Robert S. Rodvik, Rete Voltaire 21 giugno 2012
Chi ha dato alla NATO il diritto di
governare il mondo? L’autore chiarisce come le élite occidentali, molte
delle quali furono sostenitrici di Hitler, salvarono numerosi gerarchi
nazisti e li misero nella condizione di continuare l’ultradecennale
lotta contro la Russia. L’uno per cento dell’epoca e l’uno per cento di
oggi, condannarono a morte milioni di persone per attuare quello che nel
1918 Winston Churchill indicò come “strangolare nella culla” la
minaccia bolscevica. Il controllo totale dei cosiddetti media mainstream
favorì tale azione odiosa.
Molti
scrittori hanno documentato come le élite inglesi e statunitensi
finanziarono l’ascesa al potere di Hitler e come, finché non rivolse le
sue forze verso ovest, non intrapresero azioni difensive contro il Terzo
Reich. In Gran Bretagna, i membri dell’élite del Right Club, spesso con
la complicità del governo, sostennero segretamente le azioni di Hitler
contro gli ebrei, i comunisti e i socialisti. Il duca di Wellington era
un noto antisemita e membro del Right Club. Edoardo VIII, noto
come “il re traditore” era un grande amico di Adolf Hitler e fu
costretto a rinunciare al trono non a causa di Wallis Simpson, ma perché
si scoprì che passava documenti sulle operazioni belliche inglesi ai
nazisti. L’aristocrazia, dopo tutto, non ha mai aspirato alla
condivisione delle ricchezze con le classi inferiori, e Adolf perseguiva
ugualmente tali obiettivi, come la distruzione degli untermenschen. prevista nel piano A della sua strategia di conquista dell’Europa e della Russia.
La Banca dei Regolamenti Internazionali fu una creazione congiunta degli anni ’30 tra le banche centrali del mondo occidentale, compresa la Federal Reserve Bank di New York. Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, era un sostenitore totale di Hitler e quando i nazisti invasero l’Austria nel 1938, la maggior parte dell’oro del Paese fu imballato e caricato nel caveau controllato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali, la principale banca centrale del mondo occidentale. In seguito i nazisti entrarono a Praga, presero i dirigenti della Banca nazionale ceca in ostaggio e chiesero di cedere il controllo delle riserve auree del Paese, qualcosa come circa 48 milioni di dollari. Informati che l’oro era già stato trasferito nei caveau di Londra, cercarono di contattare Montagu Norman, che trasferì immediatamente i soldi ai tedeschi per alimentarne la macchina da guerra. Un vero amico. Gli Stati Uniti d’America non erano ancora al vertice del potere imperialista mondiale, ma molte loro élite erano allineate ai sentimenti delle élite britanniche. Uno dei protagonisti favorevoli all’ascesa di Adolf Hitler e del partito nazista non fu altri che Prescott Bush, padre di George Herbert Walker Bush e nonno di G. W, Bush, i futuri presidenti, e del G. W. H. Bush capo della CIA. Questi criminali di guerra mantennero la loro popolarità tra la destra statunitense grazie al supporto dei media compiacenti che oscurarono presso la popolazione le loro relazioni da amanti dei nazisti.
