraction of those living worlds, fi,
would give birth to intelligent, conscious beings. The fraction of
intelligent extraterrestrials that developed technologies that could
communicate their existence across interstellar distances was fc, and the average longevity of a technological society was L.
When the conference opened on the morning of Nov. 1, 1961, after the
guests were seated and sipping coffee, Drake wrote on a chalkboard: N = R fp ne fl fi fc L
That string of letters has come to be known as the “Drake equation.”
Though Drake had intended it only to guide the next three days of the
Green Bank meeting, the equation and its plausible values would come to
dominate all subsequent SETI discussions and searches. At the meeting,
it was the two final and most nebulous terms of Drake’s equation: fc, the fraction of intelligent creatures who would develop societies and technologies capable of interstellar communication, and L, the average longevity of an advanced technological civilization, that caused the most vigorous philosophical debate.
According to Morrison, history suggested that the emergence of
technological societies might be a convergent phenomenon. The early
civilizations of China, the Middle East, and the Americas all arose
independently and generally followed similar lines of development. And
yet their paths had ultimately diverged—the drivers of social change and
technological progress were not at all clear. Despite China’s
development of technologies such as gunpowder, compasses, paper, and the
printing press hundreds of years before Europeans did, China
experienced nothing equivalent to the colonization of the New World, the
European Renaissance, and the successive scientific and industrial
revolutions. Whether sending ships across oceans or messages among the
stars, a society's ability to explore and expand appeared to be a matter
not only of technological prowess, but also of choice. Whether any
particular technological culture would ever attempt something as wild as
interstellar communication seemed unpredictable.
The Green Bank attendees eventually guessed that between one-fifth
and one-tenth of intelligent species would develop the capabilities and
intentions to search for and signal other cosmic civilizations. That
left only L, the typical lifetime of technological civilizations, for the group to consider.
Drake suspected that what really controlled the number of
technological civilizations living in the cosmos was almost solely their
longevity. The thought made Morrison shudder. He had worked on the
Manhattan Project during World War II and had witnessed the detonation
of the first atomic bomb. Humans had developed a global society, radio
telescopes, and interplanetary rockets at roughly the same time as
weapons of mass destruction. Perhaps all societies would proceed on
similar trajectories, becoming visible to the wider cosmos at roughly
the same moment they gained an ability to destroy themselves. In fact,
Morrison estimated, if the average civilization endured only a decade
before passing into oblivion, at any time there would most likely be
only one communicative planetary system throughout the galaxy. One of
the most compelling reasons to search for evidence of extraterrestrial
civilizations, Morrison thought, would be to learn whether our own had a
prayer of surviving its current technological adolescence.
Sagan attempted to counter the doomsaying, noting that we could not
rule out some technological civilizations achieving global stability and
prosperity either before or even after developing weapons of mass
destruction. They might master their planetary environment and move on
to exploit resources in the rest of their planetary system. Such a
society could, in theory, persist for geological timescales of hundreds
of millions or even billions of years, potentially lasting as long as
its host star continued to shine. And if, somehow, that civilization
managed to escape its dying sun and colonize other planetary systems ...
well, perhaps then it would endure practically forever. Of all the
attendees, Sagan was by far the most optimistic that technological
civilizations could solve not only their many planetary problems, but
also the manifold difficulties associated with interstellar travel.
Somewhere out there, Sagan suggested, immortals passed their unending
days amid the stars.
Drake’s best guess in 1961 walked the line between Morrison and Sagan: He speculated that L might
be about 10,000 years, and that consequently perhaps 10,000
technological civilizations were scattered throughout the Milky Way
along with our own. It was probably not coincidental that Drake’s
personal estimate rendered the successful detection of alien
civilizations still quite difficult but not entirely beyond our
capabilities: By his reckoning, only 10 million stars would need to be
monitored to obtain an eventual detection, though the search could take
decades, even centuries.
At the conference’s end, as the guests drank Champagne, Otto Struve,
the director of Green Bank observatory, offered up a toast: “To the
value of L. May it prove to be a very large number.”
By Lee Billings
By Lee Billings
Adapted from Five Billion Years of Solitude: The Search for Life Among the Stars
by Lee Billings with permission of Current, a member of Penguin Group
(USA) LLC, A Penguin Random House Company. Copyright © Lee Billings,
2013. Five Billion Years of Solitude is available Oct. 3.
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