I fiumi di acqua liquida che scorrevano sulla superficie del pianeta
Marte in antichita’ furono “merito” di una temperatura al di sopra del
punto di congelamento dell’acqua causata da un riscaldamento non
attribuibile alla pressione atmosferica del Pianeta Rosso, all’epoca
troppo esigua. Lo hanno scoperto alcuni scienziati dell’americana
Princeton University, come si legge su Nature Geoscience. Gli studiosi
hanno infatti identificato alcuni piccoli crateri nei depositi fluviali
nei pressi del cratere Gale, e che risalivano a 3,6 miliardi di anni fa.
Molto probabilmente, questi crateri furono causati da meteoroidi che
riuscirono a penetrare l’atmosfera marziana e a schiantarsi contro la
superficie senza frammentarsi, segno che la densita’ atmosferica non era
molto grande. Da qui, tramite simulazioni numeriche, i ricercatori sono
riusciti ad arrivare a una stima della pressione atmosferica di Marte
3,6 miliardi di anni fa, calcolando che essa era maggiore di quella
attuale ma non necessaria, tuttavia, per riscaldare il pianeta al punto
da portarlo al di sopra del punto di congelamento dell’acqua. Tuttavia,
alcune eruzioni vulcaniche di breve durata, impatti di asteroidi o
cambiamenti orbitali potrebbero aver temporaneamente riscaldato Marte
permettendo lo scorrere dell’acqua liquida sulla sua superficie.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Questa notizia non mi sorprende! So per certo che l'acqua liquida su marte è ancora presente. Cliccate su questo Link e ne avrete la conferma!
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