Nel loro libro George Bush: The Unauthorized Biography, Webster G. Tarpley e Anton Chaitkin scrivono quanto segue: “Nell’ottobre del 1942… Prescott Bush era Managing Partner della Brown Brothers Harriman. Suo figlio 18,enne George, futuro presidente degli Stati Uniti, aveva appena iniziato l’addestramento da pilota della marina. Il 20 ottobre 1942 il governo degli Stati Uniti ordinò il sequestro delle operazioni bancarie dei nazisti tedeschi a New York, che venivano gestite da Prescott Bush. Sotto il Trading with the Enemy Act, il governo sequestrò l’Union Banking Corporation, di cui Bush era direttore. L’US Property Custodian sequestrò le quote azionarie dell’Union Banking Corp., di proprietà di Prescott Bush, E. Roland “Bunny” Harriman, tre dirigenti nazisti e altri due collaboratori di Bush”. [1] Tarpley e Chaitkin aggiungono: “La famiglia del presidente Bush aveva già svolto un ruolo centrale nel finanziamento e armamento di Adolf Hitler nell’ascesa in Germania… decidendo che Prescott Bush e altri dirigenti dell’Union Banking Corp. fossero legalmente i prestanome dei nazisti, il governo evitò un più importante problema storico: in che modo i nazisti di Hitler furono arruolati, armati e istruiti dalle cricche di New York e Londra, di cui Prescott Bush era un direttore esecutivo?” [2] Tra coloro che sostennero l’ascesa al potere di Adolf Hitler vi fu l’industriale Henry Ford, un noto giudeofobo. Tra i suoi altri crimini, Ford… “ha rifiutato di costruire motori per aerei per l’Inghilterra e invece fornì e costruì i camion militari da 5 tonnellate che furono la spina dorsale della logistica dell’esercito tedesco.” [3] L’elenco degli industriali statunitensi legati al nazismo è troppo lungo da spiegare qui, ma si può vederlo nell’eccellente libro di Charles Higham, “Trading With The Enemy: the Nazi-american plot 1933 – 1949”. [4]
Chiaramente importanti finanzieri occidentali erano al fianco di Hitler, occupati a fornirgli i fondi per il riarmo militare finché non li tradì attaccando l’Inghilterra, unendo gli alleati per sconfiggere le forze naziste. In questo sforzo venne formata una diabolica alleanza, quella tra le potenze occidentali e l’Unione Sovietica, la principale forza che sconfisse le legioni hitleriane. Eppure, molto prima della fine della guerra, inglesi e statunitensi complottarono per reindirizzare le proprie energie contro i sovietici, un déjà vu del 1918, quando gli occidentali attuarono l’invasione contro i bolscevichi, certamente l’evento principale meno noto della storia moderna. A tal fine inglesi e statunitensi salvarono i più sanguinari criminali di guerra nazisti, ricercati dai loro stessi governi, e li inserirono negli apparati terroristici inglese e statunitense.
Come scrive Michael McClintock: “fu subito dopo la creazione delle Nazioni Unite che i leader statunitensi trovarono necessario, come questione d’interesse, violare le nuove regole che pubblicamente lodavano. Così facendo, crearono nuovi sistemi con cui eludere la responsabilità nel violare la legge, tra cui un enorme apparato per le azioni segrete e, tramite uno sforzo straordinario, presentare le azioni degli Stati Uniti, di qualunque natura, come fossero in accordo con il diritto internazionale”. [5] Allo stesso tempo, mentre l’occidente progettava le sue azioni segrete contro il suo alleato della seconda guerra mondiale, creò anche il club terroristico noto come NATO, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. Quasi ogni sua parte fu un’impresa nazista. Il generale nazista Reinhard Gehlen, per esempio, che aveva guidato l’ufficio Russia del Oberkommando der Wermacht (OKW – Quartier generale supremo di Hitler) e che fu consulente della Soluzione Finale, venne segretamente trasferito negli Stati Uniti dove avrebbe consegnato il suo vasto archivio segreto sull’Unione Sovietica, e quindi creato l’ufficio Russia della neonata CIA. [6] Gehlen sarebbe poi tornato in Germania del dopoguerra, dove fu messo a capo del nuovo Bundesnachrichtendienst (BND) della Germania, il servizio segreto tedesco. In sostanza, due uffici sulla Russia (almeno) operarono invece di uno solo, entrambi con lo stesso fine ultimo: distruggere l’Unione Sovietica e il comunismo.
Centinaia se non migliaia di ex-nazisti trovarono nuova vita lavorando per conto di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada mentre la guerra fredda iniziava, ed ora gli stragisti fecero politica grazie agli stessi Lord of the Manor che avevano sostenuto Hitler all’inizio. E con gli stessi ex-nazisti rimessi in attività, ogni crimine fu impiegato contro i sovietici per evitare qualsiasi sfida al diritto del capitale globale di dettare le condizioni della schiavitù. La Germania Ovest, ora diretta da ex-nazisti sotto il cancelliere Konrad Adenauer, aderì alla NATO nel 1954 e Gehlen mantenne i contatti con il suo mentore filo-nazista Allen Dulles, che sarebbe diventato capo della CIA, e con il fratello John Foster Segretario di Stato. Presto la NATO iniziò a mettere solidi e veri nazisti ai vertici dell’organizzazione. Il generale Hans Speidel, per esempio, divenne comandante in capo nel 1957 di AFCENT (Allied Forces Central Europe). L’ammiraglio nazista Friedrich Guggenberger entrò nel potente comitato militare della NATO di Washington e il generale Adolf Heusinger (vecchio capo di Gehlen all’OKW di Hitler), ne divenne il presidente. Al Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE), Gehlen riuscì a piazzare diversi collaborazionisti dei nazisti in posizioni vitali [7]. Tra questi il colonnello Hennig Strumpell, che divenne vice del Maggior-Generale inglese Charles Traver, assistente del Capo di Stato Maggiore (Intelligence) presso lo SHAPE. Il colonnello Heinz Koller-Kraus divenne responsabile della logistica presso l’AFCENT di Speidel. Molti altri uomini di Gehlen presto entrarono nella NATO per definirne la politica. [8] Con gli stessi nazisti ben integrati nella NATO e la CIA diventata un’estensione della vecchia agenzia d’intelligence nazista di Gehlen, la Neue Weltordnung in sostanza fu trasferita dal Reichstag di Berlino al Pentagono e alla CIA di Langley, in Virginia.
