Allarme radiazioni, Ue: analizzare cibi provenienti da Giappone

Fazio annuncia lo stop alle importazioni. Bruxelles precisa: i controlli non significano il blocco dell'import

Roma, 16 mar. (TMNews) - L'Unione Europea ha raccomandato agli Stati membri di testare i prodotti agroalimentari provenienti dal Giappone e partiti dopo il 15 marzo. Questo non significa bloccare le importazioni anche perché "sappiamo in che stato sono il Giappone e i suoi porti, i giapponesi non si stanno certo dedicando alla pesca, né esportando prodotti alimentari". Lo ha detto a TMNews il portavoce del commissario europeo alla Salute John Dalli.

Ieri il ministro della Salute Ferruccio Fazio aveva annunciato di voler bloccare le importazioni in Italia di prodotti agroalimentari dal Giappone, a causa dei possibili rischi di radiazioni dovute all'incidente della centrale atomica di Fukushima. "L'Unione europea tutta intera importa molto poco dal Giappone nel settore agroalimentare - ha proseguito il portavoce del commissario - nel 2010 l'equivalente di appena 65 milioni di euro, e l'Italia non è nemmeno fra i primi cinque importatori, che sono Germania, Olanda, Gran Bretagna, Belgio e Francia". Il portavoce ha precisato che, nel caso in cui uno Stato membro rilevasse livelli di radiazioni nei prodotti agroalimentari giapponesi superiori al livello ammissibile, dovrebbe segnalarlo immediatamente al sistema di allerta radiaottivo "Ecurie" dell'Euratom.

Fonte: http://www.tmnews.it/