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Monday, September 5, 2011

Terremoto Usa, dubbi sulla sicurezza degli impianti nucleari


24-08-2011

L’episodio, a pochi mesi dalla tragedia giapponese, non ha mancato di sollevare dubbi sulla sicurezza dei reattori nucleari del paese soprattutto per l'eccezionale intensità del sisma. A preoccupare è soprattutto lo stato di emergenza che esso causa e che fa perdere agli impianti “un margine significativo di sicurezza"
Il terremoto sulla East Coast
Il terremoto di magnitudo 5.8 che ha colpito ieri lo Stato della Virginia, negli Stati Uniti, non ha risvegliato solo gli incubi dell’11 settembre ma anche quelli dell’incidente nucleare di Three Mile Island. Il sisma, il più forte di quelli verificatisi sulla costa orientale degli Stati Uniti nell’ultimo secolo, ha avuto come epicentro Mineral, a circa 145 km da Washington e a pochi chilometri dalla centrale nucleare di North Anna nella Louisa County (due reattori per un totale di 1,8 GW), gestita da Dominion Resources, dove ha provocato un blackout: per precauzione le due unità sono state ‘disattivate’ mentre sono entrati in funzione automaticamente i generatori diesel ausiliari, i dispositivi che furono distrutti dallo tsunami dell'11 marzo scorso alla centrale Fukushima causando l’innesco del peggiore incidente nucleare della storia. I primi controlli alla struttura, ha assicurato l'agenzia nucleare Usa (la U.S. Nuclear Regulatory Commission), non hanno ravvisato nessun danno. La Dominion, dal canto suo, ha assicurato che non si è verificato “alcun rilascio di sostanze radioattive” rispetto a quelli legati “alle normali operazioni dell’impianto” e che dopo poche ore “è stata ripristanata la fornitura di elettricità dalla rete elettrica eliminando il bisogno di ricorrere ai generatori di back-up."

Ma l’episodio, a pochi mesi dalla tragedia giapponese, non ha mancato di sollevare dubbi sulla sicurezza degli impianti nucleari del paese anche per la rara intensità del sisma. A preoccupare non è tanto la resistenza al terremoto, ma lo stato di emergenza che esso causa e che fa perdere agli impianti “un margine significativo di sicurezza quando obbligati a ricorrere a sistemi ausiliari", ha spiegato Paul Gunter, direttore della lobby anti-nucleare, Beyond Nuclear. La Commissione per la Regolamentazione Nucleare Usa ha fatto sapere che lo spegnimento dell’impianto è avvenuto in sicurezza senza rischi per la popolazione. Non è tuttavia ancora chiaro quando l'impianto possa riprendere a funzionare regolarmente. (f.n.)

Fonte: http://www.zeroemission.tv

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