In aggiunta ai piani di guerra antisovietici, le élite degli USA riconobbero il valore del ministero della Verità di Goebbels e applicarono le lezioni apprese nella più sofisticata rete di propaganda del mondo mai creata. Tutte le guerre occidentali avrebbero ora avuto titoli illusori, come ad esempio: “guerre per la democrazia”, “guerre per la pace”, “guerre per la giustizia”, “guerre umanitarie” e così via. Le élite finanziarie aziendali che gestiscono il Regno Unito e il Canada si affrettarono ad adottare gli stessi elementi essenziali. Due componenti delle guerre di propaganda di Stati Uniti/Regno Unito/Neue Weltordnung nazista furono Radio Free Europe e Radio Liberty, create con personale ex-nazista di Gehlen e finanziate dalla CIA. [9] Questi stragisti nazisti istituirono l’ufficio ungherese, affinché armassero e assistessero gli elementi clandestini filo-nazisti in Ungheria che, insieme alla CIA, istigarono la rivolta ungherese che i sovietici repressero brutalmente [10]. Lo scopo principale di questo episodio, però, non aveva a che fare con i morti e i moribondi, ma piuttosto diffondere propaganda ritraendo l’”Impero del Male” che doveva essere distrutto. [11]
Il dr. Eberhardt Taubert aderì al partito nazista nel 1931 e fu presto promosso al rango di Sturmführer al ministero della Propaganda di Goebbels. Dopo la guerra, Taubert scappò in Sud Africa dove trovò conforto tra i neo-nazisti al potere a Johannesburg, occupati a progettare il sistema dell’apartheid. Negli anni ’50 tornò in Germania e si unì al vecchio amico nazista Reinhard Gehlen, diventando membro del BND. Nel suo nuovo ruolo al BND/CIA, Taubert divenne presidente dell’”Associazione Nazionale per la Pace e la Libertà” della CIA, diventando anche consigliere del ministro della Difesa tedesco, l’ex-nazista Franz Josef Strauss; fu poi assegnato da Strauss alla NATO come consulente del “Dipartimento guerra psicologica”. Il ministero della Verità di Goebbels viene riciclato per alimentare racconti fondamentalisti cristiani di nuovo conio, ma familiarmente vecchi e sordidi, ma dal nuovo confezionamento. [12]
La NATO fu anche strettamente collegata ad una serie di attentati terroristici in Italia negli anni ’70-’80, al fine di creare la “strategia della tensione” volta a consentire alla destra fascista di andare al potere e, quindi dare “stabilità” al Paese. Questo piano usò numerosi terroristi di estrema destra, come Stefano Delle Chiaie di Ordine Nuovo ed altre anime dementi che piazzarono bombe in luoghi pubblici, uccidendo centinaia di persone e sostenuti dai terroristi nazisti di Gehlen e della NATO. Anche se ben nascosta in Europa, grazie alla complicità dei media, la narrazione fallì in questo caso. In sostanza costoro e i loro seguaci gestiscono la NATO che oggi uccide in giro nel mondo grazie a fantocci come Barack Obama, Steve Harper e altri satrapi occidentali che posano da difensori dell’umanità. E’ troppo da accettare senza perdere l’appetito più e più volte.
