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Sunday, March 20, 2011

Global Warming stabile per i dati americani

Sia i dati della NASA che i dati del NOAA per il mese di febbraio 2011 presentano una certa stabilità rispetto al mese di gennaio: leggermente in calo i GISS, leggermente in salita gli NCDC.

immagine articolo 20081
immagine articolo 20081

Nei due grafici possiamo analizzare gli ultimi trenta anni dei dati GISS (NASA) e dei dati NCDC (NOAA).

Aldo Meschiari: 20-03-2011 ore 11:13

Sono usciti i dati terrestri per il mese di febbraio emessi dai due prestigiosi enti americani, la NASA e il NOAA. Praticamente indicano una stabilità rispetto ai dati di gennaio. Il dato GISS, emesso dalla NASA, evidenzia un minimo calo dagli 0,46°C di gennaio ai 0,44°C di febbraio. Il dato NCDC, emesso dal NOAA, sottolinea invece un piccolo aumento dagli 0,37°C di gennaio agli 0,40°C di febbraio.
Al contrario dei dati satellitari che continuano a mostrare valori sottomedia, i dati terrestri rimangono ben sopra il valore dello zero. D'altra parte i periodi di riferimento sono molto diversi: se i dati satellitari si riferiscono agli ultimi trenta anni circa, i dati GISS hanno come periodo di riferimento il 1951-1980, il periodo più freddo degli ultimi 60 anni, mentre i dati NCDC hanno tutto il XX secolo, che comunque è stato mediamente molto più freddo degli ultimi venti o trenta anni.

In effetti se andiamo a misurare questi due dati terrestri confrontandoli con la media degli ultimi trenta anni vedremo che essi si vanno a collocare vicino allo zero: se poi andiamo a valutarli rispetto agli ultimi dieci anni troveremo addirittura un valore inferiore alla media di 0,1°C.

Osservando con attenzione i due grafici da me prodotti e qui riportati non potremo non notare la fase di stasi del Global Warming rispetto agli ultimi dieci anni. Anche se collocati sui valori alti dell'anomalia, i due dati non mostrano tendenze al rialzo ma una lunga fase di stallo.

Ci troviamo in piena fase fresca dominata dalle conseguenze globali di una forte Niña, anche se è vero che ha iniziato la sua fase di senescenza (rialzo termico in zona Niño 3.4). Ora resta da capire, ed è impresa non certo facile, se tale fase di stasi preluda ad una nuova salita o sia l'inizio di una fase di discesa termica.

Aldo Meschiari

Fonte: http://www.meteogiornale.it/

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