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Tuesday, October 2, 2012

Astronomia: i giornalisti scoprono che su Titano esistono le stagioni








Oliviero Mannucci: Andate a vedere un mio post su questo blog del 24 Gennaio 2012, dove si parlava delle stagioni di Titano. Dopo la scoperta del ghiaccio su Marte, i giornalisti ora hanno scoperto anche le stagioni su Titano. Meglio tardi che mai!

Le stagioni di Titano hanno un’incidenza assai piu’ significativa di quanto si pensasse. Grazie alle sempre piu’ dettagliate osservazioni di Titano compiute negli ultimi 30 anni, gli scienziati hanno finalmente potuto osservare una sua intera orbita solare.  Athena Coustenis dell’Osservatorio Parigi-Meudon in Francia ha analizzato i dati raccolti e ha scoperto che ”come sulla Terra, il cambiamento stagionale su Titano crea delle differenze di temperatura atmosferica, di composizione chimica e nei modelli di circolazione atmosferica, in particolare ai poli. Ad esempio, si formano laghi di idrocarburi attorno alla regione polare nord durante l’inverno a causa di temperature piu’ fredde e alla condensa. Inoltre, uno strato di foschia che circonda Titano al polo Nord si e’ notevolmente ridotto durante l’equinozio a causa dei modelli della circolazione atmosferica. Tutto questo e’ molto sorprendente perche’ non ci aspettavamo di trovare variazioni cosi’ repentine, soprattutto negli strati piu’ profondi dell’atmosfera”. La causa principale di questi cicli stagionali e’ la radiazione solare, ovvero la fonte energetica dominante per l’atmosfera, capace di scindere l’azoto e il metano presente creando molecole piu’ complesse, come l’etano e di agire come forza trainante per i cambiamenti chimici. Titano e’ inclinato di circa 27 gradi, come la Terra, implicando un avvicendamento stagionale. La luce solare, seppur lontana oltre 1,5 miliardi di chilometri, raggiunge diverse porzioni di superficie con intensita’ variabile a causa dell’inclinazione. Queste conclusioni sono state rese possibili grazie a diverse missioni tra cui il Voyager 1 (1980), l’Infrared Space Observatory (1997) e Cassini (dal 2004 in poi), integrato da osservazioni terrestri. Ogni stagione su Titano si estende su circa 7,5 anni, mentre ci vogliono 29,5 anni per orbitare intorno al Sole. Coustenis spiega perche’ e’ importante conoscere bene questa lontana luna: “Titano e’ la migliore opportunita’ che abbiamo per studiare un pianeta simile al nostro in termini di clima, meteorologia e astrobiologia e al tempo stesso conoscere nuovi processi geologici, atmosferici e interni“.

Fonte:  http://www.meteoweb.eu

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