La Banca dei Regolamenti Internazionali fu una creazione congiunta degli anni ’30 tra le banche centrali del mondo occidentale, compresa la Federal Reserve Bank di New York. Montagu Norman, governatore della Banca d’Inghilterra, era un sostenitore totale di Hitler e quando i nazisti invasero l’Austria nel 1938, la maggior parte dell’oro del Paese fu imballato e caricato nel caveau controllato dalla Banca dei Regolamenti Internazionali, la principale banca centrale del mondo occidentale. In seguito i nazisti entrarono a Praga, presero i dirigenti della Banca nazionale ceca in ostaggio e chiesero di cedere il controllo delle riserve auree del Paese, qualcosa come circa 48 milioni di dollari. Informati che l’oro era già stato trasferito nei caveau di Londra, cercarono di contattare Montagu Norman, che trasferì immediatamente i soldi ai tedeschi per alimentarne la macchina da guerra. Un vero amico. Gli Stati Uniti d’America non erano ancora al vertice del potere imperialista mondiale, ma molte loro élite erano allineate ai sentimenti delle élite britanniche. Uno dei protagonisti favorevoli all’ascesa di Adolf Hitler e del partito nazista non fu altri che Prescott Bush, padre di George Herbert Walker Bush e nonno di G. W, Bush, i futuri presidenti, e del G. W. H. Bush capo della CIA. Questi criminali di guerra mantennero la loro popolarità tra la destra statunitense grazie al supporto dei media compiacenti che oscurarono presso la popolazione le loro relazioni da amanti dei nazisti.
Nel loro libro George Bush: The Unauthorized Biography, Webster G. Tarpley e Anton Chaitkin scrivono quanto segue: “Nell’ottobre del 1942… Prescott Bush era Managing Partner della Brown Brothers Harriman. Suo figlio 18,enne George, futuro presidente degli Stati Uniti, aveva appena iniziato l’addestramento da pilota della marina. Il 20 ottobre 1942 il governo degli Stati Uniti ordinò il sequestro delle operazioni bancarie dei nazisti tedeschi a New York, che venivano gestite da Prescott Bush. Sotto il Trading with the Enemy Act, il governo sequestrò l’Union Banking Corporation, di cui Bush era direttore. L’US Property Custodian sequestrò le quote azionarie dell’Union Banking Corp., di proprietà di Prescott Bush, E. Roland “Bunny” Harriman, tre dirigenti nazisti e altri due collaboratori di Bush”. [1] Tarpley e Chaitkin aggiungono: “La famiglia del presidente Bush aveva già svolto un ruolo centrale nel finanziamento e armamento di Adolf Hitler nell’ascesa in Germania… decidendo che Prescott Bush e altri dirigenti dell’Union Banking Corp. fossero legalmente i prestanome dei nazisti, il governo evitò un più importante problema storico: in che modo i nazisti di Hitler furono arruolati, armati e istruiti dalle cricche di New York e Londra, di cui Prescott Bush era un direttore esecutivo?” [2] Tra coloro che sostennero l’ascesa al potere di Adolf Hitler vi fu l’industriale Henry Ford, un noto giudeofobo. Tra i suoi altri crimini, Ford… “ha rifiutato di costruire motori per aerei per l’Inghilterra e invece fornì e costruì i camion militari da 5 tonnellate che furono la spina dorsale della logistica dell’esercito tedesco.” [3] L’elenco degli industriali statunitensi legati al nazismo è troppo lungo da spiegare qui, ma si può vederlo nell’eccellente libro di Charles Higham, “Trading With The Enemy: the Nazi-american plot 1933 – 1949”. [4]
Chiaramente importanti finanzieri occidentali erano al fianco di Hitler, occupati a fornirgli i fondi per il riarmo militare finché non li tradì attaccando l’Inghilterra, unendo gli alleati per sconfiggere le forze naziste. In questo sforzo venne formata una diabolica alleanza, quella tra le potenze occidentali e l’Unione Sovietica, la principale forza che sconfisse le legioni hitleriane. Eppure, molto prima della fine della guerra, inglesi e statunitensi complottarono per reindirizzare le proprie energie contro i sovietici, un déjà vu del 1918, quando gli occidentali attuarono l’invasione contro i bolscevichi, certamente l’evento principale meno noto della storia moderna. A tal fine inglesi e statunitensi salvarono i più sanguinari criminali di guerra nazisti, ricercati dai loro stessi governi, e li inserirono negli apparati terroristici inglese e statunitense.
