Europa green anche in orbita. Progetti per eliminare la spazzatura spaziale

Ripulire lo spazio e ridurre l’impatto ambientale sulla Terra. Questi i nuovi obiettivi emersi dal Congresso Internazionale di Astronautica (Iac 2012) in corso a Napoli. Stanno infatti nascendo progetti e tecnologie per fare pulizia della miriadi di rottami di satelliti ormai fuori uso, e per ridurre il più possibile l’impatto ambientale dei voli spaziali. La spazzatura in orbita, che si è accumulata progressivamente dal lancio dello Sputnik il 4 ottobre del 1957, è composta da frammenti delle dimensioni di un centimetro e colossi grandi come autobus e pesanti alcune tonnellate. “E’ come se tutte le navi costruite finora sulla Terra non fossero mai affondate e continuassero ad accumularsi sui mari”, osserva Franco Ongaro, direttore dell’Estec, il centro dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per la ricerca scientifica e tecnologica. “Ci stiamo preoccupando di far rientrare con la minor spesa possibile tutto quello che mandiamo su”, prosegue Ongaro. Al vaglio diverse ipotesi fra le quali l’idea di mandare veicoli piccoli e leggeri ad agganciare i vecchi satelliti e farli bruciare con l’ingresso in atmosfera. Si studiano anche modi per ridurre l’impatto ambientale dei programmi spaziali ad esempio ripensando i sistemi di propulsione. Il futuro di queste idee sarà deciso in gran parte in novembre, nella prossima conferenza ministeriale dell’Esa.

Fonte:  http://oggi24.it