I segnali delle prime luci dell'universo
Da un telescopio in Antartide e dal telescopi spaziale Herschel
( ANSA) I segnali delle prime luci che hanno brillato nell'universo sono stati
intercettati da un gioco di squadra fra il telescopio spaziale Herschel,
dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e, a Terra, dal South Pole
Telescope che si trova in Antartide, presso la base americana
Amundsen-Scott. Quello che gli astronomi hanno intercettato è una debole
curva nel segnale considerato 'l'eco' del Big Bang, il fondo di
radiazione cosmica formato quando l'universo aveva appena 380.000 anni.
I nuovi dati integrano la mappa dell'universo primitivo fornita da un
altro telescopio spaziale europeo, Planck, nel marzo 2013. Il segnale
intercettato da Herschel, rileva l'Esa, è già considerato un nuovo passo
verso la conoscenza dei primi istanti di vita dell'universo.
La prima luce brillata nel cosmo è stata deviata nel suo viaggio verso
la Terra dagli ammassi di galassie che si trovavano sulla sua strada e
dalla materia oscura, la materia misteriosa che occuperebbe circa il 25%
dell'universo. Secondo gli esperti dell'Esa il risultato potrebbe
essere la prima dimostrazione di come si siano formate nell'universo
giovanissimo e in rapida espansione anche le onde gravitazionali. Queste
ultime, previste dalla teoria della relatività di Albert Einstein, sono
l'eco generata ogni volta che variazioni nella massa dei corpi celesti
perturbano il campo gravitazionale. Ciò accade generalmente in
conseguenza di eventi molto violenti, come l'esplosione di supernovae,
la collisione tra buchi neri, la rotazione di pulsar, o lo stesso Big
Bang che ha dato origine all'universo.
Il ''fossile'' dell'eco del Big bang che possiamo osservare oggi, a 13,8
miliardi di distanza, è un universo disseminato da radio-onde alla
temperatura di 2,7 gradi sopra lo zero assoluto. Variazioni minuscole di
questa temperatura (pari a poche decine di milionesimo di grado)
rivelano la 'mappa', nell'universo giovane, dei semi delle stelle e
delle galassie che vediamo oggi.
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