Cometa Ison, per la Nasa sarà luminosissima

C/2012 S1 ISON è il nome della cometa che passerà vicino la Terra il 28 Novembre prossimo, sarà visibile e la più luminosa degli ultimi secoli.



C/2012 S1 ISON è la cometa che passerà molto vicino alla Terra nel prossimo autunno,e nel punto più vicino esattamente il 28 Novembre. La “Cometa di Natale” ISON, come è stata soprannominata al centro della Nasa, visto il periodo in cui sarà visibile, sarà probabilmente la cometa più luminosa  degli ultimi secoli, più della “recente” cometa di Halley. La differenza con gli altri eventi di questo tipo, spiegano i tecnici della Nasa, è la possibilità di preparare questo evento con largo anticipo, così da mettere in atto tutti gli strumenti adatti all’osservazione, e quindi durante questa attesa un gruppo di esperti della Nasa concentrerà ogni proprio sforzo in questa direzione, grazie agli strumenti sia terrestri che spaziali che hanno a disposizione.“E’ una rara opportunità che abbiamo, – per l’appunto dice Battams, membro del Comet ISON Observing Campaign – specie perché possiamo pianificarla con lungo anticipo”, aggiunge poi lo scienziato che grazie a questo evento si potranno conoscere tanti altri elementi, di carattere scientifico. Visto la vicinanza al Sole che caratterizza il viaggio di questa Cometa esiste una probabilità che l’elevatissima temperatura non ci dia la possibilità che gustarci lo spettacolo, disgregandosi velocemente, infatti questa cometa passerà a “solo” 1,1 milioni di chilometri dalla nostra stella. Ma più probabilmente dovrebbe resistere e regalarci uno spettacolo mai visto negli ultimi secoli.  La sonda Deep Impact della Nasa, rispetto agli altri strumenti del centro di ricerche e di quelli delle altre nazioni, ha già iniziato il suo lavoro. La sonda già dal mese di Gennaio ha cominciato a raccogliere dati scattando alcune foto, bisognerà attendere l’estate, più precisamente Agosto, per poter ottenere risultati più soddisfacenti. Per il momento le informazioni sono soltanto parziali e non si ha la certezza che l’evento avvenga, anche se gli uomini della Nasa sono piuttosto fiduciosi.

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