Come scrive Michael McClintock: “fu subito dopo la creazione delle Nazioni Unite che i leader statunitensi trovarono necessario, come questione d’interesse, violare le nuove regole che pubblicamente lodavano. Così facendo, crearono nuovi sistemi con cui eludere la responsabilità nel violare la legge, tra cui un enorme apparato per le azioni segrete e, tramite uno sforzo straordinario, presentare le azioni degli Stati Uniti, di qualunque natura, come fossero in accordo con il diritto internazionale”. [5] Allo stesso tempo, mentre l’occidente progettava le sue azioni segrete contro il suo alleato della seconda guerra mondiale, creò anche il club terroristico noto come NATO, l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord. Quasi ogni sua parte fu un’impresa nazista. Il generale nazista Reinhard Gehlen, per esempio, che aveva guidato l’ufficio Russia del Oberkommando der Wermacht (OKW – Quartier generale supremo di Hitler) e che fu consulente della Soluzione Finale, venne segretamente trasferito negli Stati Uniti dove avrebbe consegnato il suo vasto archivio segreto sull’Unione Sovietica, e quindi creato l’ufficio Russia della neonata CIA. [6] Gehlen sarebbe poi tornato in Germania del dopoguerra, dove fu messo a capo del nuovo Bundesnachrichtendienst (BND) della Germania, il servizio segreto tedesco. In sostanza, due uffici sulla Russia (almeno) operarono invece di uno solo, entrambi con lo stesso fine ultimo: distruggere l’Unione Sovietica e il comunismo.
Centinaia se non migliaia di ex-nazisti trovarono nuova vita lavorando per conto di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada mentre la guerra fredda iniziava, ed ora gli stragisti fecero politica grazie agli stessi Lord of the Manor che avevano sostenuto Hitler all’inizio. E con gli stessi ex-nazisti rimessi in attività, ogni crimine fu impiegato contro i sovietici per evitare qualsiasi sfida al diritto del capitale globale di dettare le condizioni della schiavitù. La Germania Ovest, ora diretta da ex-nazisti sotto il cancelliere Konrad Adenauer, aderì alla NATO nel 1954 e Gehlen mantenne i contatti con il suo mentore filo-nazista Allen Dulles, che sarebbe diventato capo della CIA, e con il fratello John Foster Segretario di Stato. Presto la NATO iniziò a mettere solidi e veri nazisti ai vertici dell’organizzazione. Il generale Hans Speidel, per esempio, divenne comandante in capo nel 1957 di AFCENT (Allied Forces Central Europe). L’ammiraglio nazista Friedrich Guggenberger entrò nel potente comitato militare della NATO di Washington e il generale Adolf Heusinger (vecchio capo di Gehlen all’OKW di Hitler), ne divenne il presidente. Al Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE), Gehlen riuscì a piazzare diversi collaborazionisti dei nazisti in posizioni vitali [7]. Tra questi il colonnello Hennig Strumpell, che divenne vice del Maggior-Generale inglese Charles Traver, assistente del Capo di Stato Maggiore (Intelligence) presso lo SHAPE. Il colonnello Heinz Koller-Kraus divenne responsabile della logistica presso l’AFCENT di Speidel. Molti altri uomini di Gehlen presto entrarono nella NATO per definirne la politica. [8] Con gli stessi nazisti ben integrati nella NATO e la CIA diventata un’estensione della vecchia agenzia d’intelligence nazista di Gehlen, la Neue Weltordnung in sostanza fu trasferita dal Reichstag di Berlino al Pentagono e alla CIA di Langley, in Virginia.
