
Nei tempi antichi era una terra nota con l'appellativo di "Campania Felix", per la non comune qualità della terra, particolarmente fertile grazie ai depositi magmatici del Vesuvio che il Sole e l'uomo hanno trasformato in colture rigogliose e paesaggi famosi in tutto il mondo.
Oggi, la regione sembra invece essere più che mai "infelix", anzi, può a ben vedere, essere definita "la Fukushimia italiana", in quanto oggetto del più massiccio traffico di rifiuti ossici e radioattivi fra Nord e Sud d'Italia, con oltre 1 milione di tonnellate di materiale che sarebbe stato sepolto abusivamente e illegalmente solo fra il 1999 e il 2000, almeno questo è ciò che sembra da molte ricerche, rivelazioni e indagini anche ufficiali. Rifiuti partiti a bordo di camion sigillati, e sversati nelle campagne della regione, dove non è mai avvenuta alcuna bonifica.
Una terra in maggior parte avvelenata, preda non solo di sversamenti di materiali pericolosi, ma soprattutto della pericolosissima Ecomafia, e con i continui roghi di cumuli di rifiuti che liberano pericolosi veleni nell'atmosfera, non ultimo la diossina.
Il sostituto procuratore di Napoli, Donato Ceglie, dichiara a proposito: "Prima era interesse particolare della camorra, che intercettava grandi produttori di rifiuti tossici e industriali del centro-nord, faceva loro diventare conveniente affidarglieli e li interrava, poi gestiva il ciclo illecito del cemento e delle cave abusive. Adesso, con questi meccanismi di combustione illecita, la camorra appalta e subappalta le attività criminali a rom, albanesi, extracomunitari africani o a chiunque abbia bisogno di soldi per mangiare".
Una vera e propria emergenza, quindi, non solo per quanto riguarda la questione rifiuti, che il sito "La terra dei fuochi" definisce "una catastrofe a partecipazione pubblica" e prospetta l'ipotesi di reato per omissione di atti d’ufficio (Articolo 328 Codice Penale)oltre a quello di strage, visto che la percentuale di morti per cancro in questa fascia di terra è tra le più alte di tutta Italia.
Dal punto di vista giuridico, il disastro ambientale non è ancora stato compreso nell'elenco dei crimini contro l’umanità, nè è quindi perseguibile presso il Tribunale Penale Internazionale. Non poche associazioni e organizzazioni stanno agendo in questo senso, perché lo diventi.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.