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Thursday, June 2, 2011

L'E. coli adesso spaventa l'Ue Oms: "Una variante mai vista prima"

Identificato il ceppo: è nuovo, altamente tossico e resistente ad alcuni antibiotici. Almeno mille contagiati in Germania e 600 in altri Paesi. La Russia blocca le importazioni di verdura dall'Europa e Bruxelles protesta. Scagionati i cetrioli, la Spagna chiede i danni all'Unione europea di ADELE SARNO


ROMA - Cresce l'allarme per il batterio dell'Escherichia coli. Sale a 18 il numero delle vittime, 17 in Germania e 1 in Svezia. L'ultimo caso riguarda una donna di Amburgo, la città epicentro dell'epidemia. Aumentano anche i ricoveri da dissenteria emorragica. Il focolaio resta in Germania, dove i "contaminati" sono circa 1.000, ma si registrano anche più di 600 casi in altri Paesi: Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Austria, Svizzera e Olanda. In Inghilterra, in particolare, oggi sono stati annunciati 7 casi ufficiali, quattro tedeschi e tre inglesi reduci da soggiorni in Germania.

Le cifre e soprattutto l'indeterminatezza della fonte dell'infezione preoccupano le autorità dell'Unione. Sulla causa dell'epidemia, infatti, non si sa ancora nulla. "Caduta l'ipotesi del cetriolo contaminato - dice Gianni Rezza, epidemiologo dell'Istituto superiore sanità - resta da chiarire quale sia il veicolo di trasmissione. L'unica certezza in questo momento è che le autorità sanitarie stanno indagando. E che bisogna capire se si tratti di un'epidemia a trasmissione interumana, con il contagio da persona a persona, o da sorgente unica, come l'intossicazione alimentare".

Le scoperte, invece, sono arrivate sul batterio. L'Organizzazione mondiale della Sanità intanto spiega che la variante di E. coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati "non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione". E il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha comunicato ufficialmente che, sebbene gli studi sull'origine del batterio siano da terminare, è stato identificato il ceppo che spaventa l'Europa: si chiama Stec 0104:H4.

"I risultati di laboratorio - scrivono gli esperti in una nota - hanno individuato il sierogruppo Stec 0104:H4 (Stx2-positivo, eae-negativo, hly-negativo, ESBL, aat, aggR, aap) come l'agente responsabile". Il ceppo, dice il responsabile dell'istituto di genetica di Pechino che ha sequenziato il Dna del batterio in collaborazione con i ricercatori dell'University Medical Center Hamburg-Eppendorf di Amburgo, è simile uno isolato in passato nell'Africa centrale. Analisi comparative hanno rivelato una similarità di sequenza pari al 93% con il sierotipo EAEC 55989 noto per essere causa di una grave forma di diarrea. "Questa variante - dicono - è altamente infettiva e tossica. E possiede geni di resistenza a diversi tipi di antibiotici. Anche a quelli più comuni: amminoglicosidi, macrolidi e beta-lattamici".

Mentre le autorità sanitarie tedesche e quelle europee provano a capire l'origine del contagio, la Russia decide di vietare l'importazione di verdure e ortaggi freschi da tutti i paesi dell'Ue. La notizia arriva dal capo dell'agenzia di difesa dei consumatori, Gennady Onishchenko, che dice: "Il divieto di verdure ed ortaggi freschi, che riguarda tutti i paesi dell'Unione europea, ha effetto da questa mattina (giovedì). Le verdure e gli ortaggi già importati dall'Ue saranno sequestrati in tutta la Russia". L'Unione europea, in una lettera ufficiale, ha definito "sproporzionato" il bando imposto dalla Russia e ha invitato Mosca "a ritirare immediatamente" il provvedimento.

Ma anche tra partner europei il contagio alimenta le polemiche. Continua ad essere alta la tensione politica tra Germania e Spagna. Il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero, annuncia che si chiederà un risarcimento "alle autorità europee competenti" per le accuse infondate. L'Istituto di Igiene di Amburgo, infatti, inizialmente aveva rintracciato il batterio in una partita di cetrioli provenienti da due aziende di agricoltura biologica di Almeria e Malaga. L'allarme però è stato revocato lo scorso mercoledì dall'eurocommissario alla Salute e alla tutela dei consumatori.

"Grazie alle analisi effettuate dalla nostra Agenzia per la sicurezza alimentare - dice Zapatero - è divenuto chiaro che non esiste la benché minima indicazione in base alla quale l'origine di questa grave epidemia risiederebbe in un qualsivoglia prodotto agricolo spagnolo". Ma le critiche del premier spagnolo non si femrano qui. Zapatero punta il dito contro la ''lentezza'' con cui la Commissione ha reagito all'emergenza e ha fatto sapere che chiederà "spiegazioni molto approfondite e risarcimenti adeguati" per i danni d'immagine ed economici subiti dall'agricoltura spagnola.

E dall'Italia arriva la reazione di Coldiretti. "Gli ortaggi e i legumi che il nostro Paese esporta in Russia - dice l'associazione dei consumatori - hanno un mercato di 4,4 milioni di euro l'anno. Il blocco della Russia è una misura unilaterale e generalizzata del tutto inopportuna destinata a generare allarmismo e a far salire i danni subiti dagli incolpevoli produttori nazionali. Basti pensare che questa psicosi in tutta Europa ha già colpito le esportazioni nazionali di ortofrutta, con perdite di 20 milioni in una settimana".
(02 giugno 2011)

Fonte: http://www.repubblica.it

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