In aggiunta ai piani di guerra antisovietici, le élite degli USA riconobbero il valore del ministero della Verità di Goebbels e applicarono le lezioni apprese nella più sofisticata rete di propaganda del mondo mai creata. Tutte le guerre occidentali avrebbero ora avuto titoli illusori, come ad esempio: “guerre per la democrazia”, “guerre per la pace”, “guerre per la giustizia”, “guerre umanitarie” e così via. Le élite finanziarie aziendali che gestiscono il Regno Unito e il Canada si affrettarono ad adottare gli stessi elementi essenziali. Due componenti delle guerre di propaganda di Stati Uniti/Regno Unito/Neue Weltordnung nazista furono Radio Free Europe e Radio Liberty, create con personale ex-nazista di Gehlen e finanziate dalla CIA. [9] Questi stragisti nazisti istituirono l’ufficio ungherese, affinché armassero e assistessero gli elementi clandestini filo-nazisti in Ungheria che, insieme alla CIA, istigarono la rivolta ungherese che i sovietici repressero brutalmente [10]. Lo scopo principale di questo episodio, però, non aveva a che fare con i morti e i moribondi, ma piuttosto diffondere propaganda ritraendo l’”Impero del Male” che doveva essere distrutto. [11]
Il dr. Eberhardt Taubert aderì al partito nazista nel 1931 e fu presto promosso al rango di Sturmführer al ministero della Propaganda di Goebbels. Dopo la guerra, Taubert scappò in Sud Africa dove trovò conforto tra i neo-nazisti al potere a Johannesburg, occupati a progettare il sistema dell’apartheid. Negli anni ’50 tornò in Germania e si unì al vecchio amico nazista Reinhard Gehlen, diventando membro del BND. Nel suo nuovo ruolo al BND/CIA, Taubert divenne presidente dell’”Associazione Nazionale per la Pace e la Libertà” della CIA, diventando anche consigliere del ministro della Difesa tedesco, l’ex-nazista Franz Josef Strauss; fu poi assegnato da Strauss alla NATO come consulente del “Dipartimento guerra psicologica”. Il ministero della Verità di Goebbels viene riciclato per alimentare racconti fondamentalisti cristiani di nuovo conio, ma familiarmente vecchi e sordidi, ma dal nuovo confezionamento. [12]
La NATO fu anche strettamente collegata ad una serie di attentati terroristici in Italia negli anni ’70-’80, al fine di creare la “strategia della tensione” volta a consentire alla destra fascista di andare al potere e, quindi dare “stabilità” al Paese. Questo piano usò numerosi terroristi di estrema destra, come Stefano Delle Chiaie di Ordine Nuovo ed altre anime dementi che piazzarono bombe in luoghi pubblici, uccidendo centinaia di persone e sostenuti dai terroristi nazisti di Gehlen e della NATO. Anche se ben nascosta in Europa, grazie alla complicità dei media, la narrazione fallì in questo caso. In sostanza costoro e i loro seguaci gestiscono la NATO che oggi uccide in giro nel mondo grazie a fantocci come Barack Obama, Steve Harper e altri satrapi occidentali che posano da difensori dell’umanità. E’ troppo da accettare senza perdere l’appetito più e più volte.
Le opinioni espresse in questo articolo sono dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Réseau Voltaire.
Note
[1] Office of Alien Property Custodian, Vesting Order No. 248. L’ordine fu firmato da Leo T. Crowley, Alien Property Custodian, executed October 20, 1942; F.R. Doc. 42-11568; Filed, November 6, 1942, 11:31 A.M.; 7 Fed. Reg. 9097 (Nov. 7, 1942). Vedasi anche New York City Directory of Directors (presso la Library of Congress). I volumi degli anni ’30 e ’40 indicano Prescott Bush direttore dell’Union Banking Corporation dal 1934 al 1943.
[2] Webster Tarpley e Anton Chaitkin, George Bush: The Unauthorized Biography.
[3] Charles Higham, Trading With The Enemy, A Dell Book, 1983, p.23.
[4] Ibidem, p.177.
[5] Michael McClintock, Instruments of Statecraft, Pantheon Books, New York 1992, p.24.
[6] E. H. Cookridge, Gehlen, Gehlen, Spy of the Century, Random House, NY, 1972.
[7] Ibidem, p. 301.
[8] Ibid.
[9] Ibid.
[10] Ibid.
[11] The Progressive, “Turn it Off” settembre 1993, p.10.
[12] Ibidem, pp.10-11.
[1] Office of Alien Property Custodian, Vesting Order No. 248. L’ordine fu firmato da Leo T. Crowley, Alien Property Custodian, executed October 20, 1942; F.R. Doc. 42-11568; Filed, November 6, 1942, 11:31 A.M.; 7 Fed. Reg. 9097 (Nov. 7, 1942). Vedasi anche New York City Directory of Directors (presso la Library of Congress). I volumi degli anni ’30 e ’40 indicano Prescott Bush direttore dell’Union Banking Corporation dal 1934 al 1943.
[2] Webster Tarpley e Anton Chaitkin, George Bush: The Unauthorized Biography.
[3] Charles Higham, Trading With The Enemy, A Dell Book, 1983, p.23.
[4] Ibidem, p.177.
[5] Michael McClintock, Instruments of Statecraft, Pantheon Books, New York 1992, p.24.
[6] E. H. Cookridge, Gehlen, Gehlen, Spy of the Century, Random House, NY, 1972.
[7] Ibidem, p. 301.
[8] Ibid.
[9] Ibid.
[10] Ibid.
[11] The Progressive, “Turn it Off” settembre 1993, p.10.
[12] Ibidem, pp.10-11.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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